Grazia Loparco – L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia attraverso le ispezioni governative (1884-1902)

Il crescente interesse per la storia delle istituzioni educative ha incentivato la pubblicazione di fonti e studi. Accanto ai documenti normativi, burocratici e informali serbati dagli Istituti religiosi, vanno segnalate delle fonti inedite, sicuramente non viziate da intenti apologetici, e cioè le relazioni delle visite ispettive conservate nel fondo del Ministero della Pubblica istruzione (MPI) dell’Archivio centrale dello Stato a Roma (ACS).  Dal 1875 le ispettrici governative ebbero l’incarico di visitare gli educatori femminili e riferire sull’andamento dei convitti e sulla qualità dell’istruzione impartita. Continue reading “Grazia Loparco – L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia attraverso le ispezioni governative (1884-1902)”

Grazia Loparco – Figlie di Maria Ausiliatrice e migranti italiani nel primo ’900. Apporto di fonti inedite

Il contributo delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’assistenza dei migranti italiani di inizio ’900 è delineato sulla base di documentazione in buona parte inedita, proveniente soprattutto dall’archivio dell’Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari Italiani (ANSMI). Esse collaborarono con la federazione Italica Gens, attenta ai migranti, sia a Napoli sia in molti Segretariati diffusi in America Latina e USA. Così esse favorirono una permanenza assistita specie a donne e bambine scartate dall’imbarco in uno dei maggiori porti di partenza, e un inserimento dignitoso dei migranti, una volta arrivati a destinazione. Fonti statistiche, documentarie e narrative delineano gli scenari di un’azione ampia che attende di essere approfondita, dopo questa prima esplorazione. Continue reading “Grazia Loparco – Figlie di Maria Ausiliatrice e migranti italiani nel primo ’900. Apporto di fonti inedite”

Bernadeta Lewek – Attività educativa delle FMA in Polonia: dal 1922 agli inizi degli anni ’60

Nella ricerca si intende rivolgere uno sguardo attento alla realtà educativa delle FMA in Polonia a partire dall’arrivo fino agli anni ’60, rilevando una perseverante, a volte drammatica sollecitudine per mantenere vivo lo spirito e la prassi del carisma dei   Santi Fondatori, San Giovanni Bosco e Santa Maria Domenica Mazzarello, senza indugiare troppo sulle difficoltà legate a fattori politici, economici, sociali e culturali. L’indagine mira pertanto a indicare come le FMA hanno potuto realizzare questo compito, collocandosi fedelmente nella storia della chiesa, della nazione e dell’Istituto. Continue reading “Bernadeta Lewek – Attività educativa delle FMA in Polonia: dal 1922 agli inizi degli anni ’60”

Antonio Ferreira da Silva – Domenico Cerrato ispettore a S. Paolo (1925-1932) case di formazione e collegi in un Brasile che cambia

Quando si fa il nome di Domenico Cerrato, il volto di quelli che lo conobbero si illumina con un sorriso di gioia e un desiderio di rivederlo ancora. Bella e degna figura di salesiano, cercava di associare la sua presenza, così semplice, a una atmosfera di gioia e di bontà. Continue reading “Antonio Ferreira da Silva – Domenico Cerrato ispettore a S. Paolo (1925-1932) case di formazione e collegi in un Brasile che cambia”

Antonio Ferreira da Silva – La missione salesiana tra gli indigeni del Mato Grosso nelle lettere di don Michele Rua (1892-1909)

Sono 263 le lettere di don Michele Rua, conservate nell’ASC, che trattano dell’antica ispettoria di Lasagna: Uruguay, Paraguay e Brasile. Tali lettere si dividono, praticamente, in due periodi dei quali il primo — dal 1880, sino agli inizi del presente secolo — è chiaramente dominato dalla figura del vescovo di Tripoli. Nel secondo hanno il primo posto i problemi propri delle singole parti in cui si divise quella ispettoria, — cioè Uruguay, Paraguay, Brasile e Mato Grosso. Continue reading “Antonio Ferreira da Silva – La missione salesiana tra gli indigeni del Mato Grosso nelle lettere di don Michele Rua (1892-1909)”

Bart Decanq – «Severino» Studio dell’opuscolo con particolare attenzione al «primo oratorio»

