Pietro Stella – La diaspora dei Bosco tra ‘700 e ‘900

Il saggio ripercorre le vicende della famiglia Bosco dal 1793 ai primi decenni del ’900, nel contesto storico della pressione demografica e dell’urbanizzazione dei ceti contadini.
“La molla demografica che provocò il processo di dispersione dei Bosco fu, sembrerebbe, il matrimonio precoce di Antonio e di Giuseppe. Come in passato, la morte continuò a fare la sua parte con i loro figli, facendone arrivare solo poco più di metà all’età matura; ma non fece altrettanto con Antonio, con Giuseppe e con le loro mogli, ai quali diede la possibilità di completare il ciclo generativo e di mettere al mondo tutti i figli che loro venivano. Continue reading “Pietro Stella – La diaspora dei Bosco tra ‘700 e ‘900”

Pietro Stella – Don Bosco e le trasformazioni sociali e religiose del suo tempo

Esiste una profonda differenza tra il modo di vedere nostro e quello di quanti studiavano D. Bosco anni or sono. Attorno agli anni ’50 ancora si discuteva sul grande punto: fu D. Bosco un pedagogista o fu soltanto un educatore? fu un teorico o fu soltanto un pratico? Oggi la realtà è diversa. titolo di saggio vorrei proporre oggi alcuni interrogativi: 1) che cosa significò D. Bosco nella geografia umana in movimento del suo tempo? 2) che cosa significò in una storia di trasformazioni sociali? 3) quale funzione ebbe nelle grandi trasformazioni spirituali (o, se si vuole, religiose e culturali)? Continue reading “Pietro Stella – Don Bosco e le trasformazioni sociali e religiose del suo tempo”

Pietro Stella – Per una storia del profetismo apocalittico cattolico ottocentesco. Messaggi profetici di don Bosco a Pio IX e all’imperatore d’Austria (1870-1873)

D. Bosco, per certi atteggiamenti, è come tutti coloro che interpretano come male, come eticamente riprovevole, socialmente e pedagogicamente infecondo quanto avvertono prescindere dalla religione o quanto trovano dichiaratamente avverso alla Religione Cattolica, vista nel suo aspetto storico di società gerarchicamente costituita e con prerogative di valore socio-politico. Fatti luttuosi nei quali incorrono Pio IX, l’arcivescovo Fransoni, da lui vengono interpretati come prove di Dio o come insidia diabolica permessa per purificare e fortificare i buoni. Lutti invece che toccano Vittorio Emanuele II o altri che appaiono persecutori della Chiesa o conniventi con le forze avverse, vengono giudicati come tremendi castighi di Dio. Continue reading “Pietro Stella – Per una storia del profetismo apocalittico cattolico ottocentesco. Messaggi profetici di don Bosco a Pio IX e all’imperatore d’Austria (1870-1873)”

Pietro Stella – La canonizzazione di don Bosco tra fascismo e universalismo

Le celebrazioni che si tennero per la canonizzazione di don Bosco nel 1934 a Roma e a Torino dalla domenica di Pasqua a quella dell’ottava, rilette oggi nelle cronache del tempo suscitano facilmente l’idea che siano state come un suggello spettacolare dell’accordo finalmente raggiunto in Italia tra la Chiesa e lo Stato, sotto il regime fascista. D’altra parte nel ricordo dei salesiani superstiti che vi parteciparono quelle giornate rimangono fisse alla mente come un evento indimenticabile: fu l’apoteosi, desiderata e finalmente celebrata, del loro santo fondatore. Allora si trovarono insieme gerarchi fascisti con prelati della Chiesa, organizzazioni cattoliche e squadre fasciste. Continue reading “Pietro Stella – La canonizzazione di don Bosco tra fascismo e universalismo”

Pietro Stella – La canonizzazione di don Bosco tra fascismo e universalismo

Le celebrazioni che si tennero per la canonizzazione di don Bosco nel 1934 a Roma e a Torino dalla domenica di Pasqua a quella dell’ottava, rilette oggi nelle cronache del tempo suscitano facilmente l’idea che siano state come un suggello spettacolare dell’accordo finalmente raggiunto in Italia tra la Chiesa e lo Stato, sotto il regime fascista. Continue reading “Pietro Stella – La canonizzazione di don Bosco tra fascismo e universalismo”

