Nel febbraio 2015 è stato scoperto un autografo giovanile di don Bosco, mescolato a materiali manoscritti eterogenei giacenti nella biblioteca del Centro Studi Don Bosco (CSDB) dell’Università Pontificia Salesiana.
Nel febbraio 2015 è stato scoperto un autografo giovanile di don Bosco, mescolato a materiali manoscritti eterogenei giacenti nella biblioteca del Centro Studi Don Bosco (CSDB) dell’Università Pontificia Salesiana.
Intendo illustrare, con l’appoggio di documentazioni archivistiche e testimonianze coeve, alcuni dei fattori che nel decennio preunitario catalizzarono sull’opera educativa e religiosa di don Giovanni Bosco simpatie e favori, anche in campo liberale, permettendole di decollare più rapidamente rispetto ad iniziative analoghe, nonostante l’accusa di conservatorismo e di diffidenza nei confronti dell’unificazione nazionale mossagli da alcuni esponenti del liberalismo radicale e anticlericale polarizzati attorno alla Gazzetta del Popolo di Felice Govean e al periodico satirico-caricaturale Il Fischietto.
Il presente volume offre al lettore i frutti della accurata indagine sulle testimonianze del Processo canonico di S. Maria Domenica Mazzarello, confondatrice con don Bosco dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Nelle Memorie dell’Oratorio, attraverso il racconto di un cammino personale di progressiva apertura alla chiamata del Signore, don Bosco – mentre suggerisce ai suoi discepoli gli atteggiamenti fondamentali indispensabili per corrispondere pienamente e docilmente alla vocazione religiosa e oratoriana – rivela una consonanza singolare con la dottrina spirituale espressa da san Francesco di Sales nell’Introduzione alla vita devota e nel Trattato dell’amore di Dio.
Don Giulio Barberis (1847-1927), primo maestro dei novizi della Società Salesiana, ci ha lasciato un’importante testimonianza su Don Bosco e sulla vita dell’oratorio di Valdocco nei quindici quaderni della sua “Cronichetta”. In essa riporta le attività dell’oratorio, detti e fatti della vita di Don Bosco e alcune riflessioni dal 1875 al 1879. Da ciò emerge chiaramente quello che era l’ambiente formativo di Valdocco in quegli anni, la sua struttura organizzativa e le strategie educative, i punti di forza e quelli più deboli, con il continuo lavoro di Don Bosco e dei primi salesiani per rendere sempre più efficace l’opera a favore della gioventù, alla cui forte espansione in Italia e all’estero stavano assistendo (è proprio del 1875 la prima spedizione missionaria in Argentina). Continue reading “Massimo Schwarzel – Il modello formativo salesiano delle origini nella “Cronichetta” di don Giulio Barberis”
Il contributo illustra l’importanza dello studio del Latino, sin dall’età giovanile dell’individuo, in quanto veicolo di apprendimento di categorie inerenti la lingua e il pensiero quali sono state tramandate dai suoi parlanti, non solo dall’età classica e medioevale, ma anche in tempi moderni, perché il Latino costituisce ancora in parte la lingua della poesia e della scienza. Ad intuire lo straordinario potere educativo del Sermo Latinus, nonché della lettura dei testi classici e cristiani a noi pervenuti, fu proprio Don Giovanni Bosco, il quale insieme con Don Francesia diede vita a un’importante iniziativa editoriale per gli studenti, la collana di classici Selecta ex Latinis scriptoribus in usus scholarum. Continue reading “Giovanna Martino – L’insegnamento del latino come mezzo di trasmissione dei valori della humanitas nella Congregazione salesiana delle origini: il caso di Giovan Battista Francesia (1838- 1930) e di Giovan Battista Tamietti (1848-1920)”
«Prendersi cura dei giovani non è un compito facoltativo per la Chiesa, ma parte sostanziale della sua vocazione e della sua missione nella storia» (n. 1). Così si leggeva nell’Instrumentum laboris per la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi su I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Continue reading “Jesu Pudumai Doss – Accompagnamento dei giovani: diritti nella Chiesa”
Recent studies conducted in India have shown that both perceived social support and spirituality contribute significantly to increasing life satisfaction of Indian college students. While perceived social support is a major source of subjective well-being for adolescents, offering them physical and emotional comfort and protection from stressful events, spirituality enhances their purpose in life, interconnectedness with others, profound inner life and transcending of ordinary experiences. Continue reading “Antonio Dellagiulia,Giuseppe Crea,Joseph Jeyaraj,Lorenzo Filosa,Robert Ramesh Babu – The significance of the association between spirituality, well-being and perceived social support of indian college students.”
La comprensión de la vida como llamada y proyecto tiene una íntima e imprescindible relación con las opciones de [la] vida. Toda llamada pide opciones, más aún, ella en su dinamismo evolutivo en relación con la persona, normalmente la conduce a “no tener otra opción” sino una, la opción de la propia vocación. Continue reading “Mario Oscar Llanos – Opciones de vida de los jóvenes: comprensión y orientación educativa”
Del giovane Beato riminese Alberto Marvelli si sono sempre sottolineati l’impegno nel sociale, la carità verso i poveri, la vita di preghiera, mentre è rimasto un po’ in ombra l’impegno educativo. Eppure, questo ha assorbito una parte non trascurabile del suo tempo e delle sue energie. Gli scritti di Alberto sull’educazione sono, in realtà, di grande interesse, perché non solo ci aiutano ad approfondire la conoscenza della sua personalità e della sua spiritualità, ma servono anche a farci comprendere come un’intera generazione abbia potuto “resistere” moralmente agli atteggiamenti, ai comportamenti, agli stili di vita presentati dalla propaganda del Regime e sia stata in grado al termine della Seconda Guerra Mondiale di impegnarsi
nella costruzione di un tessuto morale e sociale democratico. Continue reading “Gabriele Gozzi – Abitare con speranza il nostro tempo. L’itinerario educativo di Alberto Marvelli”
La storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice è costantemente permeata dal riferimento al Fondatore san Giovanni Bosco,presupposto che garantisce la vitalità e la continuità della sua missione educativa lungo il tempo. Il ritornare con intelligenza e senso critico alle proprie radici, infatti, è un’azione imprescindibile al fine di orientare in modo saggio e coraggioso le scelte operative nel campo dell’educazione cristiana dei giovani e delle giovani.
L’Istituto delle FMA attraverso tutte le fasi del suo sviluppo ha cercato di confrontarsi continuamente con il Sistema Preventivo di don Bosco assumendolo come criterio pedagogico di azione. Infatti, questo metodo educativo vissuto da Giovanni Bosco e dai Salesiani viene accolto ed espresso al femminile da Maria Domenica Mazzarello e dalle sue prime consorelle e come tale resta lungo tutte le fasi della storia dell’Istituto quale modalità educativa e stile di vita che ha dato origine ad una vera e propria tradizione educativa al femminile. Pertanto, non è solo necessario ma è imprescindibile studiare, tematizzare, rivisitare il Sistema Preventivo non solo per renderne viva la memoria, ma per liberare il futuro incompiuto del passato.
Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.