Indice:
- Gli Atti del Consiglio Superiore come strumento di animazione.
- Un po’ di storia.
- Inizia una nuova serie degli ACS
- Importanza di un loro buon uso.
Indice:
Don Filippo Rinaldi in questa lettera annuncia la morte di Don Paolo Albera il 29 ottobre dell’anno corrente. Paolo Albera nato a None (Torino) il 6 giugno 1845, fu accolto da D. Bosco all’Oratorio nel 1858. Si fece notare subito per la sua delicata figura, che pareva rispecchiare la delicatezza verginale dell’animo: la sua serietà composta rivelava il suo spirito di raccoglimento interno e gli dava un aspetto di maturità edificante. Dotato di ingegno sodo e profondo e di memoria forte e precisa, rivolse tutta la sua attività a formare il suo spirito alla pietà soda e illuminata che doveva essere la sua vita. Si formò alla scuola di D. Bosco. Continue reading “Filippo Rinaldi – Lettera Mortuaria pel R.mo Sac. Paolo Albera”
L’autore riporta la semplice relazione, scritta da uno degli missionari, dell’avventura marinara (14 novembre – 14 dicembre 1875), vissuta dai dieci pionieri, sulla via – come fa notare il cronista – della “missione”, che nelle orecchie di tutti loro sembrava un’autentica missione, anche se, in realtà, sarebbero stati quattro anni luce, e molti di loro non l’avrebbero calpestata.
L’importanza del piccolo documento – oltre a mostrare il primato – risiede nel costituire la tela della monografia che ha narrato questo itinerario, inizio dell’evento missionario salesiano, che Don Bosco ha descritto come “di una grande impresa”, con cui “una nuova storia è iniziata per l’Oratorio e per la Società Salesiana”.
L’autore si propone di tracciare le grandi linee di un primo progetto relativo alla nascita della rivista, che prospetti priorità e preferenze, entro cui inserire gradualmente e successivamente valide e significative iniziative particolari. Continue reading “Istituto Storico Salesiano – Proposte per un piano di lavoro unitario e comune”
L’autore spiega che la sezione “missioni”, staccata dalla sezione “Storia Salesiana”, risponde a una esigenza ampiamente richiesta: portare alla luce la documentazione realmente scientifica ed empirica, riguardo all’enorme lavoro che i nostri missionari, spesso sconosciuto e dimenticato, hanno realizzato per annunciare il Vangelo ad ogni creatura. Continue reading “Jesús Borrego – La «Sección-Misiones» del Instituto Histórico Salesiano”
A differenza di uomini e di istituzioni prevalentemente rivolti ad attività scientifiche, Don Bosco e la Società Salesiana si caratterizzano per uno spiccato orientamento all’azione, alla carità educativa in atto. Si ritrova di certo l’indispensabile riflessione; in certi casi attraverso la ricerca sistematica; in altri attraverso lo studio propriamente scientifico. Ma il primato di attenzione, di impegno e di sviluppo compete all’aspetto pratico e operativo. Continue reading “Pietro Braido – Tra i «documenti» della storia: l’esperienza vissuta”
«Ritornare alle fonti» non è solo il programma della storiografia moderna, come affermava un lontano recensore tedesco dei primi 47 volumi dei Monumenta Historica Societatis Iesu. E’ sempre stata, e lo è ancor più oggi dopo il Vaticano II, esigenza e aspirazione della vita della Chiesa e degli Istituti religiosi: «L’aggiornamento della vita religiosa comporta il continuo ritorno alle fonti di ogni forma di vita cristiana e allo spirito primitivo degli istituti, e nello stesso tempo l’adattamento degli istituti stessi alle mutate condizioni dei tempi». Continue reading “Francesco Motto – Le fonti: per la storia e per la vita”
In uno studio sui modelli di analisi storica il polacco Jerzy Topolski conclude che «i processi storici possono essere considerati (in grande misura) come risultati non intenzionali di azioni umane razionali, e che questi processi creano le condizioni di azioni umane». Applicando alla storia religiosa questi asserti si avrebbero di colpo problemi non piccoli da risolvere: sul concetto di storia, su quello di religione, sul fatto religioso nella trama più complessa dei processi storici, sul procedimento da adottare nello studio di personaggi e gruppi che si siano distinti per istanze religiose e che per ciò stesso abbiano avuto incidenza sulle collettività.
Periodo di riferimento: 1982
P. Stella, Fare storia salesiana oggi, in «Ricerche Storiche Salesiane»1 (1982) 1, 41-53.
Anche l’ISS ha una preistoria e una storia. Per definirne meglio la natura e i compiti non sembra, dunque, inutile cercarne le origini e il divenire. La coscienza delle « radici » non diventa necessariamente schiavitù o condizionamento. Basta saperne sceverare criticamente le positive necessità e l’essenziale significato storico, liberandolo da ridondanze gratuite e da interpretazioni soggettive. Continue reading “Pietro Braido – ISS realtà nuova radicata in una tradizione”
L’Associazione dei Cooperatori Salesiani, sorta nel 1876, ad appena due anni dall’approvazione delle Costituzioni della Società salesiana, è l’ultimo gruppo associativo fondato da don Bosco. Come per l’ADMA non chiese alla Santa Sede un’approvazione canonica, formale, dell’Associazione; ai fini dell’Associazione dei Cooperatori Salesiani ritenne sufficiente un riconoscimento morale tramite la concessione delle indulgenze da parte del papa e le commendatizie favorevoli di alcuni vescovi. Continue reading “Giovanni Bosco – Documenti e lettere relative alla fondazione dell’associazione dei Cooperatori Salesiani”
Dal 1863 in poi l’Opera salesiana si estese rapidamente, come si è già accennato, attraverso numerose fondazioni prima in Italia – Piemonte, Liguria (n. 18) e successivamente in altre regioni – e infine in Francia ed America Latina (nn. 21, 24, 25, 27). Tale ampio sviluppo fu favorito dalla nuova riforma scolastica in Italia, (1864), dalle difficoltà in cui versavano i seminari diocesani, dalle continue richieste di un’opera educativo-scolastica salesiana in località italiane, francesi (1875), spagnole (1881), inglesi (1887), anche a seguito della diffusione di un’immagine positiva di “una Congregazione nuova per i tempi nuovi” come da più parti si riteneva la Società di San Francesco di Sales. L’approvazione definitiva poi delle costituzioni salesiane (1874) finì per incoraggiare l’apertura di nuovi orizzonti carismatici in terre di missione sudamericane (1875). Continue reading “Giovanni Bosco – Espansione geografica nazionale e internazionale dell’Opera Salesiana”
Negli anni immediatamente precedenti e seguenti l’Unità d’Italia (1858-1866), don Bosco si mantenne in costante relazione epistolare con il papa Pio IX. Lo fece non solo per interessi direttamente legati alla sua Opera, ma anche per riferire sulla preoccupante situazione in cui viveva la Chiesa in Piemonte, per incoraggiarlo nella sua difesa della fede contro i nemici della religione, per trasmettergli eventualmente riservate informazioni in suo possesso. Come si è appena detto, don Bosco nella questione romana stava dalla parte di Pio IX e del suo segretario di Stato, card. Antonelli. Continue reading “Giovanni Bosco – Lettere confidenziali di Don Bosco al Papa circa la situazione politica (1858-1867, 1873)”
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