L‘articolo è estratto dalla pubblicazione degli atti del Convegno internazionale e interculturale promosso dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” (1997).
L‘articolo è estratto dalla pubblicazione degli atti del Convegno internazionale e interculturale promosso dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” (1997).
L‘articolo è estratto dalla pubblicazione degli atti del Convegno internazionale e interculturale promosso dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” (1997). L’intento della relazione, al di là di ogni pretesa esaustiva, è quello di focalizzare la proposta di educazione preventiva delle FMA, mettendo in evidenza le ispirazioni, le scelte prioritarie, le fatiche, le prospettive.
L’articolo richiama gli aspetti salienti del Sistema Preventivo di don Bosco, presenta alcune categorie che potrebbero aiutare ad interpretare l’esperienza educativa attuale linee concrete che permettono di coniugare nell’oggi il suo programma educativo: formare “buoni cristiani e onesti cittadini”.
La storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice è costantemente permeata dal riferimento al Fondatore san Giovanni Bosco,presupposto che garantisce la vitalità e la continuità della sua missione educativa lungo il tempo. Il ritornare con intelligenza e senso critico alle proprie radici, infatti, è un’azione imprescindibile al fine di orientare in modo saggio e coraggioso le scelte operative nel campo dell’educazione cristiana dei giovani e delle giovani.
L’Istituto delle FMA attraverso tutte le fasi del suo sviluppo ha cercato di confrontarsi continuamente con il Sistema Preventivo di don Bosco assumendolo come criterio pedagogico di azione. Infatti, questo metodo educativo vissuto da Giovanni Bosco e dai Salesiani viene accolto ed espresso al femminile da Maria Domenica Mazzarello e dalle sue prime consorelle e come tale resta lungo tutte le fasi della storia dell’Istituto quale modalità educativa e stile di vita che ha dato origine ad una vera e propria tradizione educativa al femminile. Pertanto, non è solo necessario ma è imprescindibile studiare, tematizzare, rivisitare il Sistema Preventivo non solo per renderne viva la memoria, ma per liberare il futuro incompiuto del passato.
Este aporte ha sido ofrecido con ocasión del centenario de la presencia de las Hijas de Maria Auxiliadora en Colombia. Con estas reflexiones la autora desea unirse al camino de búsqueda de nuevos avances en la calidad educativa, tanto en el campo de la escuela, como también en los demás ambientes educativos salesianos del vasto continente americano.
L’agiografia porta un interesse particolare agli studi psicologici sulla personalità di un santo. Questa si riflette, in qualche modo, nelle sue opere, nei suoi scritti, in modo particolare nei suoi scritti autobiografici: lettere, diari, autobiografie, confessioni e memorie, per cui tali opere sono considerate una fonte privilegiata per lo studio di un personaggio storico.
Da varie case salesiane giunsero domande per il Rettor Maggiore riguardo alle relazioni che vi possono essere fra la Pia Società di S. Francesco di Sales e l’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, entrambi fondati dal venerato Padre D. Bosco.
La Positio super virtutibus (Summarium) raccoglie la sintesi delle testimonianza al processo di beatificazione e canonizzazione di Maria Domenica Mazzarello.
L’articolo fa parte di un volume che offre al lettore la possibilità di accostare alla realtà dell’accompagnamento da diversi punti di vista e da differenti approcci disciplinari.
Questo articolo si sofferma sul tema dell’accompagnamento comunitario nell’esperienza di Santa Teresa di Gesù a partire di una delle sue opere più conosciute: Il Cammino di perfezione.
L’articolo fa parte di un volume che offre al lettore la possibilità di accostare alla realtà dell’accompagnamento da diversi punti di vista e da differenti approcci disciplinari.
Questo articolo presenta la figura di San Francesco di Sales come maestro di accompagnamento. Dagli scritti del“santo della dolcezza si possono attingere interessanti strategie per accompagnare l’iniziazione alla vita cristiana dei giovani e delle giovani di oggi; trarre ispirazione per aiutare le persone ad incontrarsi con la propria realtà profonda e a discernere l’origine e la finalità di affetti, pensieri, decisioni; infine elaborare itinerari di accompagnamento per progredire nella vita cristiana e nell’accoglienza reciproca in dialogo con la propria cultura.
L’articolo fa parte di un volume che offre al lettore la possibilità di accostare alla realtà dell’accompagnamento da diversi punti di vista e da differenti approcci disciplinari.
Questo articolo si sofferma sul tema dell’accompagnamento nell’esperienza di santa Maria D. Mazzarello, confondatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. L’Autrice mette in evidenza il contesto storico-ecclesiale in cui la santa ha formato la sua personalità di educatrice e di sapiente guida dei giovani e di consorelle, e in seguito evidenzia alcuni tratti del suo essere un’esperta accompagnatrice.
L’articolo fa parte di un volume che offre al lettore la possibilità di accostare alla realtà dell’accompagnamento da diversi punti di vista e da differenti approcci disciplinari.
Questo articolo si sofferma a riflettere sull’accompagnamento dei giovani oggi nell’ottica del Sistema preventivo di san Giovanni Bosco.
La conoscenza della Madre di Dio costituisce un preciso contenuto della catechesi che esige di essere presentato in modo esplicito nell’ambito della Comunità di fede. Maria Pia Manello, nell’articolo: La presentazione di Maria nella catechesi, intende offrire alla catechista Figlia di Maria Ausiliatrice un contributo costruttivo per la proposta di contenuti che non solo non può disattendere, ma che è chiamata ad annunciare con una specifica competenza metodologica e testimoniale.
L’articolo di Maria Marchi è una lettura del ruolo salvifico di Maria nell’economia divina, carica di un ricco potenziale di fecondi risvolti. In questo contributo teologico e pedagogico siamo sollecitati a scoprire il ruolo materno ed educativo di Maria nella crescita cristiforme di ogni credente. Un ruolo che per la FMA può essere assunto come modello e come presenza coadiuvante nell’adempimento della sua missione educativa fra le giovani.
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