Ibtissam Kassis – “Ispettoria Medio Oriente «Gesù Adolescente» delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Sviluppo delle opere (1891-1950)” in “Sviluppo del carisma di Don Bosco fino alla metà del secolo XX”. Atti del Congresso internazionale di storia salesiana (nel bicentenario della nascita di Don Bosco – Roma, 19-23 novembre 2014). Comunicazioni

L’Ispettoria Medio Oriente (MOR) delle FMA è presente in cinque nazioni e sei stati (considerando la Terra Santa un’unica nazione ma con due stati). Tre religioni. Un mosaico di confessioni e di etnie. I cristiani sono una minoranza, musulmani e cristiani di altre confessioni sono da conoscere, accogliere ed amare. Le FMA hanno operato dall’inizio in un difficile contesto di guerre e di conflitti. Ma ciò nonostante si è assistito allo sviluppo di varie opere, secondo le possibilità dei diversi periodi e contesti.

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Pietro Stella – Giovanni Bosco, Santo

G IO VAN N I Bosco, santo. – Stando ai propri ricordi personali G. nacque
il 15 ag. 1815, festa religiosa dell’Assunta e perciò beneaugurante secondo la mentalità ecclesiastica; stando ai registri parrocchiali di Castelnuovo d’Asti (dal 1930 Castelnuovo Don Bosco) nacque dalle seconde nozze di Francesco con Margherita Occhiena il 16 agosto, festa di s. Rocco, ugualmente propizio secondo la mentalità contadina, e fu battezzato il giorno successivo con i nomi di Giovanni Melchiorre.

Periodo di riferimento: 1815 – 1999

P. Stella, «Giovanni Bosco, Santo», in «Treccani» (2014), 1-13.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana

Gladys Díaz,Jorge Iván Pérez,Mario Peresson,Mónica Jiménez,Vilma Parra – “Figura de don Bosco en Colombia” in “Percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’Opera Salesiana dal 1879 al 1965”

Iván Ariel Fresia,María Andrea Nicoletti – “Cartografías de la devoción y repercusiones sociales del proceso de santidad de don Bosco. Argentina 1929 y 1934” in “Percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’Opera Salesiana dal 1879 al 1965”

Vilma Parra Pérrez – “Colombia: obra de la hijas de María Auxiliadora en contratacíon. Su proyección social (1898-1930)” in “L’opera salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”

La Casa María Auxiliadora de Contratación fue la primera obra que fundaron las FMA en Colombia, 1898, respondiendo a la petición del Padre Evasio Rabagliati, y como una urgencia de presencia de las Hermanas para el cuidado de los enfermos de lepra, que en aquella época no tenían ninguna clase de asistencia humanitaria.

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Ana Luiza Fernandes De Oliveira Dias,Ivanette Duncan de Miranda – “Escola normal Maria Auxiliadora: patrimônio cultural e intellectual de Minas Gerais na formação da mulher. Ponte Nova, Minas Gerais-Brasile (1893-1922)” in “L’opera salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”

A História da Escola Normal Maria Auxiliadora de Ponte Nova, Minas Gerais, permite-nos perceber o significado cultural desta instituição. É uma obra que acreditamos interessar não só à família salesiana, aos alunos e ex-alunos desta casa, mas também ao povo de Ponte Nova e, especialmente, à mulher que aí encontrou espaço para se projetar na sociedade.

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Marcos Gabriel Vanzini – “Fundación de los ospedales de Viedma y Rawson (Patagonia Argentina) según las memorias del padre Bernardo Vacchina (1887-1917)” in “L’opera salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”

La obra de evangelización de la Patagonia, llevada a cabo a partir de las últimas décadas del siglo XIX, cubrió un espectro de iniciativas sociales muy grandes. Estas iniciativas tuvieron como motivación, por un lado, la concepción «civilizadora» de la inserción de la iglesia en tierras lejanas, y por otro, la llegada a un lugar donde estaba todo por hacerse.

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Grazia Loparco – Le Figlie di Maria Ausiliatrice nella società italiana (1900-1922). Percorsi e problemi di ricerca

Queste pagine, ravvivate dal­la non rara citazione di autori dei primi del Novecento, come Turati, Treves, e del­la rivista Critica sociale, di storici ben noti, come Jemolo e Menozzi, dal­la conoscenza di studi anche “laici”, ci presentano queste Figlie di Maria Ausiliatrice nel loro insieme: attive, coraggiose, vivaci, fedeli al proprio carisma salesiano, e insie­me sensibili al­le esigenze del momento. I terribili ispettori governativi del Ministero del­la Pubblica Istruzione (nel­le scuole), e del Ministero degli Interni (nei convitti per operaie) lentamente superano la loro diffidenza, anche se parlano ancora di suore “furbe”. Quei liberali e quei socialisti sbagliavano. Non si trattava di furbizia, ma di adattamento ai tempi, di autentica ansia apostolica, che negli ospedali militari evitava qualunque pressione per la frequenza ai sacramenti, e si limitava a cenni accetti ed efficaci, e nel­le scuole, negli oratori, nei convitti mostrava un sincero amor patrio, ma unito sempre al­la piena fedeltà al papa, evitava troppe devozioni, ed insisteva sul­l’essenziale, correttezza, sacrificio, letture sane, confessione e comunione. Le Figlie di Maria Ausiliatrice non erano furbe nel senso deteriore, e forse non mancava in esse ogni tanto una certa ingenuità. Certo non erano per nul­la politicanti, erano solo fe­deli al­la classica massima di don Bosco: “Dammi le anime, prendi il resto”.

Periodo di riferimento: 1900 – 1922

Loparco Grazia, Le Figlie di Maria Ausiliatrice nella società italiana (1900-1922). Percorsi e problemi di ricerca, Roma, LAS 2000.

Istituzione di riferimento:
Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”
Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione

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