L’autore spiega che la sezione “missioni”, staccata dalla sezione “Storia Salesiana”, risponde a una esigenza ampiamente richiesta: portare alla luce la documentazione realmente scientifica ed empirica, riguardo all’enorme lavoro che i nostri missionari, spesso sconosciuto e dimenticato, hanno realizzato per annunciare il Vangelo ad ogni creatura. Continue reading “Jesús Borrego – La «Sección-Misiones» del Instituto Histórico Salesiano”→
Per favorire e agevolare lo sviluppo organico della nostra Pia Società, e per avvivare negli animi nei cuori lo spirito del nostro Padre, i Superiori Maggiori hanno sempre usato di rivolgere, di tempo in tempo, o a tutti i Confratelli, o ai Superiori delle Case e delle Ispettorie, le loro deliberazioni e i loro consigli mediante Lettere Circolari. La raccolta di tali Lettere, di vario genere, forma già una collezione voluminosa, e costituisce una fonte preziosissima di norme piene di saggezza, a cui dovremmo attingere sempre con riverenza e con amore. Continue reading “Paolo Albera – Monumento di D. Bosco- Causa di Beatificazione di D. Bosco – Ex-allievi – Lettera del Papa pel Congresso dei Cooperatori”→
Il file raccoglie i vari interventi esplicativi di don Bosco e le richieste di ulteriori schiarimenti della S. Congregazione dei Vescovi e Regolari circa il rapporto dell’Istituto delle FMA con la Congregazione Salesiana.
«Ritornare alle fonti» non è solo il programma della storiografia moderna, come affermava un lontano recensore tedesco dei primi 47 volumi dei Monumenta Historica Societatis Iesu. E’ sempre stata, e lo è ancor più oggi dopo il Vaticano II, esigenza e aspirazione della vita della Chiesa e degli Istituti religiosi: «L’aggiornamento della vita religiosa comporta il continuo ritorno alle fonti di ogni forma di vita cristiana e allo spirito primitivo degli istituti, e nello stesso tempo l’adattamento degli istituti stessi alle mutate condizioni dei tempi». Continue reading “Francesco Motto – Le fonti: per la storia e per la vita”→
Il file raccoglie i vari interventi esplicativi di don Bosco e le richieste di ulteriori schiarimenti della S. Congregazione dei Vescovi e Regolari circa il rapporto dell’Istituto delle FMA con la Congregazione Salesiana.
La documentazione ci dà la possibilità di conoscere le intenzioni del Fondatore e di costatare come egli maturò e precisò il suo progetto alla luce dell’esperienza fatta e dei rilievi critici della S. Sede che lo orientarono progressivamente ad entrare nell’alveo dell’ordine giuridico richiesto dalla Chiesa, codificando con più esattezza il rapporto tra la Congregazione salesiana e l’Istituto delle FMA.
Il file contiene i seguenti Documenti:
– Relazione sulla situazione dell’Istituto FMA esposta da don Bosco alla S. Sede (marzo 1879)
– Osservazioni della S. Sede alla relazione di don Bosco (5-4-1879)
– Risposta di don Bosco al Prefetto della S. Congregazione dei Vescovi e Regolari (3-8-1879)
– Nuove osservazioni della S. Congregazione dei Vescovi e Regolari alla risposta di don Bosco (3-10-1879)
– Seconda risposta di don Bosco al Prefetto della S. Congregazione dei Vescovi e Regolari (12-3-1880).
Il 3 aprile 1874 papa Pio IX approvava in via definitiva le Costituzioni della Società di S. Francesco di Sales ed il 13 aprile successivo la competente Congregazione dei Vescovi e Regolari emanava il relativo decreto. La tortuosa storia del complesso iter redazionale delle Costituzioni salesiane è già nota grazie all’edizione critica di tutti i testi preparatori al testo approvato nel 1874 e del primo testo tradotto in italiano (1875). Altrettanto note sono le gravi difficoltà incontrate da don Bosco nell’ottenere la sospirata approvazione, dovute all’opposizione degli arcivescovi di Torino, mons. Alessandro Riccardi di Netro prima e soprattutto mons. Lorenzo Gastaldi dopo, ed anche alle molteplici animadversiones dei consultori e dei vertici della Congregazione dei Vescovi e Regolari deputata a tale approvazione. Continue reading “Giovanni Bosco – Lettere e documenti circa la fondazione della Congregazione Salesiana”→
Per le risorse finanziarie necessarie a sopperire ai costi sempre crescenti delle sue opere, don Bosco fece appello alla benevolenza delle istituzioni: la famiglia reale, le autorità di governo, gli amministratori pubblici (comunali, provinciali, statali…), le Opere benefiche esistenti sul territorio, la Banca Nazionale, le parrocchie, le diocesi, la Santa Sede stessa nelle persone dei suoi massimi esponenti, papa compreso. Per ogni richiesta di aiuto dava quelle ampie e precise ragioni benefiche e sociali, che a suo giudizio avrebbero dovuto far aprire i “cordoni della borsa” a chi ne possedeva una ben fornita e concedere quanto domandato alle autorità in termini di esenzioni, permessi, autorizzazioni, ecc.
