The reader may be surprised to learn that at the first canonical assembly of Salesians, Don Bosco was equating fidelity to our Society with the broad road of “Salesianity” mapped out in such a human and holy way by Saint Francis of Sales himself.
The reader may be surprised to learn that at the first canonical assembly of Salesians, Don Bosco was equating fidelity to our Society with the broad road of “Salesianity” mapped out in such a human and holy way by Saint Francis of Sales himself.
During the years following the late nineteenth and early twentieth century the Italian immigrant made his way, educated his children, and contributed his many talents to the great melting pot, not only in New York City, but in the whole of the United States.
Il documento, datato 18 gennaio 1903, è una lettera scritta da Sac. Michele Rua ai suoi confratelli. Rua esprime il suo desiderio di preservare lo spirito di Don Bosco, seguendo il dettato delle Costituzioni salesiane che richiedono la visita annuale di ogni casa salesiana.
Continue reading “Michele Rua – “Visita straordinaria a tutte le case della Pia Società salesiana” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani””
Questo documento, una circolare del Rettor Maggiore dei Salesiani del 21 novembre 1915, offre un’istantanea commovente della vita all’interno della comunità salesiana durante la Prima guerra mondiale.
Il testo di queste “sintesi e prospettive” è stato concepito come strumento di lavoro o punto di partenza per il dialogo tra i partecipanti, nell’incontro conclusivo del Convegno. Nella presente redazione sono stati tenuti in conto i rilievi, le osservazioni e i suggerimenti emersi nella discussione. Ovviamente, questa rapida sintesi non può e non vuole esaurire la ricchezza degli argomenti trattati e delle informazioni offerte nelle dense giornate “mexicanas”.
In questa lettera sostanziosa, l’autore informa i suoi Salesiani del decennio della morte di Don Bosco e li invita a seguire le sue tracce. L’autore dà poi alcuni avvisi e incoraggiamenti.
Dopo aver ricevuto gli auguri e ringraziato i suoi Salesiani, Michele Rua dà alcuni avvisi e fa alcuni incoraggiamenti importanti per la Pia Società. Continue reading “Michele Rua – “Ringraziamenti – Obbedienza e povertà – Vocazioni” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani””
In questa lettera si prendono delle decisioni importanti per quanto riguarda i Cooperatori e il Bollettino salesiano. Michele Rua premette alcune osservazioni. Continue reading “Michele Rua – “Decisioni riguardo ai Cooperatori ed al Bollettino” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani””
Sintesi biografia in Dizionario.
«Il giorno consacrato a Maria Assunta in Cielo fu quello della mia nascita». Con questa affermazione don Bosco iniziava le autografe Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales, scritte e rivedute tra il 1873 e il 1881 più che altro per illustrare il proprio stile educativo e per inculcare ai suoi figli spirituali l’idea che le sue imprese terrene fossero il frutto di un aiuto celeste dovuto alla protezione di Maria. In realtà, stando ai registri parrocchiali, egli nacque dalle seconde nozze di Francesco Bosco con Margherita Occhiena ai Becchi, frazione di Castelnuovo d ’Asti, il 16 agosto 1815. Continue reading “Pietro Stella – “Giovanni Bosco” in “Il grande libro dei santi. Dizionario enciclopedico””
La Divina Provvidenza per tratto particolare di sua bontà dispose, che l’umile nostra Congregazione in brevissimo lasso di tempo prendesse uno sviluppo tale che sembra
tenere del prodigioso. Eccoci pertanto noi, figli di D. Bosco, sparsi ormai su tutta la faccia della terra. Smisurate distanze ci separano gli uni dagli altri; lavoriamo in paesi quanto mai differenti d’indole e di costumi; tanti e svariatissimi sono i ministeri a cui noi siamo occupati. Ben lungi dal potere sperare di ritrovarci tutti insieme riuniti sulla terra, neppure più ci è dato di tutti conoscerci personalmente.
Un tempo, tutte le mattine, i salesiani partecipavano alla messa insieme ai loro alunni degli internati ed esternati; negli internati ordinariamente con loro recitavano il rosario durante la celebrazione, si alzavano in piedi con loro al vangelo senza interrompere la catena delle Ave Maria, proseguivano la recita fino a quando il serviente avvertiva scampanellando ch’era il momento della elevazione. Ci si raccoglieva allora in silenzio genuflessi per qualche istante, poi si continuava il rosario fin quasi al Pater noster. Allora generalmente si dava inizio agli Atti prima della comunione… Continue reading “Pietro Stella – “Le pratiche di pietà dei e salesiani dalle origini della congregazione alla morte di don Bosco” in “La vita in preghiera del religioso salesiano””
In Italia, un po’ ovunque, durante la seconda guerra mondiale e la lotta di liberazione le opere salesiane ebbero un ruolo attivo, in sintonia con la missione specifica e in profonda solidarietà con le popolazioni. In alcune regioni, come il Piemonte, le parti contrapposte scelsero i salesiani come mediatori in situazioni critiche. L’articolo documenta le modalità del loro impegno civile, i sentimenti e le motivazioni interiori con cui affrontarono gli eventi e la prospettiva a partire dalla quale fecero le loro scelte. Continue reading “Aldo Giraudo – “L’apporto dei Salesiani nell’Italia lacerata dalla guerra (1940-1945). Le case del Piemonte” in “Salesiani di Don Bosco in Italia: 150 anni di educazione””
Perché Don Bosco intitolò a S. Francesco di Sales le sue più importanti istituzioni miranti all’educazione della gioventù maschile? Comporta tale fatto una serie di attinenze spirituali tra i Salesiani di Don Bosco e il santo vescovo di Ginevra? La risposta in sostanza appagante relativa alla scelta è sempre stata quella fornita da Don Bosco stesso nelle sue Memorie dell’Oratorio: «1) perché la Marchesa di Barolo aveva in animo di fondare una Congregazione di preti sotto questo titolo, e con questa intenzione aveva fatto eseguire il dipinto di questo Santo che tuttora si rimira all’entrata del medesimo locale; 2) perché la parte di quel nostro ministero esigendo grande calma e mansuetudine, ci eravamo messi sotto la protezione di questo Santo, affinché ci ottenesse da Dio la grazia di poterlo imitare nella sua straordinaria mansuetudine e nel guadagno delle anime. Continue reading “Pietro Stella – “Don Bosco e S. Francesco di Sales: incontro fortuito o identità spirituale?” in “San Francesco di Sales e i salesiani di Don Bosco””
Sono diverse le ragioni per le quali un progetto educativo si traduce in un insuccesso. A volte sono le aspettative disattese che ne determinano la chiusura; oppure, come nel caso del Collegio salesiano S. Rocco di Sondrio, viene deciso, seppur in modo sofferto, di optare per un indirizzo educativo differente.
Se accettiamo il fatto che “i processi storici possono essere considerati (in grande misura) come risultati on intenzionali di azioni umane razionali, e che questi processi creano le condizioni di azioni umane” (J. Topolski), e lo applichiamo alla storia religiosa questi asserti si avrebbero di colpo problemi non piccoli da risolvere. La storiografia di oggi ha preso ormai parecchie distanze dallo storicismo. Schiere di studiosi agguerriti e autorevoli tendono oggi ad aprirsi la lettura dei fatti religiosi con le chiavi più varie: la sociologia, la psicologia, l’etnologia, la linguistica, l’antropologia, la geografia umana. Continue reading “Pietro Stella – “Fare storia salesiana oggi [1982]” in “Ricerche storiche salesiane””
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