Pietro Stella – Don Bosco e Bartolo Longo

Bartolo Longo ricordava l’incontro avuto con don Bosco a Torino nel maggio 1885 come un fatto importante e decisivo. Nei pochi minuti d’intimo colloquio lui, giovane avvocato meridionale, chiese al prete piemontese, ormai settantenne, che gli svelasse come aveva fatto a «conquistare il mondo». «Caro avvocato, avrebbe risposto don Bosco, il mio segreto è questo: mando il mio giornale a chi lo vuole e a chi non lo vuole». Bartolo Longo «capì». «La forza propulsiva della sua grande idea di fede e di carità» doveva essere la stampa periodica, diffusa il più ampiamente possibile e inviata anche a coloro che non pagavano. Continue reading “Pietro Stella – Don Bosco e Bartolo Longo”

Giovanni Bosco – Beginning, Extension and Charismatic and Institutional Consolidation of the Work at Valdocco

Don Bosco, at the advice of his spiritual director, St Joseph Cafasso from autumn 1844 to summer 1846 lived at the Barolo Refuge as chaplain of the Little Hospital of St Philomena, opened in August 1845. In the same place and in other temporary places not far from Valdocco, he carried out his early priestly ministry on behalf of boys, mostly immigrant lads who had no parish of reference. On the vigil of his move to the Pinardi house, he drew up for the civil authorities of the city of Turin, who were responsible for and concerned about public order, a very brief account of his three years of catechetical activity, indicating the aims and results he had achieved that were positive both for civil society and the Church (no. 1). Continue reading “Giovanni Bosco – Beginning, Extension and Charismatic and Institutional Consolidation of the Work at Valdocco”

Renato Ziggiotti – In clima di Concilio Vaticano II. – Splendore di Cielo. – Direzione di vita. – Indirizzo sicuro ed efficace di apostolato conquistatore. – Due segnalazioni importanti. – La Strenna 1963.

Indice:

  • In clima di Concilio Vaticano II.
  • Splendore di Cielo.
  • Direzione di vita.
  • Indirizzo sicuro ed efficace di apostolato conquistatore.
  • Due segnalazioni importanti.
  • La Strenna 1963.

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Francesco Motto – Il contributo dei salesiani di Frascati all’opera di assistenza della popolazione colpita dai bombardamenti. Cronistoria degli avvenimenti: 8 settembre 1943 – 4 giugno 1944

All’accoglienza della popolazione da parte dei salesiani di Villa Sora a Frascati l’autore ha dedicato successivamente poche righe, ricavate per lo più da un breve articolo apparso sul giornaletto dell’Istituto nel 1975.

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Freddy Staelens – I salesiani di don Bosco e le lotte sociopolitiche in un’epoca di transizione (1891-1918)

Il titolo dell’articolo indica tre elementi. Anzitutto i salesiani di don Bosco. Questi religiosi, richiesti dal vescovo cristiano-democratico di Liegi mons. V. J. Doutreloux, arrivarono in Belgio nell’anno in cui fu pubblicata l’enciclica Rerum Novarum. Il secondo elemento è costituito dalle lotte sociopolitiche in Belgio. Esso rimanda immediatamente al terzo elemento: un’epoca di transizione (il periodo 1891-1918), denominazione desunta dagli atti di un colloquio storico, che ebbe luogo all’università cattolica di Lovanio in occasione del centenario della Rerum Novarum.

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Maria Franca Mellano – Torino 1862 la svolta post-fransoniana nelle aspettative di alcuni ecclesiastici in Piemonte. Note in margine ad una recente edizione dell’epistolario fransoniano

Torino nel 1862 era da poco la capitale del nuovo regno d’Italia, in attesa però di trasmettere a Roma quel titolo con le relative incombenze; dunque una città sulla quale si addensava una notevole valanga di problemi a vari livelli. In generale si potrebbe dire che essa era alla ricerca di una nuova identità, tenuto conto che quella acquisita un anno prima era votata a  annullarsi in tempi che si presumevano brevi, e quella originaria, di capitale dello Stato sabaudo, era irrimediabilmente caduta per la scelta risorgimentale che il Piemonte aveva fatto. Si tratta – a pensarci bene – di un dramma profondo, destinato a scuoterla fin nei recessi più nascosti.

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