Giovanni Bosco – Breve notizia sullo scopo della Pia Società Salesiana e dei suoi Cooperatori

Soventi volte ci sono richieste notizie intorno alla Pia Società di San Francesco di Sales, e noi crediamo di appagare almeno in parte tale aspettazione, esponendo il fine che questa si propone, con alcuni brevi ma precisi schiarimenti. Il fine della Pia Società Salesiana è di venire in aiuto della gioventù povera ed abbandonata.

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Orsolina Pavese – “Le Figlie di Maria Ausiliatrice e la Formazione Professionale Femminile” in “Rassegna CNOS. Speciale Don Bosco e la formazione professionale. Problemi, esperienze, prospettive per la formazione professionale”

Volendo dare un rapido sguardo allo svolgersi della presenza dell’Istituto FMA nel campo della Formazione Professionale Femminile ci troviamo subito di fronte ad una realtà assai significativa: l’attività dell’Istituto in campo professionale è sorta prima dell’Istituto stesso!

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Giovanni Bosco – Memorias del Oratorio de San Francisco de Sales de 1815 a 1855

Las Memorias del Oratorio, uno de los escritos màs personales y vivos de Don Bosco, han tenido gran importancia en la historia salesiana. No sólo porque algunos hechos narrados en ellas, como el sueño de los nueve anos o la descripción del encuentro con Bartolomé Garelli, se han transformado en «acontecimientos-simbolo» de la vida del santo y de la misión salesiana, sino también por las reflexiones pedagógicas de que han sido objeto. Continue reading “Giovanni Bosco – Memorias del Oratorio de San Francisco de Sales de 1815 a 1855”

Joseph Thekedathu – “St Francis Xavier’s orphanage and industrial school at Tanjore, South India (1906-1928)”, in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.

The achievements of the Salesians during their 22 years of work at Tanjore were certainly remarkable. When they reached that place, there was just a large parish with a miserably housed middle school catering to about 130 boys and an incipient orphanage with a handful of inmates. Continue reading “Joseph Thekedathu – “St Francis Xavier’s orphanage and industrial school at Tanjore, South India (1906-1928)”, in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.”

Capitolo Generale della Pia Società Salesiana – Deliberazioni del Capitolo Generale della Pia Società Salesiana

La Congregazione Salesiana ebbe il suo primo cominciamento in Torino l’anno 1841 coll’opera del Catechismo ai fanciulli più abbandonati. Si aggiunsero poscia scuole serali e domenicali, e si raccolsero così varie centinaia di giovani, cui si dava educazione civile e religiosa conforme alla loro condizione. In mezzo alla moltitudine dei fanciulli che frequentavano gli Oratorii festivi, le scuole serali e domenicali, apparve un nuovo bisogno, cui si doveva provvedere. Molti si trovarono talmente poveri da mancare di alloggio e di vitto. Allora si cominciò a ritirarne alcuni nella casa di Valdocco, e cosi la Congregazione prese forma regolare di Ospizio nel 1846. Nell’anno 1852 l’autorità Arcivescovile di Torino di moto proprio approvò l’opera degli Oratorii col suo regolamento, e ne costituì D. Bosco Direttore capo, concedendogli tutte le facoltà che potessero tornai necessarie od opportune a questo scopo. Dapprima i giovani ricoverati si avviavano tutti ad un’arte o mestiere. Ma a poco a poco, manifestandosi in alcuni di essi doti speciali di bontà e d’ ingegno, si pensò di secondarne le propensioni, ed avviarli allo studio. Continue reading “Capitolo Generale della Pia Società Salesiana – Deliberazioni del Capitolo Generale della Pia Società Salesiana”

Grazia Loparco – Le Figlie di Maria Ausiliatrice nella società italiana (1900-1922). Percorsi e problemi di ricerca

Queste pagine, ravvivate dal­la non rara citazione di autori dei primi del Novecento, come Turati, Treves, e del­la rivista Critica sociale, di storici ben noti, come Jemolo e Menozzi, dal­la conoscenza di studi anche “laici”, ci presentano queste Figlie di Maria Ausiliatrice nel loro insieme: attive, coraggiose, vivaci, fedeli al proprio carisma salesiano, e insie­me sensibili al­le esigenze del momento. I terribili ispettori governativi del Ministero del­la Pubblica Istruzione (nel­le scuole), e del Ministero degli Interni (nei convitti per operaie) lentamente superano la loro diffidenza, anche se parlano ancora di suore “furbe”. Quei liberali e quei socialisti sbagliavano. Non si trattava di furbizia, ma di adattamento ai tempi, di autentica ansia apostolica, che negli ospedali militari evitava qualunque pressione per la frequenza ai sacramenti, e si limitava a cenni accetti ed efficaci, e nel­le scuole, negli oratori, nei convitti mostrava un sincero amor patrio, ma unito sempre al­la piena fedeltà al papa, evitava troppe devozioni, ed insisteva sul­l’essenziale, correttezza, sacrificio, letture sane, confessione e comunione. Le Figlie di Maria Ausiliatrice non erano furbe nel senso deteriore, e forse non mancava in esse ogni tanto una certa ingenuità. Certo non erano per nul­la politicanti, erano solo fe­deli al­la classica massima di don Bosco: “Dammi le anime, prendi il resto”.

Periodo di riferimento: 1900 – 1922

Loparco Grazia, Le Figlie di Maria Ausiliatrice nella società italiana (1900-1922). Percorsi e problemi di ricerca, Roma, LAS 2000.

Istituzione di riferimento:
Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”
Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione

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