Pietro Stella – Introduzione a “Cascinali e contadini in Monferrato…”

L ’interessamento per la famiglia di Don Bosco si è rinnovato di recente quando si comprese che in tal modo si contribuiva a studiare con più concretezza la formazione di colui che nell’Ottocento sarebbe stato uno dei più prestigiosi rappresentanti dell’esperienza educativa cattolica. La vocazione sacerdotale di Giovanni Bosco s ’inquadra nelle nuove tendenze pastorali della Restaurazione cattolica: i figli di piccoli borghesi e di contadini venivano a infoltire le file del clero. Tali mutamenti si manifestarono appunto negli anni in cui Giovanni Bosco, figlio di contadini, sentì che doveva divenire sacerdote. La riluttanza di Antonio Bosco e le perplessità della nonna, allorché Giovannino sui nove anni manifestò il proprio sogno, riflettono i meccanismi mentali di «antico regime».  Il sogno di Giovannino è invece indice di una situazione in mutamento ed è l’elemento che tipicamente illustra un modo di trasformazione psichica e sociale dell’ambiente rurale monferrino e piemontese. Le ricerche sui più antichi Bosco di Castelnuovo d ’Asti si erano arrestate a un certo Filippo, morto nel 1765. Da questi dati prese avvìo la ricerca di Secondo Caselle. Esplorando l’archivio storico del comune e i registri parrocchiali di Chieri, quelli comunali e parrocchiali a Castelnuovo e altrove, e in più gli atti notarili depositati ad Asti e a Torino il Caselle ha potuto ricostruire con ammirevole meticolosità e abbondanza di dati un vero e proprio liber generationum dei Bosco di Chieri. Ma agli occhi di quanti s’interessano di storia demografica ed economica, di paesaggio agrario e capitalismo nelle campagne la documentazione ricchissima raccolta dal Caselle vale qualcosa di più. La ricostruzione per famiglie, soprattutto nello studio dell’Ancien Régime, è una conquista recente della demografia storica. In base ai dati raccolti dal Caselle si può affermare che la ricostruzione demografica ha un senso, quando si assume come unità rurale la cascina e le sue aderenze. La vita delle cascine è da ricostruire in tutta la sua struttura biologica: vita degli uomini, del bestiame e della vegetazione; né sono da dimenticare gli edifici, le strade, i terreni incolti, i campi vicinali, le cascine contigue, le borgate e i centri abitati maggiori.

Periodo di riferimento: 1700 – 1888

P. Stella, Introduzione, in Caselle S., Cascinali e contadini in Monferrato. I Bosco di Chieri nel secolo XVIII, LAS, Roma, 1975, 7-14.

Istituzione di riferimento:
Centro Studi Don Bosco
Centro Studi Don Bosco

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