Paolo Albera – Don Bosco modello del Sacerdote Salesiano

“Don Bosco, nei primi tempi dell’opera sua, riusciva, pur in mezzo alle altre sue numerose occupazioni, a scrivere di quando in quando a ciascuno de’ suoi figli in particolare preziose norme, incoraggiamenti e ammonizioni, che ancor oggi sono per noi testimonianza eloquente
del suo ardente amor di Dio e del suo zelo per la salvezza delle anime. […] Solo il prete salesiano può far rivivere in sè Don Bosco in tutta la pienezza della sua personalità, perchè
solo chi è prete può ricopiare integralmente un altro prete. Ma, ripeto, oltre all’averne la possibilità, egli ne ha lo stretto dovere. […]

Quest’assidua considerazione avrà la virtù di produrre un po’ per volta in noi, miei cari sacerdoti, quel profondo intimo convincimento della nostra vera grandezza, che è sommamente necessario sopratutto ai nostri giorni. È finita, grazie a Dio, la tremenda guerra europea, ma perdurano tuttora, e chissà fino a quando, gl’innumerevoli suoi effetti deleterii. Tra questi primeggia lo sconvolgimento di non pochi dei principii che devono reggere l’umana società. […] Dobbiamo studiare anche se fossimo dotati d’ingegno forte ed eletto: l’ingegno è una gemma preziosa, ma greggia, che abbisogna d’esser ripulita e lavorata perchè dia splendore: è il talento di cui parla il Vangelo, e che bisogna far fruttare. Di più vi sono molte cose a cui nessun ingegno, per quanto acuto, può senza studio arrivare. Lo studio è necessario dal punto di vista morale e soprannaturale, per consolidare la nostra pietà e avvalorare il nostro apostolato in mezzo ai giovani; e dal punto di vista intellettuale per non lasciar intorpidire nell’inerzia le nostre facoltà, per completare, secondo le esigenze dei tempi, la prima formazione intellettuale che abbiamo ricevuto nella scuola, ed anche per tenerci al sicuro dai tradimenti della memoria, e custodire intatto il tesoro delle cognizioni già acquistate. […]

Lo studio della Sacra Bibbia, il liber sacerdotalis per eccellenza, deve avere la precedenza su tutti gli altri, perchè, al dire dell’Apostolo, essa è utile a insegnare, a convincere, a correggere, a formare alla giustizia. […] Ma l’ardore per la cultura della nostra vita intellettuale non basterebbe, o miei carissimi, a farci riconoscere degni figli di Don Bosco, se non ci eccitasse in pari tempo e con moltiplicata intensità a perfezionare la nostra vita morale, religiosa ed apostolica. […] Degli aiuti più validi in quest’opera della nostra santificazione, lo abbiamo nelle Costituzioni che ci ha dato il nostro Ven. Fondatore. Il  sacerdote salesiano che medita profondamente le Costituzioni e si sforza poi di praticarle con esattezza, può in breve tempo elevarsi fino alla perfetta unione con Dio, a quell’unione ch’è l’essenza della santità, e che in Don Bosco era ininterrotta, nonostante la molteplicità delle sue occupazioni. Le Costituzioni infatti determinano tanto gli esercizi necessarii per nutrire in noi la vita spirituale (l’orazione, il Breviario, la S. Messa), quanto quelli destinati al rinnovamento dello spirito (la confessione, la direzione spirituale, i ritiri mensili e annuali, e conseguentemente gli esami di coscienza); tanto le divozioni particolari del nostro Istituto, quanto le virtù sacerdotali proprie della nostra missione; tanto il campo del nostro apostolato, quanto i modi pratici per esercitarlo con vantaggio degli altri e di noi stessi. Le Costituzioni per il nostro nutrimento spirituale c’impongono tre cose: l’orazione, il Breviario, e la S. Messa. […] Oltre all’orazione, al Breviario e alla S. Messa, che hanno da essere l’alimento fondamentale della nostra vita di sacerdoti salesiani, le Costituzioni ci prescrivono ancora altri esercizi atti a corroborarci nello spirito, vale a dire la confessione settimanale, la direzione spirituale, l’esame di coscienza, la lettura spirituale, e i ritiri mensili e annuali. […] Accanto al sacramento della misericordia di Dio, e in certo modo quasi a complemento di esso, sia come rimedio, sia come conforto nelle molteplici difficoltà che offre l’acquisto della perfezione religiosa, vi è la direzione spirituale. […] Anche intorno agli altri esercizi sopra accennati, cioè l’esame di coscienza, l’Esercizio della buona morte, gli Esercizi spirituali annuali e la lettura spirituale”.

 

Periodo di riferimento: 1921

P. Albera, Don Bosco modello del Sacerdote Salesiano, in «Atti del Capitolo Superiore» 2 (1921) 2, 134-172.

Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB
Direzione Generale SDB

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