il “Testamento Spirituale” di Don Bosco è uno scritto di circa 140 paginette, alle quali egli, giunto allo zenit della vita, ha consegnato ricordi e consigli per i soci della congregazione di S. Francesco di Sales, per le Figlie di Maria Ausiliatrice, per i cooperatori e benefattori delle opere salesiane. Numerose e cospicue risultano soprattutto le raccomandazioni e gli avvisi per chi, nelle due congregazioni da lui fondate, esercita l’autorità: Il Rettor Maggiore, il Capitolo Generale, il Consiglio superiore, i direttori ecc. Continue reading “Francesco Motto – Memorie dal 1841 al 1884-5-6 pel sac. Gio. Bosco a’ suoi figliuoli Salesiani”→
Aspetti da privilegiare: La crescita dell’uomo interiore; Don Bosco «padre e maestro»; La formazione; L’attuale sfida dell’lnculturazione; L’inventiva pastorale.
Don Paolo Albera annuncia che il 16 agosto 1922 (giorno anniversario della nascita di Don Bosco) si terrà la Convocazione del XII Capitolo Generale nella Casa di Valsalice (Torino). Verrà eletto il nuovo Rettor Maggiore e tutti i membri del Capitolo Superiore. A Teol. Luigi Piscetta è stata confermata la carica di Regolatore al quale perciò si devono far pervenire al più presto quelle osservazioni o proposte che si credessero opportune per la maggior gloria di Dio, per il bene delle anime e per la prosperità della Congregazione. In data 26 Giugno 1918, le Costituzioni e le annesse Deliberazioni del X Capitolo Generale furono diligentemente rivedute a norma del nuovo Codice di Diritto Canonico e della Circolare della S. Congregazione dei Religiosi e approvate nella loro nuova forma dalla S. Sede. Continue reading “Paolo Albera – Convocazione del Capitolo Generale XII – Nomina del Regolatore – La revisione delle Costituzioni conforme al C. di D. C. – Il terzo centenario dalla morte di S. Francesco di Sales”→
L’accessibilità dell’archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Suprema Congregazione del Sant’Uffizio) ha consentito di illuminare gli antecedenti dell’autonomia giuridica dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), che comportava la separazione dai Salesiani (1906), grazie alla disponibilità di alcune fonti inedite, ritrovate e qui pubblicate. Il periodo si concentra in particolare tra il 1901 e il 1904. Si tratta principalmente della Relatio et votum (1902) del redentorista Willem Marinus van Rossum, consultore del S. Uffizio, e di due altre relazioni redatte per la Congregazione dei Vescovi e Regolari (VV. e RR.), che supportano l’esito della valutazione.
La vita di don Giovanni Bosco e lo sviluppo del suo stile educativo si collocano inizialmente nel mondo rurale piemontese intessuto di tradizioni cattoliche secolari. I cambiamenti realizzati durante la sua vita e le scelte educative da lui via via operate, come il passaggio fondamentale dagli oratori ai collegi, denotano tuttavia un adattamento allo sviluppo della società liberale e laica dell’Italia durante il processo di unificazione.
Diversi furono, invece, i decenni posteriori del passaggio tra Ottocento e Novecento, caratterizzati da grandi e profondi mutamenti a livello mondiale, i quali suscitavano in molti l’aspettativa di un mondo nuovo proiettato nella direzione di un progresso illimitato sotto la spinta dello scientismo positivistico. Per un verso o per l’altro, il passaggio dei secoli sembrava anticipare a preparare un mondo intrinsecamente diverso dal passato. In questo contesto si trovò ad operare la prima generazione salesiana in un processo di espansione intercontinentale.
Video lezione di sintesi sul contesto e il pensiero pedagogico salesiano della prima generazione
La linea di fondo nel periodo in questione è di essere un altro don Bosco. Don Michele Rua, nella prima lettera da Rettor Maggiore don Rua esplicita il suo programma: “Noi dobbiamo stimarci ben fortunati di essere figli di un tal Padre. Perciò nostra sollecitudine dev’essere di sostenere e a suo tempo sviluppare ognora più le opere da lui iniziate, seguire fedelmente i metodi da lui praticati ed insegnati, e nel nostro modo di parlare e di operare cercare di imitare il modello che il Signore nella sua bontà ci ha in lui somministrato. Questo, o Figli carissimi, sarà il programma che io seguirò nella mia carica; questo pure sia la mira e lo studio di ciascuno dei Salesiani”.
Le risorse del periodo organizzate geograficamente
Bibliografia selezionata:
Albera P. – Gusmano C., Lettere a don Giulio
Barberis durante la loro visita alle case d’America (1900-1903), Introduzione, testo critico e note a cura
di Brenno Casali, LAS, Roma 2000.
Allievo, G., Studi
pedagogici in servigio degli studenti universitari delle scuole normali e degli
istituti educativi, Tipografia subalpina S. Marino, Torino 1893.
Allievo, G., La nuova scuola pedagogica ed i suoi pronunciamenti, Carlo Clausen, Torino 1905.