Michal Vojtáš – Sviluppi delle linee pedagogiche della congregazione salesiana

La presente relazione si concentrerà sugli sviluppi delle linee pedagogiche della Congregazione salesiana presenti soprattutto nei documenti ufficiali come le decisioni dei Capitoli Generali (CG), le lettere dei Rettori Maggiori e dei consiglieri scolastici negli Atti del Capitolo Superiore (ACS), i programmi d’insegnamento per gli studentati e le scuole salesiane.

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Michal Vojtáš – L’arte salesiana dell’incontro, dell’accompagnamento e del discernimento

La migliore forma concreta dell’approccio salesiano all’educazione è la storia educativa di don Giovanni Bosco.

Alcuni principi di base sono descritti nel breve “trattatello” sul Sistema Preventivo nell’educazione della gioventù del 1877 che vanno, però, capiti dentro una cornice ricca di altri testi narrativi, educativi, motivazionali e regolamentativi.

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Michal Vojtáš – Implicazioni metodologiche del principio religioso nell’educazione salesiana

Partendo dalla distinzione di Giovanni Bosco, l’articolo analizzerà due filoni di metodologie preventive: uno più repressivo e l’altro più promozionale. Le due metodologie saranno collegate con le rispettive antropologie sottostanti che si rapportano con il principio religioso in modalità diverse.

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Grazia Loparco – La protezione degli ebrei nelle case religiose italiane (1943-1945). Mappa, reti di salvataggio, nomi

In questo contributo si accennerà alla rete di assistenza degli ebrei tra il 1943 e il 1945 negli istituti religiosi, ad alcune traiettorie di spostamento sia a Roma che nel resto della penisola, senza entrare nei dettagli né parlare dell’aiuto offerto da famiglie, sacerdoti diocesani e vescovi.

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Grazia Loparco – Ebrei e molti altri nascosti negli istituti religiosi di Roma

Roma, capitale d’Italia e al contempo città del Papa e della Santa Sede, si trovò in una situazione singolare dopo l’8 settembre 1943, per l’intreccio della dimensione locale e internazionale, civile ed ecclesiale che incidevano sul piano politico, militare, diplomatico, ecclesiale. Su questo sfondo si situa una prima ricostruzione di un tema intrigante e complesso, come quello dei rifugiati nascosti nelle case religiose della città.

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Grazia Loparco – Fonti per la storia di un istituto educativo: le Figlie di Maria Ausiliatrice

Il titolo Fonti per la storia di un istituto educativo si presta a diverse angolature di approfondimento, pertanto scegliamo una domanda guida: quali fonti per quale storia? Innanzitutto individuiamo di chi e di cosa parliamo. Le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) compongono un Istituto religioso che, per la natura istituzionale connotata dall’impegno educativo, ha delle caratteristiche peculiari.

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Grazia Loparco – Gli Ebrei negli istituti religiosi a Roma (1943 – 1944). Dall’arrivo alla partenza

Tra l’autunno 1943 e il 1944 molti istituti religiosi, maschili e femminili, ospitarono singoli o interi nuclei familiari di ebrei scampati al rastrellamento del 16 ottobre. La scarsità di documentazione scritta ha sollecitato un’indifferibile raccolta di informazioni tramite i testimoni superstiti.

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Aldo Giraudo – Ragioni e prospettive del conservatorismo moderato di Cesare d’Azeglio in un memoriale al re Carlo Felice (1821)

I fatti del 1821 rappresentarono, nelle loro riflessioni, la presa di coscienza della necessità di un approccio diverso e più realistico alla situazione politica che, abbandonate aspirazioni velleitarie, favorisse un’azione di consolidamento istituzionale e di graduali riforme e un paziente lavoro di formazione dell’opinione pubblica, sulla linea perseguita da Prospero Balbo.

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Aldo Giraudo – La riflessione sulla “spiritualità” di Don Bosco e sull’ascetica salesiana nella storia. I contributi più significativi fino al rettorato di don Ricaldone

Da qualche anno, sempre più insistentemente, si auspica, accanto all’abbondante produzione storiografica e pedagogica su don Bosco, anche una più attenta riflessione teologica, condotta con strumenti appropriati, tali da mettere in risalto, a partire dall’esperienza del Fondatore, le costanti e i tratti connotativi della spiritualità salesiana.

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Aldo Giraudo – L’esercizio della “buona morte” nell’esperienza educativa di Don Bosco

Fin dagli inizi dell’Oratorio stabilito in Valdocco (1846-47), don Bosco propose ai giovani l’esercizio mensile della buona morte come mezzo ascetico mirato a stimolare – attraverso una visione cristiana della morte – un costante atteggiamento di conversione e di superamento dei limiti personali e assicurare, con una confessione e una comunione ben fatte, le condizioni spirituali e psicologiche favorevoli per un fecondo cammino di vita cristiana e di costruzione delle virtù, in docile cooperazione con l’azione della grazia di Dio.

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Aldo Giraudo – Don Bosco nella storia della religiosità cattolica

Se riandiamo all’inizio del percorso formativo di Pietro Stella, alle sue prime ricerche nell’Ateneo Salesiano di Torino, e tentiamo di individuare gli stimoli, gli interrogativi e le istanze dalle quali è partito nell’individuazione delle proprie aree di interesse e nella costruzione, da autodidatta, degli strumenti intellettuali idonei ai propri obiettivi, troviamo elementi utili per comprendere i motivi di alcuni tratti che, sviluppati nel tempo, caratterizzeranno la sua produzione scientifica e determineranno le modalità (o le sfumature) tipiche dei suoi approcci storiografici, fino a configurare prospettive e ipotesi di ricerca, metodologie e chiavi interpretative originali e, in un certo modo, nuove nella storia della spiritualità e dell’operatività cattolica tra Ottocento e
Novecento.

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Aldo Giraudo – La centralità della “religione” nel sistema preventivo di Don Bosco per l’accompagnamento educativo e spirituale dei giovani

Per comprendere il motivo dell’enfasi posta da don Bosco sulla religione, come fattore dinamico essenziale di un’efficace e trasformante educazione dei giovani, e per afferrare il segreto degli eccellenti risultati da lui ottenuti in quest’ambito, è innanzitutto necessario considerare la globalità della sua esperienza, collocandola nel contesto socio-culturale in cui egli ha operato.

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