Da una lettura globale degli scritti, che si riferiscono al sistema educativo di Giovanni Bosco, si potrebbe anzitutto ricavare l’impressione di una grande efficacia del suo metodo. Questa efficacia pedagogica sembra emergere in particolar modo dalle biografie di Savio, Magone e Besucco, ragazzi presentati come modelli, dalle quali si potrebbe ricavare in qualche modo la realizzazione del profilo ideale che don Bosco aveva in mente. Ma le biografie possono anche dare l’impressione che si tratti proprio di una certa idealizzazione della realtà. Continue reading “Bart Decanq – «Severino» Studio dell’opuscolo con particolare attenzione al «primo oratorio»”

Antonio Ferreira da Silva – La crisi della missione tra i Bororo e l’apertura al nuovo campo di apostolato nel sud del Mato Grosso (1918-1931)

Oggi le terre delle colonie indigene, nella regione del Rio das Mortes, nella parte orientale del Mato Grosso, sono di proprietà delle comunità Bororo e Chavante che in esse dimorano. Non si è arrivati pacificamente a questa soluzione. Nel 1976 il sacerdote salesiano Rudolf Lunkenbein e il Bororo Simão furono uccisi insieme in un attacco alla missione, fatto dai civili che volevano impedire ad ogni costo la demarcazione delle terre indigene. Quelli che li hanno uccisi sono tuttora in libertà; sono stati assolti in regolare processo perché, secondo la giuria, avevano agito in difesa del proprio patrimonio. Continue reading “Antonio Ferreira da Silva – La crisi della missione tra i Bororo e l’apertura al nuovo campo di apostolato nel sud del Mato Grosso (1918-1931)”

Pietro Braido – Scrivere «Memorie» del futuro

La recente edizione critica delle “Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales” di don Bosco induce a proporre alcune riflessioni a quanti intendessero leggere il libro entro un’ottica il più possibile vicina a quella adottata dall’Autore nello scriverlo. In tante pagine esso appare chiaramente «racconto ameno», che ha per protagonista un ragazzo precoce, saltimbanco, narratore, studente intelligente e sveglio, che diventa sacerdote altrettanto «sognatore», coinvolto nelle vicende drammatiche e a lieto fine del suo Oratorio. Per altri aspetti lo scritto vuol essere in qualche modo rievocazione narrativa del passato intenta a vedere nello svolgersi dei fatti una Provvidenza benevola e tempestiva. Più evidente, poi, appare la preoccupazione di descrivere, sia pure «poeticamente», l’origine, il divenire e il costituirsi di un’esperienza spirituale e pedagogica tipica, che sotto la formula «oratoriana» è presentata come l’approccio più funzionale e produttivo ai giovani dei tempi nuovi. Continue reading “Pietro Braido – Scrivere «Memorie» del futuro”

José Manuel Prellezo – Valdocco 1884 problemi disciplinari e proposte di riforma. Introduzione e testi critici

In occasione del primo centenario della «Lettera di don Bosco da Roma del 10 maggio 1884», ne fu pubblicata l’edizione critica nelle due redazioni conservate: la redazione breve, diretta ai giovani, e quella lunga, diretta alla comunità salesiana dell’Oratorio di Torino-Valdocco. «Alla forma breve — scrive P. Braido nelle pagine introduttive — sembrano pure riferirsi preoccupazioni e interessi particolarmente accentuati a Valdocco nelle settimane e nei mesi successivi al ritorno di Don Bosco da Roma. Ricorre insistente il problema dell’ ‘ordinamento’ dell’Oratorio e, soprattutto della ‘riforma’ disciplinare, morale e religiosa della comunità giovanile, con speciale attenzione alla comunità studentesca, che alimentava le prevalenti speranze di nuove ‘vocazioni’, ecclesiastiche e salesiane». Continue reading “José Manuel Prellezo – Valdocco 1884 problemi disciplinari e proposte di riforma. Introduzione e testi critici”

Caterina Daghero – Lettera Circolare del 24 ottobre 1916

L’ autrice della lettera, annuncia la ripresa delle lezioni scolastiche dopo la pausa estiva, esortando le proprie consorelle ad una condotta esemplare in questo ambito educativo che si ripropone di nuovo all’inizio di un nuovo percorso accademico. Sottolinea l’importanza della scuola e del suo nome: “Maria Ausiliatrice”, e tutto ciò che esso comporta, sia in campo educativo, sia nell’ambiente del corpo insegnanti. Sottolinea dunque tutti i valori propri della pratica educativa e dell’ordine salesiano. Seguono apporti delle consorelle consigliere circa l’organizzazione.

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