Arnaldo Pedrini – S. Francesco di Sales e don Bosco

Esistono varie Congregazioni o Istituti, sorti pressappoco quasi tutti entro l’arco del secolo XIX, che si rifanno al nome o intendono ispirarsi alla dottrina e spiritualità di San Francesco di Sales. Anche don Bosco ebbe questa intuizione.

Qui sorge il problema: sapere come e quanto don Bosco sia stato originale nella creazione della sua opera; scoprire ancora quello che ha saputo prendere o interpretare nello spirito del Santo, scelto e proposto come Patrono e modello. Si potrebbe parlare – a seconda delle prospettive e delle varie opinioni – o di una certa qual dipendenza o di una singolare ispirazione. A nostro avviso, don Bosco non si è limitato soltanto a prendere a prestito il nome di S. Francesco di Sales quasi per pura convenienza o rituale etichetta, come d’altra parte non ha inteso affatto vincolarsi alla sua spiritualità o quanta meno alla sua dottrina. Non ha desunto di lì linee programmatiche per la vita religiosa o ascetica: dalle Opere del Salesio egli ha colto l’essenziale. Gli è bastata un’idea, quasi indicazione di massima. In una parola: si è rivolto a lui, appellandosi al suo pensiero con genialità di intuito. Una specie di ispirazione gli ha fatto cogliere nell’Amore, quale categoria sublime e di fondo, la validità di un messaggio pastorale ed educativo, in cui non mancò di imprimere il marchio della sua personalità. L’ha fatto suo – sia pur in derivazione – con quella percezione chiara di vedute e con quella concretezza d’attuazione, che gli erano connaturali. Evidentemente tutto questo in vista della novità del suo apostolato tra i giovani. Ne ha colto lo spirito e ne ha creato una spiritualità.

 

INDICE

PRIMA PARTE: SAN FRANCESCO DI SALES NELLA VITA E NEL PENSIERO DI DON BOSCO

Cap. 1: S. Francesco di Sales in Piemonte all’inizio dell’800. Gli avvenimenti alla luce della Provvidenza. – 1. Un Santo connazionale; 2. Autore rinomato; 3. «Francesco di Sales» nel seminario di Chieri e nel Convitto Ecclesiastico di Torino.

Cap. II: Don Bosco sceglie S. Francesco di Sales come patrono per sé, per la sua opera, per i suoi discepoli: A) Don Bosco sceglie S. Francesco di Sales come suo modello; B) Don Bosco affida al Salesio le sue iniziative e le sue opere; C) Don Bosco sceglie S. Francesco di Sales come modello e patrono dei suoi figli e collaboratori.

Cap. III: La devozione di Don Bosco e dei Salesiani verso il loro Patrono. Dall’imitazione alla devozione: A) Ogni anno: Festa solenne di S. Francesco di Sales (29 gennaio); B) La diffusione degli scritti di S. Francesco di Sales; C) Alcuni gesti particolari e significativi di devozione; D) La morte di Don Bosco.

APPENDICE PRIMA – I) Conoscenza della vita e delle opere dei Salesio – II) Conoscenza di pregi, estima del Salesio.

SECONDA PARTE – S. FRANCESCO DI SALES DI FRONTE A DON BOSCO E NELLA TRADIZIONE SALESIANA DEI PRIMI SUCCESSORI

  1. I) I due Santi a confronto: varie convergenze
  2. II) Francesco di Sales nella tradizione salesiana: i primi tre successori di Don Bosco

APPENDICE SECONDA – I) Gli Stemmi salesiani – II) Iconografia del Salesio – III) Le Litanie in onore dei Santo Patrono – IV) Bibliografia

 

Periodo di riferimento: 1841 – 1888

Arnaldo Pedrini, S. Francesco di Sales e don Bosco, Roma, [s.e.] 1983

Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB
Direzione Generale SDB

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