L’ACSSA Spagnola ha risposto al tema proposto dalla Presidenza dell’ACSSA per il Seminario Europeo di Cracovia sull’educazione salesiana nei tempi difficili con uno studio di insieme dei SDB e delle FMA. In questa nota vogliamo precisare:
L’ACSSA Spagnola ha risposto al tema proposto dalla Presidenza dell’ACSSA per il Seminario Europeo di Cracovia sull’educazione salesiana nei tempi difficili con uno studio di insieme dei SDB e delle FMA. In questa nota vogliamo precisare:
L’Ispettoria germanico-austriaca dei salesiani di don Bosco, durante il periodo
della dittatura nazionalsocialista (1933-1945), ebbe due case a Helenenberg
e Marienhausen che erano Istituti di assistenza educativa. L’illustrazione della
loro storia, per lo spazio di tempo di cui sopra e la ricerca del ritrovamento delle
fonti, è rimasta fino ad oggi molto insoddisfacente.
Dei due documenti che analizziamo e presentiamo, inediti per quel che concerne
la loro interezza, il primo riproduce un atto di accusa contro i salesiani all’estero,
soprattutto nell’America Latina1, e il secondo contiene una articolata e
un po’ “risentita” difesa da parte dei salesiani.
Continue reading “Giorgio Rossi – Nazionalismi, Italianità, strategia dei salesiani all’estero”
Viene documentata la storia dell’opera salesiana di Civitavecchia dalla fondazione (1928) fino al secondo dopoguerra (1948). La ricerca è basata sulle fonti trovate negli archivi ecclesiastici di Civitavecchia e di Roma e sulla Cronaca della casa di Civitavecchia, quando è stata redatta.
Continue reading “Kamil Pozorski – I Salesiani a Civitavecchia: 1928-1948”
La seconda puntata della ricerca presenta le complesse vicende della promettente opera salesiana chiusa, in modo illecito, dalla Gestapo il 5 agosto 1941.
La ripresa dell‘attività salesiana, avvenuta nell’estate 1945, nella casa danneggiata dai bombardamenti, è dovuta all’iniziativa personale del primo direttore nel periodo postbellico.
La prima parte del saggio sulla storia della casa salesiana di Essen presenta la nascita e il progressivo sviluppo dell’oratorio salesiano dall’anno 1921, come risposta ai bisogni del mondo giovanile presente nella zona occidentale della città tedesca.
La seconda parte del contributo sul lavoro apostolico ed educativo dei salesiani a Vienna si concentra su alcuni aspetti dell’educazione, praticata dai salesiani nei confronti degli educandi.
Alla fine della seconda guerra mondiale i salesiani dell’Ispettoria tedesca si trovavano davanti alle loro case rovinate dalla guerra. Per le strade, tra le rovine delle città, vedevano i giovani senza tetto, senza genitori e senza patria.
A tale situazione risposero prontamente con la decisione di costruire abitazioni per apprendisti.
Dopo un’attenta analisi del perché di bombardamenti aerei sulle città e del quadro teorico che presiedette ai bombardamenti strategici effettuati sulle città italiane nel biennio nel 1943-1945 – una volta passata l’Italia dallo stato di cobelligeranza al fianco della Germania a quello di cobelligeranza a fianco degli Alleati Occidentali – l’autore presenta le incursioni aeree del 25 settembre 1943, del 29 gennaio e 24-25 agosto 1944, con tutti i terribili danni che subì il patrimonio edilizio dell’Opera salesiana della città, costituita dalla casa salesiana (con scuole e oratorio) e dalla chiesa-santuario del S. Cuore di Gesù.
Nell’arco di quarant’anni infinite cose possono cambiare e, non certo, superficialmente. Ciò poteva avvenire, ed è avvenuto, ancor più nel quarantennio 1944-1984, tempo di impreviste evoluzioni, se non addirittura rivoluzioni, verificatisi sia nel mondo sociale e politico che in quello ecclesiastico.
La breve storia dell’Istituto delle FMA nella Slovacchia è strettamente legata a quella della Società salesiana di San Francesco di Sales. È evidente, che nella cornice della preistoria delle due famiglie religiose, don Bosco era conosciuto nell’Impero Ungarico già durante la sua vita.
Continue reading “Kamila Novosedlikova – Brief history of FMA institute in Slovakia”
La “grande guerra” 1914-1918 con gli inquieti anni che la precedettero e la seguirono poteva diventare fatale alla vita degli oratori. Poteva esserlo ancor più in Italia con il gran numero di salesiani alle armi. Ma i responsabili della direzione della Società salesiana, con in capo il Rettor Maggiore don Albera, fecero di tutto perché l’opera tipica di don Bosco non solo continuasse la sua missione, anzi accrescesse la propria vitalità ed anche in numero.
Continue reading “Pietro Braido – L’Oratorio salesiano vivo in un decennio drammatico (1913-1922)”
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