Grazia Loparco – “Orientamenti e strategie di impegno sociale delle Figlie di Maria Ausiliatrice” , in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”

L’impegno sociale delle FMA non può essere pensato al di fuori della loro coscienza educativa, e d’altra parte la loro vocazione educativa mira esplicitamente alla «rigenerazione» della società, a partire non solo dalle fasce sociali più deboli (e più estese), ma anche dalla componente più svantaggiata, cioè ovunque quella femminile. Mentre lo scopo dell’elevazione morale e culturale fu comune, altri aspetti invece risposero a caratteristiche locali. Continue reading “Grazia Loparco – “Orientamenti e strategie di impegno sociale delle Figlie di Maria Ausiliatrice” , in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale””

Capitolo Generale II – Deliberazioni del Secondo Capitolo Generale della Pia Società Salesiana

Nel secondo capitolo delle Deliberazioni si esaminarono di nuovo le deliberazioni prese nel 1877, introducendovi quelle modificazioni che l’esperienza ha suggerito, ed inoltre se ne aggiunsero alcune altre che parvero atte a promuovere la gloria di Dio ed il bene delle anime. Pertanto in questo libro si troveranno riunite e coordinate le deliberazioni di entrambi i Capitoli Generali per nome comune. Specialmente si ebbe mira di spiegare alquanto diffusamente gli uffici dei varii membri del Capitolo Superiore, che nelle Costituzioni trovansi solo brevemente accennati. Cosi ciascun confratello, e specialmente ciascun Direttore, saprà a chi indirizzarsi secondo la diversità degli affari che possono occorrere. Dall’ esatta osservanza delle Costituzioni e di queste deliberazioni, che ne sono come l’applicazione pratica, dipende in massima parte lo sviluppo ed il profitto spirituale della pia Società e de’ suoi membri. Continue reading “Capitolo Generale II – Deliberazioni del Secondo Capitolo Generale della Pia Società Salesiana”

Capitolo Generale della Pia Società Salesiana – Deliberazioni del Capitolo Generale della Pia Società Salesiana

La Congregazione Salesiana ebbe il suo primo cominciamento in Torino l’anno 1841 coll’opera del Catechismo ai fanciulli più abbandonati. Si aggiunsero poscia scuole serali e domenicali, e si raccolsero così varie centinaia di giovani, cui si dava educazione civile e religiosa conforme alla loro condizione. In mezzo alla moltitudine dei fanciulli che frequentavano gli Oratorii festivi, le scuole serali e domenicali, apparve un nuovo bisogno, cui si doveva provvedere. Molti si trovarono talmente poveri da mancare di alloggio e di vitto. Allora si cominciò a ritirarne alcuni nella casa di Valdocco, e cosi la Congregazione prese forma regolare di Ospizio nel 1846. Nell’anno 1852 l’autorità Arcivescovile di Torino di moto proprio approvò l’opera degli Oratorii col suo regolamento, e ne costituì D. Bosco Direttore capo, concedendogli tutte le facoltà che potessero tornai necessarie od opportune a questo scopo. Dapprima i giovani ricoverati si avviavano tutti ad un’arte o mestiere. Ma a poco a poco, manifestandosi in alcuni di essi doti speciali di bontà e d’ ingegno, si pensò di secondarne le propensioni, ed avviarli allo studio. Continue reading “Capitolo Generale della Pia Società Salesiana – Deliberazioni del Capitolo Generale della Pia Società Salesiana”

Ana Cristina Zhena Lousada ,Carmelita Leonilda Agrizzi ,Silvia Cecília Campos Lourenço – Juventude e mercado de trabalho numa perspectiva humano-cristã: programa de capacitação e inserção do jovem

O “Nova Vida” é um programa municipal que funciona há 28 anos na cidade de Macaé (estado do Rio de Janeiro – Brasil) e trabalha com jovens entre 14 e 18 anos. Os jovens do programa passam um turno do dia trabalhando numa secretaria municipal e no outro turno frequentam a escola. Eles recebem meio salário mínimo (atualmente R$ 469,00, aproximadamente 115,00 euros – valores de dezembro de 2017).  Esta é uma oportunidade para aprender a trabalhar, por conseguinte são incluídos socialmente. Continue reading “Ana Cristina Zhena Lousada ,Carmelita Leonilda Agrizzi ,Silvia Cecília Campos Lourenço – Juventude e mercado de trabalho numa perspectiva humano-cristã: programa de capacitação e inserção do jovem”

Giovanna Martino – L’insegnamento del latino come mezzo di trasmissione dei valori della humanitas nella Congregazione salesiana delle origini: il caso di Giovan Battista Francesia (1838- 1930) e di Giovan Battista Tamietti (1848-1920)

Il contributo illustra l’importanza dello studio del Latino, sin dall’età giovanile dell’individuo, in quanto veicolo di apprendimento di categorie inerenti la lingua e il pensiero quali sono state tramandate dai suoi parlanti, non solo dall’età classica e medioevale, ma anche in tempi moderni, perché il Latino costituisce ancora in parte la lingua della poesia e della scienza. Ad intuire lo straordinario potere educativo del Sermo Latinus, nonché della lettura dei testi classici e cristiani a noi pervenuti, fu proprio Don Giovanni Bosco, il quale insieme con Don Francesia diede vita a un’importante iniziativa editoriale per gli studenti, la collana di classici Selecta ex Latinis scriptoribus in usus scholarum. Continue reading “Giovanna Martino – L’insegnamento del latino come mezzo di trasmissione dei valori della humanitas nella Congregazione salesiana delle origini: il caso di Giovan Battista Francesia (1838- 1930) e di Giovan Battista Tamietti (1848-1920)”

