Contents:
- INTRODUCTION
- 1. STRUCTURE AND HISTORY OF THE REGION
- Andean Zone
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Antonino Colajanni, antropologo, Professore Ordinario in pensione, di Discipline Antropologi che, presso l’Università di Roma “La Spienza”, ha riflettuto criticamente sull’apportosingolare offerto da Luis Bolla all’antropologia culturale
José Arnalot, per due anni compagno di lavoro di Yánkuam’ tra gli Achuar della selva amazonica, ha illustrato la personalità del missionario e il suo stile di vita tra gli Achuar
Aldo Giraudo, docente di spiritualità salesiana nella Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana, ha fatto una lettura spirituale dell’esperienza di Luis Bolla così come emerge nel testo delle sue memorie missionarie (Mi nombre es Yáankuam’, Lima, 2015) e nel diario di José Arnalot (Lo que los Achuar me han ensegnado, Sucúa, 1978)
Maurizio Gnerre, ordinario di Linguistica generale e di Etnolinguistica all’Università di Napoli “L’Orientale”, si è soffermato sul prezioso contributo di Yánkuam’ all’etnolinguistica
La teologa e antropologa Anna Meiser, docente presso l’Istituto di Etnologia dell’Università «Albert Ludwig» a Friburgo, ha illustrato lo stile di presenza e di azione evangelizzatrice di Yánkuam’ tra gli Achuar.
Luis Bolla (Yáankuam’), missionario salesiano nella Selva Amazzonica (Schio 1932 – Lima 2013). Affascinato dall’esperienza di Charles de Foucauld, nel 1971 dopo 10 anni di lavoro pastorale a Taisha tra gli Shuar dell’Ecuador, ottenne di potersi stabilire come ospite tra gli Achuar di Wichim, nella selva amazonica ecuadoriana. Continue reading “Luis Bolla – Giornata di studio sul missionario salesiano Luis Bolla (Yánkuam’)”
Il missionologo Juan Bottasso ha parlato del contesto ecclesiale nel quale è iniziata e si è sviluppata l’opera di Bolla, mettendo in evidenza la novità del suo modello missionario
A fronte della fondazione di tante opere materiali potrebbe sorgere anche oggi, come cento anni fa, la domanda se mons. Fagnano sia stato un imprenditore, un costruttore di opere ecclesiali, sociali, educative, oppure un missionario unicamente votato alla diffusione del vangelo.
Continue reading “Salvatore Cirillo Dama – Monsignor Giuseppe Fagnano, uomo d’azione”
Lo scopo di questo contributo è quello di rilevare quale sia stato il rapporto di don Rua con la Santa Sede durante i ventidue anni di governo generale: quali siano gli elementi caratteristici di questo rapporto, quali i contributi dei Salesiani “di don Rua” alla Santa Sede, quale la considerazione della Santa Sede verso don Rua e i suoi confratelli e consorelle.
Continue reading “Alejandro Mario Dieguez – Don Rua nelle carte dell’Archivio Segreto Vaticano”
Don Ricaldone pronuncia i suoi auguri di Natale e raccomanda di leggere il commento della Strenna sulla “Devozione a Maria Ausiliatrice” in tutte le case come lettura spirituale.
Ricorda che per dimostrare praticamente alla Vergine benedetta l’amore è necessario cooperare a estendere la Sua festa liturgica alla Chiesa Universale.
Informa con dispiacere che il giorno 29 agosto si spegneva serenamente a Viedma il primo Vescovo Salesiano della Patagonia, Mons. Nicola Esandi e successivamente il Cardinale Augusto Hlond, Primate di Polonia. Continue reading “Pietro Ricaldone – Auguri natalizi e lezioni di Gesù Bambino – Il Commento della Strenna sulla nostra devozione a Maria Ausiliatrice – Circa l’estensione della Festa di Maria Ausiliatrice alla Chiesa Universale – La morte di Mons. Esandi e del Card. Hlond – Superiori in visita – Ringraziamento per gli auguri di Natale e Capodanno.”
Tra le biografie di don Bosco scritte mentre era ancora vivo, il “Dom Bosco” del medico Charles D’Espiney, edita in francese nel 1881, occupa un posto preminente. Essa ebbe molta diffusione in Europa e America, prima nella lingua originale e poi nella traduzione in altre lingue. Anche in spagnolo fu imitata e tradotta. La traduzione più nota, e più volte ristampata, è quella ad opera dal salesiano cileno residente a Valdocco, don Camillo Ortuzar, pubblicata per la prima volta a Torino nel 1889.
I salesiani polacchi si incontrarono per la prima volta coi loro connazionali dell’altro emisfero in Argentina, ed uno di loro, don Stanislaw Cynalewski (1866-1932), dedicò tutta la vita all’attività fra gli emigranti. Gli altri dello stesso gruppo solo sporadicamente poterono svolgere il loro servizio pastorale nella lingua della madre patria. Un loro maggiore impegno in questo campo incontrava grandi difficoltà da parte delle autorità della Congregazione, dal momento che allora “essere salesiani” equivaleva sovente ad “essere italiani”.
Indice:
Nelle Missioni, i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice continuano a svolgere in gran parte l’opera loro, pur in mezzo a difficoltà e sacrifizi di ogni genere. Parecchi Confratelli caddero sui diversi campi di battaglia; altri rimasero feriti; altri sono prigionieri, dispersi, internati in campi di concentramento. Si fece e si fa di tutto per alleviare le loro sofferenze con aiuti e parole di conforto
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