Pietro Ricaldone – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana”

Si avvicinano le Feste Natalizie e Don Ricaldone desidera giunga la sua parola di paterno affetto, di augurio, di benedizione. Gli preme invitare a innalzare lo sguardo al Cielo, perchè da esso scende tra armonie di pace, quel Gesù che a tutti porta amore e salvezza.

Berruti, D. Tirone e D. Candela stanno bene e gl’ispettori D. Manione, D. Festini e D. Berta hanno quasi tutte le loro opere in piena efficienza: consolantissimo è il numero degli allievi. Altrettanto dicasi degli Istituti delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Ci sono inoltre buone notizie riguardanti le Opere della Palestina e dell’Egitto, quelle di Mons. Lucato, di Mons. Mathias, Mons. Ferrando e Mons. Pasotti. I missionari dell’India son tornati quasi tutti alle loro missioni e case. Anche D. Braga fece pervenire in questi giorni buone notizie delle opere e dei confratelli della Cina, fatta eccezione di Mons. Canazei e dei suoi missionari che si trovano in territori incomunicati. Sappiamo pure che Mons. Cimatti e i confratelli del Giappone e dell’Australia stanno bene e possono continuare i loro lavori apostolici. La case delle Americhe e dell’Africa procedono regolarmente e si sviluppano. Purtroppo alle notizie buone fanno seguito e contrasto quelle dolorose. Alla perdita del carissimo D. Caviglia dobbiamo aggiungere quelle di D. Pagella e di D. Grosso di s. m. Caviglia e più ancora D. Grosso, ebbero la sorte di conoscere da vicino e per molti anni il santo Fondatore. Don Grosso, per professione religiosa, era il decano di tutti i Salesiani: egli era entrato nel caro Oratorio nel 1868. Fu pure comunicata la morte di alcuni tra i nostri più insigni missionari: D. Cesare Albisetti, che per tanti anni si prodigò tra i Bororos e Coroados nel Matto Grosso e D. Giuseppe Brentana che da ben 54 anni lavorava con zelo nella Patagonia. Inoltre, e in condizioni ben più dolorose, cadeva nella Cina D. Giovanni Matkowics, vittima dei pirati a Yan Fa nel Toung Tong. E si teme che, purtroppo, in questi anni, altre gravi perdite siansi verificate nelle file dei missionari! Le condizioni presenti non hanno permesso di celebrare con solennità il Giubileo d’Oro Sacerdotale del Cardinal Protettore, l’Em.mo Cardinal Carlo Salotti. In quest’anno ricorre il centenario del primo libro edito dal Santo Fondatore. Don Bosco volle conservare l’anonimo, pubblicandolo sotto questo titolo: Cenni storici sulla vita di Luigi Comollo morto nel seminario di Chieri, ammirato da tutti per le sue singolari virtù, scritti da un suo collega. In quello stesso anno pubblicò un altro librettino intitolato: Corona dei sette dolori di Maria con sette brevi considerazioni sopra i medesimi, esposti in forma della Via Crucis. Dei due libretti si fecero parecchie edizioni. La Strenna per il 1945 è intonata alle circostanze in cui si vive: Massima prudenza nelle parole e nelle opere.

 

Indice

  • Augurio natalizio
  • Notizie buone e dolorose
  • Il Giubileo d’oro Sacerdotale dell’Em.mo Cardinal Protettore
  • Il Centenario del primo libro di San Giovanni Bosco
  • Strenna per l’anno 1945.

Periodo di riferimento: 1944 – 1945

P. Ricaldone, “Lettera del Rettor Maggiore” in «Atti del Capitolo Superiore», 24 (1944), 126, 351-356.

Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB
Direzione Generale SDB

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