Francesco Gentile ,Guglielmo Malizia,Mario Tonini – Quaranta anni a servizio dei giovani delle classi popolari. Successo formativo e progetto di vita degli allievi del CNOS-FAP

Il motore della crescita quantitativa e qualitativa del CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale) va trovato nella concezione di  formazione professionale (FP), intesa come un principio pedagogico capace di rispondere alle esigenze del pieno sviluppo della persona secondo un approccio specifico fondato sull’esperienza reale e sulla riflessione in ordine alla prassi e non come semplice addestramento, finalizzato all’insegnamento di destrezze manuali. Continue reading “Francesco Gentile ,Guglielmo Malizia,Mario Tonini – Quaranta anni a servizio dei giovani delle classi popolari. Successo formativo e progetto di vita degli allievi del CNOS-FAP”

Michele Rua – Studi – Vocazioni.

In questa lettera vengono raccontate le visite delle case salesiane del Rettor Maggiore. Egli attraversò tutta la Francia, per recarsi a visitare le varie case delle Isole Britanniche, passò per le case del Portogallo, ed in gran parte di quelle della Spagna e tornato a Torino, dopo essersi fermato per un breve periodo, riprese il viaggio per le case dell’Italia Meridionale, della Sicilia, della Calabria e delle Puglie. Continue reading “Michele Rua – Studi – Vocazioni.”

Pietro Ricaldone – Il Canto Gregoriano – La musica sacra e ricreativa

Il Santo considerava e coltivava la Musica come strumento di bene e intendeva che i suoi giovanetti, dedicandosi a essa, incominciassero quasi a desiderare e pregustare quelle armonie che poi sarebbero andati a godere in Paradiso. Mentre infatti Don Bosco « intendeva che il canto e la musica — parte integrante delle sue scuole — contribuissero all’educazione religiosa e morale dei giovani, dall’altra parte voleva che, mediante la musica e il canto, i fedeli trovassero in chiesa le attrattive di cui tante belle cose ci lasciarono scritte gli antichi e segnatamente S. Agostino.

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Paolo Albera – Don Bosco modello del Sacerdote Salesiano

“Don Bosco, nei primi tempi dell’opera sua, riusciva, pur in mezzo alle altre sue numerose occupazioni, a scrivere di quando in quando a ciascuno de’ suoi figli in particolare preziose norme, incoraggiamenti e ammonizioni, che ancor oggi sono per noi testimonianza eloquente
del suo ardente amor di Dio e del suo zelo per la salvezza delle anime. […] Solo il prete salesiano può far rivivere in sè Don Bosco in tutta la pienezza della sua personalità, perchè
solo chi è prete può ricopiare integralmente un altro prete. Ma, ripeto, oltre all’averne la possibilità, egli ne ha lo stretto dovere. […]

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Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi fondati fuori Torino

“Uno e non ultimo studio di D. Bosco in quest’anno – scrive G. B. Lemoyne riferendosi all’anno 1863 – era stata la fondazione del Collegio di Mirabello. Ne aveva scritto il regolamento, mettendo per base quello dell’Oratorio, specificando tutti i doveri dei singoli superiori e degli alunni, mutando ciò che non era adattato alla natura dell’Istituto”. Questo “regolamento – che rimase per vari anni manoscritto, sempre secondo la testimonianza di Lemoyne – doveva essere come lo statuto fondamentale, anche di tutte le altre case che col tempo sarebbonsi aperte. Esigeva che se ne facesse gran conto”. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi fondati fuori Torino”

Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi FMA (Mornese, Nizza Monferrato)

Il Programma – denominato anche Regolamento – dell’educandato di Mornese fu fatto stampare da don Bosco presso la Tipografia dell’Oratorio come tutti gli altri Regolamenti delle case salesiane. Il testo riproduce per molti aspetti il programma in uso presso i collegi da lui fondati. In esso si precisano sia la finalità educativa dell’internato e le condizioni di accettazione, sia le principali occupazioni delle alunne. A livello didattico il programma si articola in tre aree: insegnamento letterario, lavori domestici, insegnamento religioso. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi FMA (Mornese, Nizza Monferrato)”

Giovanni Bosco – Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales

Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamenti dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data: 1877. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales”

Giovanni Bosco – Buone notti ai giovani di Valdocco

Fra le pratiche più originali attuate nella prassi educativa di Valdocco, e conservate nella successiva tradizione salesiana, sono da mettere in risalto le “Buone notti”: brevi “parlate” o “discorsetti” tenuti dopo le preghiere della sera. Don Bosco si rivolge agli alunni in presenza dei loro educatori (superiori della casa, maestri, assistenti), familiarmente, con linguaggio semplice e attraente. Continue reading “Giovanni Bosco – Buone notti ai giovani di Valdocco”

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