Freddy Staelens – La corrispondenza belga di don Bosco. Profilo socio-religioso dei corrispondenti – L’immagine di don Bosco in Belgio

L’intento dello studio è quello di analizzare la corrispondenza intercorsa fra don Bosco e personaggi residenti in Belgio. Si tratta di 220 lettere, scritte fra il 1867 e il 1889, la quasi totalità delle quali furono spedite dal Belgio a Torino prima che i salesiani o le Figlie di Maria Ausiliatrice mettessero colà piede. Solo 23 lettere non sono di cittadini belgi, bensì di don Bosco (18), di altri salesiani di Valdocco (3), di un prete francese (1) e del conte Provana di Collegno (1).

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Ernesto Bellone – Gli ultimi laureati nella facoltà di teologia dell’Università di Torino (1864-1873), l’Oratorio di Valdocco e don Bosco. Echi di problematiche teologiche europee nell’ambiente torinese

Alla vita della Facoltà teologica nell’Università di Torino per gli anni che vanno dall’Università Imperiale napoleonica alla soppressione (1800-1873) non pare sia stata finora dedicata un’attenzione particolare se si eccettuano gli accenni reperibili in La Chiesa in Piemonte dal 1798 ai giorni nostri (Torino 1887-1904) del canonico Tommaso Chiuso, in qualche memoria sul Seminario o in alcune biografie di membri del clero torinese dell’età della Restaurazione e del Risorgimento.

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Natale Cerrato – Il teologo Giovanni Battista Borel inedito

Del teologo Giovanni Borel (Torino 1801-1873), direttore spirituale della Pia Opera del Rifugio, fondata dalla marchesa di Barolo, è nota la grande amicizia con don Bosco, di cui fu sostenitore e collaboratore, soprattutto ai primordi dell’Oratorio di Valdocco.

Ma la sua figura ed opera multiforme di cappellano di corte e direttore spirituale nelle scuole di San Francesco da Paola, di predicatore e confessore nella Piccola Casa della Divina Provvidenza, nelle carceri cittadine, nelle chiese della diocesi di Torino e soprattutto al Rifugio, sono rimaste, sinora, relativamente nell’ombra. Gli stessi dati anagrafici e cronologici concernenti la sua famiglia, i suoi studi e le varie attività da lui svolte, son poco o nulla conosciuti.

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Francesco Motto – Il contributo dei salesiani di Frascati all’opera di assistenza della popolazione colpita dai bombardamenti. Cronistoria degli avvenimenti: 8 settembre 1943 – 4 giugno 1944

All’accoglienza della popolazione da parte dei salesiani di Villa Sora a Frascati l’autore ha dedicato successivamente poche righe, ricavate per lo più da un breve articolo apparso sul giornaletto dell’Istituto nel 1975.

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Francesco Casella – Le richieste di fondazioni a don Bosco dal Mezzogiorno d’Italia (1879-1888)

Nel periodo 1879-1888 dall’Italia meridionale, escluse le isole, a don Bosco (1815-1888) pervennero 29 richieste di fondazioni: 14 domande furono per i seminari, 10 per la scuola, e di queste alcune riguardavano la scuola pubblica, una per l’opera dei sordomuti del padre Lorenzo Apicella, una per l’oratorio e due in generale. Le domande si protrassero nel tempo e coinvolsero anche don Michele Rua (1837-1910), che fu il successore di don Bosco come Rettor Maggiore della società salesiana (1888-1910).

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Morand Wirth – “Insediamenti e iniziative salesiane dopo don Bosco”. Synthèse du volume et propositions d’étude

Spesso si cita la riflessione attribuita a Don Bosco: “Voi compirete l’opera, che io incomincio; io abbozzo, voi stenderete i colori…”. Che cosa fecero i Salesiani, i Salesiani e i loro numerosi cooperatori e amici quando il loro fondatore scomparve? Si sono accontentati di mantenere i lavori lanciati da lui? Sono riusciti a svilupparli, a crearne di nuovi?.

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José Manuel Prellezo – La “parte operaia” nelle case salesiane. Documenti e testimonianze sulla formazione professionale (1883-1886)

Nell’approccio alla storia della scuola e delle istituzioni educative si deve spesso costatare che sono scarsi i materiali superstiti capaci di fornire “elementi chiari per la ricostruzione della vita interna dell’istituto” di cui si vogliono conoscere la genesi e lo sviluppo. D’altra parte, non è un fatto eccezionale verificare che determinati documenti custoditi negli archivi e citati magari da qualche monografia scientifica rimangano tuttavia poco fruibili, per lo meno da parte di una più vasta cerchia di potenziali lettori interessati ai contenuti di quei documenti.

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Edna Mary Mac Donald – Maria Domenica Mazzarello and the question of literacy

Maria Mazzarello mother’s ability to read forms one of the key means of her own human, christian and religious development. From the author’s research to date no academic studies have been found which locate and analyse all the known texts Maria Mazzarello read. It is the intention of the author to name these texts.

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Francesco Casella – Marie Lasserre e la fondazione dell’istituto salesiano di Caserta

L’intento di questa ricerca ha lo scopo di far meglio conoscere la benefattrice Marie Lasserre, che è avvolta in un alone di mistero e, attraverso la sua corrispondenza con don Michele Rua e don Celestino Durando, i soli che ne conoscevano l’esistenza, le origini dell’istituto di Caserta, del quale è fondatrice.

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Oliviero Franzoni – Il salesiano don Ottavio Tempini, sacerdote ed educatore

Uomo di vasta cultura, don Tempini si sforzò di affrontare gli studi sulla classicità e di presentarli alla fruizione del mondo scolastico attraverso un approccio globale, interdisciplinare in cui introdurre, accanto agli specifici elementi di natura prettamente linguistica, i più ampi e pregnanti contenuti letterari, filosofici e storici al fine di esaltare — in uno spettro d’interezza — l’humanitas di queste scomparse ed immortali civiltà. Allo stadio di manoscritto sono rimasti invece alcuni disegni omiletici e gli schemi delle meditazioni tenute nel corso di periodici cicli di esercizi spirituali.

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