Pietro Stella – Don Bosco e le trasformazioni sociali e religiose del suo tempo

Esiste una profonda differenza tra il modo di vedere nostro e quello di quanti studiavano D. Bosco anni or sono. Attorno agli anni ’50 ancora si discuteva sul grande punto: fu D. Bosco un pedagogista o fu soltanto un educatore? fu un teorico o fu soltanto un pratico? Oggi la realtà è diversa. titolo di saggio vorrei proporre oggi alcuni interrogativi: 1) che cosa significò D. Bosco nella geografia umana in movimento del suo tempo? 2) che cosa significò in una storia di trasformazioni sociali? 3) quale funzione ebbe nelle grandi trasformazioni spirituali (o, se si vuole, religiose e culturali)? Continue reading “Pietro Stella – Don Bosco e le trasformazioni sociali e religiose del suo tempo”

Pietro Stella – Le Costituzioni salesiane fino al 1888

Don Bosco aveva cominciato la sua attività di sacerdote educatore perché a Torino si era imbattuto nel problema dei giovani socialmente sradicati e sbandati. Il ’48 fu una data decisiva per Don Bosco, così come per l’intero Piemonte. Molti giovani disertarono l’oratorio e vari preti, già collaboratori di Don Bosco, s’adoperarono per sfaldare il gruppo rimasto fedele. Le contromisure di Don Bosco si possono così riassumere: 1) ricorso a mons. Fransoni, con il risultato di farsi nominare direttore degli oratori torinesi; 2) costituzione di una società (Congregazione) sotto il titolo e protezione dell’Angelo Custode e con lo scopo d’istruire nella religione e nella pietà la gioventù abbandonata; 3) consolidamento della propria autorevolezza proponendosi all’attenzione della Santa Sede; Continue reading “Pietro Stella – Le Costituzioni salesiane fino al 1888”

Pietro Stella – Per una storia del profetismo apocalittico cattolico ottocentesco. Messaggi profetici di don Bosco a Pio IX e all’imperatore d’Austria (1870-1873)

D. Bosco, per certi atteggiamenti, è come tutti coloro che interpretano come male, come eticamente riprovevole, socialmente e pedagogicamente infecondo quanto avvertono prescindere dalla religione o quanto trovano dichiaratamente avverso alla Religione Cattolica, vista nel suo aspetto storico di società gerarchicamente costituita e con prerogative di valore socio-politico. Fatti luttuosi nei quali incorrono Pio IX, l’arcivescovo Fransoni, da lui vengono interpretati come prove di Dio o come insidia diabolica permessa per purificare e fortificare i buoni. Lutti invece che toccano Vittorio Emanuele II o altri che appaiono persecutori della Chiesa o conniventi con le forze avverse, vengono giudicati come tremendi castighi di Dio. Continue reading “Pietro Stella – Per una storia del profetismo apocalittico cattolico ottocentesco. Messaggi profetici di don Bosco a Pio IX e all’imperatore d’Austria (1870-1873)”

Clelia Genghini – Un anno di assistenza sotto la guida di Madre Assistente Suor Emilia Mosca. Nizza Monferrato. Anno scolastico 1892-93

Il libretto raccoglie una serie di orientamenti pedagogici ed appunti di conferenze tenute da madre Emilia Mosca, la “seconda assistente” dell’Istituto delle FMA, alle prime maestre che si formarono  a Nizza Monferrato.  La raccolta di orientamenti non è altro che il diario di Madre Clelia, assistente delle educande a Nizza, nell’anno scolastico 1892-93, sotto la guida di Madre Emilia Mosca.

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Aldo Giraudo – Le “Memorie dell’Oratorio” di don Bosco

Le Memorie dell’Oratorio sono, tra le opere di san Giovanni Bosco (1815-1888), una delle più personali, forse il libro più ricco di contenuti e di orientamenti preventivi che egli abbia scritto. Composte tra 1873 e 1875, in un momento di grande fervore operativo, riflettono sul cammino percorso per definirne il senso e focalizzare l’attenzione dei discepoli sulla identità di un’istituzione orientata alla salvezza dei giovani, pronta ad aprirsi in prospettiva mondiale. Continue reading “Aldo Giraudo – Le “Memorie dell’Oratorio” di don Bosco”

Piera Cavaglià – Lo stemma dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice

L’esigenza di avere uno stemma proprio emerge in seguito alla “separazione” dell’Istituto dalla Società Salesiana. Infatti, in una delle sedute del Consiglio generale in data 26 luglio 1905 si prende in considerazione il fatto, e si stabilisce di farlo preparare per poi sottoporlo all’approvazione del Capitolo generale. Nel verbale dell’adunanza si legge: “Si è determinato di presentare al Capitolo Generale un timbro o bollo da adottarsi per tutta la Congregazione”.

Nei verbali del Capitolo generale successivo, tuttavia, non si trova nulla al riguardo.

Si costata però che dal 1907 le pratiche d’ufficio dell’Istituto venivano timbrate con lo stemma che si è conservato fino ad oggi.

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Filippo Rinaldi – Lettera del Rev.mo Rettor Maggiore dei Salesiani Sac. Filippo Rinaldi

Il Rettor Maggiore don Filippo Rinaldi scrive alla Madre Generale e a tutte le FMA, in occasione della festa di Maria Ausiliatrice nell’anno del giubileo d’oro della fondazione dell’Istituto delle FMA (1922). Ripercorre brevemente il cammino realizzato da don Bosco per la fondazione dell’Istituto e risalta come in quest’opera egli sia stato guidato da Dio.

Sottolinea l’ispirazione  di don Bosco di voler  fondare un Istituto che fosse il “monumento della sua riconoscenza” a Maria Ausiliatrice.

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Giuseppe Rolando – Tralci di una terra forte. Vita di S. Maria Domenica Mazzarello (II e II parte)

Tralci di una terra forte è un film sulla vita di S. Maria Domenica Mazzarello uscito nel 1972, Centenario della Fondazione dell’Istituto delle FMA. Di alto valore storico-spirituale, il film fu ideato da suor Maria Pia Giudici, realizzato dalla Rolfilm e diretto da Giuseppe Rolando.

Si tratta di un film ermetico nel suo suggerire e far intuire emozioni senza descriverle. Perfetta e suggestiva la sceneggiatura, dovuta anche alla fortuna, per l’anno in cui fu girato, di avere a disposizione larghe zone del paese di Mornese ancora intatte come lo erano alla metà dell’Ottocento. Si presenta, quindi, come una fonte storica significativa.

Il film gode della suggestione del bianco e nero e di una tecnica parca di parole che gli aggiunge quasi una magia del muto. La spiritualità emana da ogni immagine.

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Maria Ko – “Monumento vivo di riconoscenza”: Il simbolo di un’identità

L’articolo fa parte di uno studio interdisciplinare sul legame tra gratitudine ed educazione.

Maria Ko riflette sul significato della gratitudine partendo dalle Parole di don Bosco alle FMA: “Abbiate come gloria il vostro bel titolo di Figlie di Maria Ausiliatrice, e pensate spesso che il vostro Istituto dovrà essere il monumento vivo della gratitudine di don Bosco alla Gran Madre di Dio, invocata sotto il titolo di Aiuto dei cristiani”.

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