Sabino Frigato – Educazione ed evangelizzazione. La riflessione della Congregazione salesiana nel Postconcilio

Lo studio che viene proposto prende in esame “quanto” e “come” la Congregazione salesiana, a partire dal Concilio Vaticano II a oggi, ha riflettuto sulla natura della sua missione educativa e pastorale tra i giovani. Punto di partenza di questa indagine è il CG19 celebratosi nella primavera del 1965 a lavori conciliari ancora in corso. Negli Atti del CG la Congregazione esprime in modo netto la propria identità educativa consolidata dalla tradizione salesiana e sintetizzabile nello slogan formare “buoni cristiani e onesti cittadini”.Il CG20, in ottemperanza alle indicazioni conciliari, assume un compito “speciale”: rifondare la missione pastorale salesiana. L’eredità di don Bosco resta, ovviamente, il costante riferimento della prassi dei Salesiani. E tuttavia, il CGS20 non può non argomentare sul “come” essere allo stesso tempo educatori e pastori nell’epoca delle scienze umane e della secolarizzazione senza scadere in dualismi e/o senza sacrificare una dimensione a scapito dell’altra. La proposta eminentemente pastorale emersa dal CG20 viene successivamente riequilibrata. Le riflessioni si incentrano sul rapporto tra educazione e pastorale/evangelizzazione con argomentazioni che si vorrebbero risolutive e che tali non sono a tutt’oggi.
Il presente studio, da un lato, documenta la consapevolezza della Congregazione che la missione giovanile è e deve essere sempre ad un tempo educativa ed evangelizzatrice; dall’altro, cerca di evidenziare le argomentazioni espresse nel tempo a supporto dell’unica missione educativo-pastorale. Dal punto di vista del metodo di lavoro, verrà seguito passo passo il cammino della Congregazione dal CG19 del 1965 al CG26 del 2008 mediante un contatto diretto con le fonti – Capitoli Generali e alcune lettere circolari dei Rettori Maggiori – per giungere ad una visione d’insieme del percorso intrapreso.

SOMMARIO:
1. CG19: l’autocoscienza educativa della Congregazione salesiana
   1.1. I fini della missione salesiana
   1.2. Una tradizione educativa consolidata
2. CGS20: il primato del criterio pastorale
   2.1. I Salesiani al vaglio del criterio pastorale
   2.2. La missione salesiana deve essere unica
   2.3. Unità della missione educativo-pastorale: l’educazione morale
   2.4. Educazione ai valori umani e cristiani
   2.5. Questione aperta
3. CG21: il ricupero della dimensione educativa
   3.1. «Come evangelizzare questi giovani?»
   3.2. La mutua autonomia di evangelizzazione ed educazione
   3.3. Puntualizzazione conclusiva
4. CG23: la riflessione teorica sull’educazione alla fede
   4.1. Le vie dell’educare alla fede
      4.1.1. Riferimento esistenziale a Cristo
      4.1.2. La dimensione morale dell’educazione alla fede
   4.2. Evangelizzazione ed educazione: due poli in tensione
     4.2.1. Lo specifico apporto della fede all’educazione
     4.2.2. Il “ponte” tra fatto educativo e fatto culturale
   4.3. Puntualizzazione conclusiva
5. Dal CG24 al CG26: una riflessione che continua
   5.1. Una nuova educazione per una nuova evangelizzazione
   5.2. Esigenza di proseguire nella riflessione
   5.3. Breve puntualizzazione
6. Sguardo d’insieme conclusivo
   6.1. L’unità educativa e pastorale nella prassi salesiana
   6.2. La questione teorica del rapporto educazione-evangelizzazione
     6.2.1. Fede-educazione: un rapporto estrinseco
     6.2.2. Dimensione antropologico-morale della fede
     6.2.3. Una riflessione da proseguire

Periodo di riferimento: 2011

Sabino Frigato, Educazione ed evangelizzazione. La riflessione della Congregazione salesiana nel Postconcilio, in Andrea Bozzolo – Roberto Carelli (a cura di), Evangelizzazione e educazione, Roma, LAS 2011, pp. 69-90.

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