In questo libro, o cattolico lettore, troverai una copiosa raccolta di pratiche di pietà ricavate dai più accreditati autori.
In questo libro, o cattolico lettore, troverai una copiosa raccolta di pratiche di pietà ricavate dai più accreditati autori.
Intraprendo a scrivere un fatto vero, ma che riferendosi in parte ad uomini viventi, io stimo bene di tacere i nomi delle persone e dei luoghi cui le cose raccontate si riferiscono. Erano due genitori di età alquanto avanzata e non avevano che un solo figliuolo chiamato Valentino erede unico delle vistose loro sostanze.
Questo volume è un commento al testo delle “Costituzioni” salesiane offerto alla meditazione dei confratelli. Seguendo il pensiero del Capitolo Generale XXII (1984) i redattori si sono proposti tre finalità: approfondimento dottrinale e pratico del senso delle Costituzioni; percezione viva della loro portata spirituale; stimolo convincente per la vita quotidiana.
Ora, a cent’anni dall’apertura della casa di Manouba e ormai da più di trent’anni, la comunità delle FMA è totalmente a servizio della popolazione autoctona.
La società salesiana tra ottocento e novecento ha posto le sue radici nel Mezzogiorno d’Italia; chiamata, pregata, supplicata da decine e decine di personalità ha risposto positivamente in numerose occasioni, lasciando il segno in vari settori della vita religiosa e sociale.
Múltiplos estudos já foram publicados sobre a obra salesiana no Brasil; incluindo monografias de religiosos, de colégios e de missôes, bem como a história de algunas inspetorias.
Il testo presenta un appello per l’organizzazione di una lotteria benefica a Torino, finalizzata a raccogliere fondi per sostenere varie opere caritative e educative rivolte a giovani in difficoltà. Gli Oratori maschili, attivi da anni nei principali quartieri della città, offrono accoglienza, istruzione e supporto morale a molti giovani, tra cui numerosi orfani e poveri.
L’autore indaga, nella stampa torinese e nazionale (nei primi anni dell’Oratorio e nell’ultimo ventennio della vita del santo), l’immagine di don Bosco e della sua opera veicolata ai lettori. Prima vengono passate in rassegna le testate cattoliche intransigenti e moderate, poi quelle non cattoliche e quelle satiriche e anticlericali. Si dedica attenzione particolare all’eco della morte di don Bosco nella stampa torinese e italiana. Continue reading “Giuseppe Tuninetti – “L’immagine di don Bosco nella stampa torinese (e italiana) del suo tempo” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare””
Partant du contexte historique (L’Église et la Bible après le Concile de Trente), on tente de reconstruire la formation biblique de Jean Bosco, puis en soulignant son intérêt pour les Écritures d’un point de vue catéchétique, spirituel et pastoral.
Quando, nel 1855-1856, don Bosco scrisse la “Storia d’Italia” aveva già pubblicato altre opere di divulgazione storica (come la Storia ecclesiastica e la Storia sacra). Era pensata come opera di divulgazione, poi don Bosco decise di adattarla a testo scolastico. Il libro ebbe una considerevole fortuna e varie edizioni. L’autore presenta le fonti e i modelli di cui si servì don Bosco per compilare la sua opera, che erano opere destinate alla gioventù e altri testi scolastici in uso nel Regno Sardo. L’intenzione programmatica era di carattere parenetico ed esemplare sul piano morale; la lettura dei fatti storici di indole provvidenzialistico si ispira alla tradizione cattolica e ha scopo apologetico. Continue reading “Francesco Traniello – “Don Bosco e l’educazione giovanile: la «Storia d’Italia»” in “Don bosco nella storia della cultura popolare””
La historia de la Iglesia se caracteriza por la incidencia notable de personas y acontecimientos, los cuales generan una serie de procesos que configuran e influyen en una determinada realidad humana y eclesial. La realidad eclesial en América Latina y sus distintas épocas históricas es una muestra de esa agitada o armoniosa relación entre la Iglesia y el Estado. Continue reading “Norman José Bercián – “La obra salesiana en Centroamérica durante el rectorado de don Miguel Rua (1888-1910)” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
Mettere insieme la sacra Scrittura e l’esperienza educativa di don Bosco è come andare alla radice profonda del suo essere e del suo agire. Per far conoscere ai giovani la sacra Scrittura, don Bosco ha profuso un notevole sforzo e usato in maniera creativa i mezzi di cui poteva disporre al suo tempo: catechismo, storia sacra, predicazione e alcuni mezzi di comunicazione sociale.
La maggior parte degli articoli che segue tratta da vari aspetti l’urgenza di leggere, con gli occhi della fede e il filtro del vangelo, le sfide che la pastorale giovanile oggi deve incontrare. Come riusciamo a dare un nome a queste sfide, e il bisogno di offrire delle proposte profetiche.
Continue reading “Fabio Attard – Ripensare la Pastorale Giovanile”
Don Bosco è un Santo ed è un Grande : e la santità di Lui si compenetra nella grandezza, senza che questa abbia ad essere obnubilata da quella. Perchè, pur non prendendo mai atteggiamenti e pose statuarie di grande, e, senz’altro, dissimulando l’essere suo nella semplicità bonaria delle apparenze, operò cose grandissime che hanno permeato del suo spirito il mondo moderno, ed ebbe animo e concetti d’una profondità ed ampiezza, che solo ora viene a volta a volta rivelandosi con volerlo conoscere più d’appresso.
Continue reading “Alberto Caviglia – “La Romanità di Don Bosco” in “Salesianum””
« Alla vista di que’ belli lavori che la grazia divina compieva in quell’anima innocente, ho più volte detto tra me : “ ecco un giovinetto di ottime speranze ” ».
Continue reading “Ceslao Pera – “La santità raggiunta dal Savio” in “Salesianum””
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