Giselda Capetti – Cronistoria. La preparazione e la fondazione 1829-1872, 1

La Cronistoria è una fonte di carattere narrativo che riguarda la storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e i fondatori: don Bosco e madre Mazzarello. Essa, iniziata da tempo, arriva a termine dopo l’invito del Concilio Vaticano II a tornare alle fonti della spiritualità dell’Istituto.

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Giselda Capetti – Cronistoria. Da Nizza Monferrato nuova espansione con Madre Mazzarello (1879-1881), 3

La Cronistoria è una fonte di carattere narrativo che riguarda la storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e i fondatori: don Bosco e madre Mazzarello. Pur non avendo la pretesa di essere uno studio storico-critico essa è una compilazione di documenti globalmente attendibile, che interpreta gli eventi con una chiave di lettura di fede, tipica della memorialistica salesiana risalente a don Bosco e alle prime generazioni. Continue reading “Giselda Capetti – Cronistoria. Da Nizza Monferrato nuova espansione con Madre Mazzarello (1879-1881), 3”

Giselda Capetti – Cronistoria. L’eredità di madre Mazzarello passa nelle mani di madre Daghero (1881-1884), 4

La Cronistoria è una fonte di carattere narrativo che riguarda la storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e i fondatori: don Bosco e madre Mazzarello. Pur non avendo la pretesa di essere uno studio storico-critico essa è una compilazione di documenti globalmente attendibile, che interpreta gli eventi con una chiave di lettura di fede, tipica della memorialistica salesiana risalente a don Bosco e alle prime generazioni. Continue reading “Giselda Capetti – Cronistoria. L’eredità di madre Mazzarello passa nelle mani di madre Daghero (1881-1884), 4”

Giselda Capetti – Cronistoria. Ultimi anni sotto lo sguardo del Fondatore (1885-1888), 5

La Cronistoria è una fonte di carattere narrativo che riguarda la storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e i fondatori: don Bosco e madre Mazzarello. Pur non avendo la pretesa di essere uno studio storico-critico essa è una compilazione di documenti globalmente attendibile, che interpreta gli eventi con una chiave di lettura di fede, tipica della memorialistica salesiana risalente a don Bosco e alle prime generazioni. Continue reading “Giselda Capetti – Cronistoria. Ultimi anni sotto lo sguardo del Fondatore (1885-1888), 5”

Giselda Capetti – Cronistoria dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, vol 2

La Cronistoria è una fonte di carattere narrativo che riguarda la storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e i fondatori: don Bosco e madre Mazzarello. Pur non avendo la pretesa di essere uno studio storico-critico essa è una compilazione di documenti globalmente attendibile che interpreta gli eventi con una chiave di lettura di fede, tipica della memorialistica salesiana risalente a don Bosco e alle prime generazioni. Continue reading “Giselda Capetti – Cronistoria dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, vol 2”

Pietro Braido – Marcellino Champagnat e la perenne «restaurazione» pedagogica cristiana

È facile avvertire come nelle varie trattazioni di storia della pedagogia, nè molte nè estremamente scientifiche, non si dia in genere troppo peso a determinate correnti educative e pedagogiche. In modo particolare sembra spesso ignorata o appena accennata la pedagogia cattolica, che in nessuna epoca ha difettato di cospicui rappresentanti e di originali interpreti e realizzatori.

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Pietro Braido – «Poveri e abbandonati, pericolanti e pericolosi»: pedagogia, assistenza, socialità nell’«esperienza preventiva» di don Bosco

