Cecilia Romero – I sogni di don Bosco. Edizione critica

L’atteggiamento di Don Bosco nei confronti di quei fatti ch’egli stesso chiamò sogni è ancora in buona parte da scandagliare e da scoprire. Negli ultimi anni della vita, in pagine confidenziali indirizzate ai Salesiani, egli raccomandava di «non mai né raccontare né asserire che Don Bosco abbia ottenuto grazie da Dio od abbia in qualsiasi maniera operato miracoli». Il fare leva sull’immagine di un Don Bosco taumaturgico a lui appariva come «un dannoso errore». A chi poteva obiettare ch’era stato proprio lui in tante circostanze a mettere in rilievo fatti straordinari che avevano la sua persona in primo piano, Don Bosco rispondeva: «Sebbene la bontà di Dio sia stata in misura generosa verso di me, tuttavia io non ho mai inteso di conoscere od operare cose soprannaturali».

Repliche del genere non giovavano, ovviamente, a mettere tutto sotto silenzio. Esse insistevano nella prospettiva teologica, della grazia divina, non meritata, né provocata. E tuttavia che certi sogni appartenessero, nell’estimazione di Don Bosco, alla categoria dei doni speciali di Dio, è fuori di dubbio: certe previsioni di morti, certi pronunziamenti sul futuro d’individui, d’istituzioni, di nazioni avevano in lui all’origine talora un sogno ch’era a suo giudizio diverso dagli altri.

Non di tutti i sogni di Don Bosco si ha la fortuna di possedere un autografo superstite. Anzi della maggior parte di essi la condizione documentaria è tale, da consentirci appena di accedervi attraverso le relazioni scritte di giovani e di salesiani, dipendenti quasi soltanto dall’esposizione che Don Bosco ne fece oralmente.

Di qui l’importanza singolare dei testi che ha curato nella presente edizione critica suor Cecilia Ramera. Si tratta esclusivamente di sogni dei quali è rimasta una qualche redazione attribuibile a Don Bosco a due titoli: o perché redatti tutti di sua pugno, o perché pervenuti a noi su manoscritto altrui, ma la cui revisione finale è garantita da ultime postille e varianti di mano di Don Bosco.

Questi criteri, rigorosamente applicati, permettono in definitiva di considerare un ristretto manipolo di sogni, che si collocano tra il 1870 e il 1887.

Molti altri ne risultano esclusi: non meno importanti, non meno sicuri quanto ad autenticità (anche se pervenuti, ad esempio, attraverso la Cronachetta di don Ruffino a tramite il resoconto convergente di Ruffino, Chiala, Boggero, Bonetti). Sono in concreto esclusi quei sogni che riguardano la missione personalissima di Don Bosco e che si scaglionano tra quello dei nove anni e i primi due lustri dell’Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino; sono esclusi inoltre quelli relativi alla vita e alla morte di giovani da Don Bosco educati personalmente tra il 1841 e il 1870.

I testi selezionati secondo i criteri rigorosi della curatrice comprendono anzitutto messaggi a Pio IX e a Leone XIII (1870-1878), alcuni «sogni», cioè, che costituiscono l’epilogo di una serie che aveva ad oggetto avvenimenti pubblici, religiosi e politici, del Piemonte, dell’Italia, dell’Europa; altri hanno invece come destinatari principali i Salesiani e le loro comunità educative. Questi sogni s’inquadrano nell’attività che Don Bosco esplicava nel consolidare le proprie istituzioni, nel moltiplicarne la diffusione, nel divulgarle come opere rispondenti alle urgenze della Chiesa e della società. Destinati alla cerchia delle comunità salesiane, tali sogni assumevano la funzione di gesti che a Don Bosco; allora esponente istituzionale, mantenevano e consolidavano l’alone di capo carismatico.

La curatrice è attenta a dare il testo critico, tale quale è ricavabile dalle minute, dalle redazioni finali, dalle copie ritoccate da Don Bosco. Tralascia consapevolmente qualsiasi altra operazione consentita a un editore. Omette la ricerca filologica, lessicale, culturale atta a stabilire reminiscenze confluite nei sogni; tralascia presumibili collocazioni socio-culturali o socio-politiche.

 

INDICE

Presentazione – p. 5

Bibliografia e sigle – p. 8

Introduzione – p. 9

I SOGNI

1870 – Profezia del ’70: «Parigi-Chiesa~Ita1ia» – p. 15

1873 – Messaggio a Papa Pio IX – p. 27

1873 – Messaggio all’Imperatore d’Austria – p. 33

1876 – Sogno di Lanzo o del Giardino Salesiano – p. 37

1878 – Messaggio a Papa Leone XIII – p. 45

1879 – Cose future sulle vocazioni – p. 51

1881 – Sogno dei Diamanti – p. 59

1883 – Sogno sopra D. Provera – p. 73

1883 – Sogno sulle missioni d’America p. 79

1887 – Sogno dell’Ancella del Signore p. 95

APPENDICE 1 – Trascrizione dell’annesso X scritto da D. Lemoyne – p. 101

APPENDICE II – Elenco dei Sogni analizzati che si trovano nell’AS – p. 107

Periodo di riferimento: 1870 – 1887

Cecilia Romero, I sogni di don Bosco. Edizione critica. Presentazione di Pietro Stella, Leumann (Torino), Elle Di Ci 1978.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana

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