Sommario:
- Les premiers écrits
- L’enthousiasme pour Don Bosco
- L’ère des nuances et des mises au point
Continue reading “Pietro Stella – Don Bosco dans l’histoire religieuse catholique”
Sommario:
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Il significato del tema e, in particolare, l’uso della formula «progetto operativo», anziché educativo», «pastorale», «spirituale» o simili, possono acquistare giusto rilievo mettendoli a confronto con una serie di testi, che risalgono al decennio più riflessivo e maturo dell’attività di Don Bosco (1876-1886). Il progetto è, infatti, Don Bosco stesso e la sua espressione primordiale coincide con la sua vita.
È intento della ricerca offrire soltanto le grandi linee di una rievocazione storico-biografica; non può, in quanto tale, costituire un programma di azione per l’oggi; e, tuttavia, inevitabilmente propone dati e suggestioni idonei a favorirne l’elaborazione. Continue reading “Pietro Braido – Il progetto operativo di Don Bosco e l’utopia della società cristiana”
Contents:
La ricchezza di questa storia non sta in una semplice visione d’insieme, ma nelle pieghe che esse svela, nelle sue luci e nelle sue ombre, descrivendo i passaggi da un periodo all’altro, la fisionomia delle persone coinvolte nell’avventura, l’adattamento ai tempi.
Si coglie così, con piacere, che la “Lega del Bene” è una fondazione assistenziale prettamente femminile, voluta dalla Martinetti e sostenuta inizialmente soprattutto da altre donne benestanti di Pavia; che la Martinetti aveva cercato di aiutare i minorenni non solo sotto l’aspetto pratico, cioè con la sua fondazione, ma aveva anche tentato di promuovere una riflessione sulle loro difficoltà, per poter arrivare a migliorare gli interventi in loro favore; che il fascismo ha influito sulla struttura della istituzione, facendola rientrare nel grande complesso delle opere sovvenzionate dall’ONMI e portandola anche a mutare parzialmente il suo fine originario che, non mettendo più in primo piano il minorenne, si concentra – col 1931 – anche sul bambino divezzo; infine, che anche la chiamata di un istituto religioso – le Figlie di Maria Ausiliatrice – risponde ai segni dei tempi e a quanto si verifica in altre istituzioni, per rendere stabili le opere e – viene pure sottolineato – per diminuire le spese del “Nido”.
Periodo di riferimento: 1914 – 1936
Paola Cuccioli – Grazia Loparco (eds.), Donne tra beneficienza ed educazione. La «Lega del Bene “Vittorio Emmanuelle III”» a Pavia (1914-1936), Roma, LAS 2003.
Istituzione di riferimento:
Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”
In occasione del 25° dell’Istituto Storico Salesiano, a sei mesi di distanza dalla scomparsa del professor don Pietro Stella, è stato organizzato un convegno sulla storiografia salesiana. Continue reading “Aldo Giraudo – Storiografia Salesiana – Realizzazione e prospettive”
I sacerdoti allievi del Convitto ecclesiastico di Torino, tra le altre cose, studiavano sacra eloquenza ed erano invitati a comporre un corso completo di meditazioni da usare nelle “missioni” o negli esercizi spirituali al popolo. L’Archivio Centrale Salesiano conserva una parte di queste prove del giovane don Bosco, ognuna con la data di composizione.
In qualità di Direttore Spirituale Generale, tra il 1892 e il 1910, don Paolo Albera doveva orientare la formazione iniziale e permanente dei Salesiani. Lo fece anche attraverso la predicazione di ritiri e di esercizi spirituali.
Continue reading “Joseph Boenzi – Reconstructing Don Albera’s Reading List”
La rievocazione del divenire dell’idea e della realtà dell’oratorio salesiano in Italia abbraccia vent’anni di particolare rilievo nella storia della Chiesa, dello Stato e della Società salesiana. Questa, con i Rettori Maggiori don Filippo Rinaldi e don Pietro Ricaldone, ha una straordinaria crescita in numero di soci e di opere, e notorietà, anche grazie alla beatificazione e canonizzazione di don Bosco.
Un’indagine sulle risposte delle FMA alle sfide prodotte ai processi mondiali in atto tra fine ‘800 e metà ‘900 deve tener conto della natura e della missione educativa dell’istituzione, della sua struttura organizzativa e di governo, e dei destinatari. Questi fattori connotano la percezione della realtà da parte delle religiose e l’interazione tra governo centrale e locale. Le fonti che sono state selezionate per questo studio sono inerenti al governo centrale e questo indica l’angolatura della ricerca, al contempo delimita la tipologia dell’informazioni e le conseguenti valutazioni.
La ricerca prende in considerazione i dati relativi agli anni 1925, 1940 e 1955, in particolare quelli delle Case, del personale FMA, delle opere e dei destinatari delle opere. Le opere a cui le FMA hanno dato vita, nella molteplicità delle loro denominazioni, rivelano come la preoccupazione di educare le ragazze e le giovani abbia fatto loro intraprendere percorsi audaci e inaspettati, e nello stesso tempo, innovativi rispetto ai tempi e alla condizione concreta delle comunità, che nel contesto del presente lavoro si vogliono documentare.
Alla vita della Facoltà teologica nell’Università di Torino per gli anni che vanno dall’Università Imperiale napoleonica alla soppressione (1800-1873) non pare sia stata finora dedicata un’attenzione particolare se si eccettuano gli accenni reperibili in La Chiesa in Piemonte dal 1798 ai giorni nostri (Torino 1887-1904) del canonico Tommaso Chiuso, in qualche memoria sul Seminario o in alcune biografie di membri del clero torinese dell’età della Restaurazione e del Risorgimento.
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Continue reading “Juan Edmundo Vecchi – Malattia e anzianità nell’esperienza salesiana”
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Continue reading “Juan Edmundo Vecchi – «Questo è il mio corpo, offerto per voi»”
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Continue reading “Egidio Viganò – L‘Eucaristia nello spirito apostolico di Don Bosco”
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