Piet Bakker – “Catechesi realista dei giovani e sensibilità salesiana” in “Il servizio salesiano ai giovani”

Il presente documento affronta la sfida della catechesi nell’odierna società in trasformazione. In passato, l’autorità religiosa era basata sull'”autorità di posizione”, ma oggi la gioventù mostra un atteggiamento critico e rifiuta argomenti basati sull’autorità.

La Chiesa cattolica, tradizionalmente dogmatica, ha affrontato il cambiamento sociale con una mentalità chiusa. La gioventù attuale è aperta a diverse concezioni, tollerante e ostile all’indottrinamento. La non-pratica religiosa è diffusa, e molte tradizioni religiose risultano obsolete. La catechesi si trova in una crisi di linguaggio, dove il linguaggio scientifico aliena i giovani, e la tensione tra il pensiero sistematico e la sensibilità umana è palpabile. Il passaggio da una completezza teologica a una pastorale può essere visto come tradimento, ma è essenziale per il rinnovamento della catechesi. La sfida include anche il problema del linguaggio, con il rischio di formulare concetti che la gente non comprende. La necessità di un linguaggio accessibile e di una catechesi realista, che consideri l’evoluzione psicologica dell’uomo, emerge come essenziale per una fede matura e significativa nella contemporaneità.

Periodo di riferimento: 1967 – 1969

P. Bakker, “Catechesi realista dei giovani e sensibilità salesiana” in “Il servizio salesiano ai giovani”, Barcellona, 1-4 settembre 1970, Elledici, Leumann (Torino) 1971, (Collana Colloqui sulla vita salesiana, 3), 144-158.

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