Due eventi di diversa portata agli inizi e verso la fine dell’esperienza educativa di don Bosco illuminano alcune fondamentali valenze della sua proposta «preventiva»: assistenziale, pedagogica, sociale.
Il primo risale agli anni ’50 e viene rievocato da uno dei primi «oratoriani»,
Giuseppe Brosio (1829-1883)1, che verso il 1880 rilascia una testimonianza su
una contestazione avvenuta all’Oratorio intorno agli anni ’50. Alcuni dei frequentanti si erano sentiti offesi «nell’onore» perché, a loro parere, don Bosco aveva dato loro «del vagabondo e del ladro nei pubblici fogli»: su di essi, infatti, aveva diffuso una circolare per una lotteria «a favore di tanti poveri giovani raccolti nell’Oratorio che andavano vagabondi per le vie e piazze della Città», senza tener conto «che frammezzo a questi vagabondi v’erano anche degli onesti
giovani appartenenti a buone ed agiate famiglie». Tutto potrebbe indurre a un rinnovato approfondimento storico e teorico del «sistema», non offuscato da attuazioni elitarie o «idealizzate». Don Bosco non parte da giovani «selezionati» né arriva ad essi. La sua «esperienza preventiva» tende a diventare «sistema» universale di assistenza, educazione e socializzazione, così com’è stata vista dalla generalità degli osservatori, ammiratori, collaboratori, «cooperatori», biografi. Dalla considerazione dei «giovani più poveri» e
«più pericolanti» egli passa ben presto alla constatazione e alla persuasione che
tutti i giovani in quanto tali, non adulti, non autonomi, dipendenti, in certo senso
«in balia» della società (o privi di «società civile», i «selvaggi»), sono in qualche
modo potenzialmente «abbandonati» e «pericolanti».

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Pietro Braido – Don Bosco

Indubbiamente, l’ educazione cristiana ha trovato nell’opera di Don Bosco una delle espressioni più geniali. E ’ vero, essa non incomincia con lui ne a lui si arresta, quasi a interpretazione totale e definitiva. Chi così pensasse dimostrerebbe di avere un’idea piuttosto povera dell’inesauribile ricchezza, anche pedagogica, racchiusa nell’immenso scrigno della verità cristiana.

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William John Dickson – Prevention or repression. The reception of Don Bosco’s educational approach in british salesian schools

The question that this paper seeks to explore is to what extent Don Bosco’s educational approach was received and accepted in England and to what extent it was itself modified in the process of meeting a new and alien culture. Part of the debate involves the English perception that some aspects of Don Bosco’s Preventive System to the eyes of some foreign Salesians the existence of corporal punishment in Salesian schools was a direct contradiction of Don Bosco’s approach to education. In order to understand this cultural incomprehension, this essay looks at the nature of the English educational context in Victorian England. It will highlight one particular issue where the Salesian approach to education was significantly modified by its experience in England i.e. how corporal punishment came to be incorporated into the practice in the English Salesian schools.

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Giulio Barberis – Appunti di pedagogia di Giulio Barberis (1847-1927). Introduzione, testi critici e note a cura di José Manuel Prellezo

Il pensiero e l’opera del sacerdote salesiano Giulio Barberis (1847-1927) sono stati oggetto di studio in diverse pubblicazioni, anche recenti. Tematiche non marginali riguardanti la sua persona e la sua opera richiedono, però, ulteriori approfondimenti che comportano lavori preparatori non meno impegnativi. Tra gli altri, l’edizione degli scritti di speciale interesse, come alcuni quaderni della sua Cronichetta (1875) e, in prospettiva pedagogica, gli Appunti di pedagogia (1897). Continue reading “Giulio Barberis – Appunti di pedagogia di Giulio Barberis (1847-1927). Introduzione, testi critici e note a cura di José Manuel Prellezo”

Morand Wirth – Affectivité et éducation chez Don Bosco

C’est une approche historique précise et approfondie que proposent ces pages du Père Wirth. Partout des souvenirs et des textes de Don Bosco, notamment 4 biographies qu’il a lui-même consacrées à des adolescents recueillis au Valdocco, elles explicitent la genèse et la structure du « système préventif », et s’attachent à définir ce « cœur » qu’il convient de « gagner » grâce à une relation éducative appropriée. Qu’est-ce que « l’amorevolezza » qui permet au sujet de sentir qu’il est aimé ? Continue reading “Morand Wirth – Affectivité et éducation chez Don Bosco”

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