Filippo Rinaldi – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana

La lettura assidua delle Memorie biografiche fa sentire tuttora sempre più viva e palpabile questa sua eminente caratteristica, quasi per inocularla nei nostri cuori e renderli capaci dei
sacrifici che la «grave angustia e crisi finanziaria» attuale e mondiale reclama pure da  ciascuno. I Governi di tutti i Paesi ne sono preoccupati, senza trovare modo di scongiurarla;
e il Santo Padre Pio XI ha lanciato a tutti i popoli il Suo commosso Appello per la Crociata universale di pietà e di amore, onde ciascun membro della grande Famiglia di Dio faccia uso
di tutti i suoi mezzi disponibili per alleviare gli indigenti per mancanza di lavoro, e  particolarmente «l ‘immensa moltitudine dei bambini vittime le più innocenti di queste tristissime condizioni di cose; imploranti panem dum non erat qui frangeret eis e nello stesso squallore della miseria, condannati a vedere sfiorire quella gioia e quel sorriso che la loro anima ingenua cerca inconsciamente intorno a sè».

Sentire pietà e commiserazione per l’infanzia, per la fanciullezza abbandonata e recarvi tutto il contributo di amore, di preghiere, di opere, di sacrifizi e di immolazioni, ecco l’eredità che ha lasciato il Beato D. Bosco. Egli, durante tutta la sua vita, non ha fatto altro che darsi incessantemente, anima e corpo, mente e cuore, ad  alleviare le miserie morali e materiali della gioventù.

Don Rinaldi ricorda le raccomandazioni del Beato Padre di fare qualunque sacrifizio per coltivare ed accrescere le vocazioni e le Missioni; ma sente pure il bisogno di raccomandarsi caldamente a tutti gli Ispettori e Direttori perchè veglino sull’economia e la inculchino continuamente ai loro dipendenti. Prima ne diano essi l’esempio: si proibiscano tutte le spese che possono essere rimandate ad altro tempo; si sospendano i lavori di costruzione e le riparazioni non strettamente necessarie ed urgenti.

Insiste inoltre, sulla necessità di acquistare un fine spirito di economia. Senza di esso non si può essere buoni religiosi, perchè, come diceva D. Rua, l’economia è « il profumo della santa povertà, che può dirsi la virtù apostolica per eccellenza » e che il Fondatore ha dato quale termometro infallibile della prosperità e della durata della nostra Congregazione.

Strenne per il 1932:
Per i Sacerdoti: Missa attente celebretur: si celebri con attenzione la Santa Messa.
Per i Chierici e Coadiutori: Sanctum Sanctorum peramanter visitetur: si visiti con trasporto d’amore Gesù Sacramentato.
Per gli alunni interni, esterni ed oratoriani: Ascoltino con attenzione la S. Messa e si preparino a ricevere la S. Comunione sacramentalmente od almeno spiritualmente.
Per gli ex-allievi: Facciano ogni sacrifizio per ascoltare con raccoglimento la S. Messa tutti i giorni festivi.

Chiede infine, la carità di particolari preghiere per la Spagna cattolica, così fieramente  perseguitata in questi tempi, perchè gli è oltremodo cara a motivo della sua lunga permanenza colà, la quale permette di meglio valutare la gravità della presente persecuzione. Bisogna pregare per essa e in modo speciale per le numerose nostre Case ed Opere che fiorivano in quella nobile nazione.

INDICE:

  • Per vivere accanto al B. Don Bosco
  • L’eredità del B. D. Bosco
  • Spirito di povertà e di mortificazione nelle presenti circostanze
  • D. Bosco, D. Rua e la povertà religiosa
  • Strenne per il 1932
  • Preghiere per la Spagna cattolica
  • Auguri

Periodo di riferimento: 1931 – 1932

F. Rinaldi, «Atti del Capitolo superiore della Società salesiana», 12 (1931), 57, 965-972.

Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB
Direzione Generale SDB

Comments are closed.

Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.

Up ↑