Le lettere circolari di don Bosco ai Salesiani e alle Figlie di Maria Ausiliatrice sono piccoli capolavori di spiritualità. In esse il santo esprime la sua vigorosa visione della vita consacrata: con i voti ci si dona totalmente al Signore, pronti ad affrontare con forza d’animo fatiche e difficoltà pur di guadagnare anime a Dio, disposti a seguirlo sulla via delle tribolazioni fino alla morte se necessario. In tale prospettiva il salesiano e la salesiana sono esortati a rimanere fermi nella loro vocazione; a fuggire lo spirito del mondo; a praticare l’obbedienza e la povertà con magnanimità; a coltivare l’unione con Dio e la confidenza coi superiori; a sopportare serenamente, con fortezza ogni disagio pur di “salvare anime”; ad osservare esattamente le regole. Continue reading “Giovanni Bosco – Lettere circolari ai salesiani e alle Figlie di Maria Ausiliatrice”→
Queste brevi corrispondenze, redatte in forma dimessa e familiare, contengono semplici consigli di vita spirituale. Don Bosco conosce i suoi destinatari, il loro carattere, i loro difetti, le condizioni in cui lavorano. Con senso pratico li invita a concentrarsi su atteggiamenti concreti, essenziali per alimentare l’attaccamento alla vocazione salesiana, il costante orientamento del cuore a Dio e la carità. Continue reading “Giovanni Bosco – Lettere personali a salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice”→
Il primo documento contenuto in questa parte (n. 225) è il testo regolamentare più antico che possediamo. Fu scritto in bella copia dal chierico Michele Rua tra 1858 e 1859, a partire da un abbozzo precedente di don Bosco, che non è stato conservato. Da questa stesura si diramano tutte le altre redazioni costituzionali fino al documento definitivo del 1874.
La vita di don Giovanni Bosco e lo sviluppo del suo stile educativo si collocano inizialmente nel mondo rurale piemontese intessuto di tradizioni cattoliche secolari. I cambiamenti realizzati durante la sua vita e le scelte educative da lui via via operate, come il passaggio fondamentale dagli oratori ai collegi, denotano tuttavia un adattamento allo sviluppo della società liberale e laica dell’Italia durante il processo di unificazione.
Diversi furono, invece, i decenni posteriori del passaggio tra Ottocento e Novecento, caratterizzati da grandi e profondi mutamenti a livello mondiale, i quali suscitavano in molti l’aspettativa di un mondo nuovo proiettato nella direzione di un progresso illimitato sotto la spinta dello scientismo positivistico. Per un verso o per l’altro, il passaggio dei secoli sembrava anticipare a preparare un mondo intrinsecamente diverso dal passato. In questo contesto si trovò ad operare la prima generazione salesiana in un processo di espansione intercontinentale.
Video lezione di sintesi sul contesto e il pensiero pedagogico salesiano della prima generazione
La linea di fondo nel periodo in questione è di essere un altro don Bosco. Don Michele Rua, nella prima lettera da Rettor Maggiore don Rua esplicita il suo programma: “Noi dobbiamo stimarci ben fortunati di essere figli di un tal Padre. Perciò nostra sollecitudine dev’essere di sostenere e a suo tempo sviluppare ognora più le opere da lui iniziate, seguire fedelmente i metodi da lui praticati ed insegnati, e nel nostro modo di parlare e di operare cercare di imitare il modello che il Signore nella sua bontà ci ha in lui somministrato. Questo, o Figli carissimi, sarà il programma che io seguirò nella mia carica; questo pure sia la mira e lo studio di ciascuno dei Salesiani”.
Le risorse del periodo organizzate geograficamente
Bibliografia selezionata:
Albera P. – Gusmano C., Lettere a don Giulio
Barberis durante la loro visita alle case d’America (1900-1903), Introduzione, testo critico e note a cura
di Brenno Casali, LAS, Roma 2000.
Allievo, G., Studi
pedagogici in servigio degli studenti universitari delle scuole normali e degli
istituti educativi, Tipografia subalpina S. Marino, Torino 1893.
Allievo, G., La nuova scuola pedagogica ed i suoi pronunciamenti, Carlo Clausen, Torino 1905.