La vicenda della fondazione e del dispiegarsi dell’azione dell’opera salesiana a Milano, per quanto attiene i primi quattro decenni della sua vita, trascende gli interessi circoscritti di storia locale per assurgere ad orizzonti più vasti.
La vicenda della fondazione e del dispiegarsi dell’azione dell’opera salesiana a Milano, per quanto attiene i primi quattro decenni della sua vita, trascende gli interessi circoscritti di storia locale per assurgere ad orizzonti più vasti.
In questo contributo intendiamo esplorare in che modo l’immagine di don Bosco si è sviluppata nel periodo 1879-1934. Partiamo da una breve evocazione storica circa il modo in cui il nome di don Bosco si è diffuso nel Belgio. Successivamente esamineremo come si è sviluppata nella stampa la presentazione di don Bosco.
Il libretto raccoglie: documenti, relazioni, deliberazioni, orientamenti operativi, discorsi e messaggi delle Autorità e l’elenco delle partecipanti al Capitolo generale XI, tenutosi a Torino nel 1953.
Periodo di riferimento: 1953 – 1960
[ISTITUTO FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE], Atti del Capitolo generale XII dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tenutosi a Torino – Casa Generalizia dal 16 al 24 luglio 1953, Torino, Istituto FMA 1953.
Istituzione di riferimento:
Istituto FMA
Indice:
Il primo volume si apre con una rapida delineazione epistemologica delle scienze del!’ educazione, che serve anche a inquadrare nel vero significato e nella esatta funzionalità il materiale offerto da tutto il Sommario.
Il fascicolo raccoglie le esortazioni, le istruzioni e le risposte de don Pietro Ricaldone durante il Capitolo Generale del 1934, dell’Istituto delle FMA.
Periodo di riferimento: 1934 – 1947
[ISTITUTO FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE], Capitolo Generale X tenutosi a Torino nel luglio 1934. Risposte – Istruzioni – Esortazioni del Ven.mo Sig. Don Petro Ricaldone Rettor Maggiore della Società Salesiana e Delegato Apostolico per l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Torino, Istituto FMA 1934
Istituzione di riferimento:
Istituto FMA
“D. Bosco, convocando nel 1877, il l ° Capitolo Generale, disse: “Il Capitolo Generale farà prendere un nuovo aspetto alla Congregazione: sarà un gran passo”. E il 5 settembre dello stesso anno, quando se ne fece l’apertura, pronunciò queste parole: “L’importanza di questo Capitolo sta in ciò: che le regole riescano pratiche, cioè che si studino i mezzi per ottenere che, in pratica, si eseguiscano uniformemente in tutte le Case”. Non trovo parole migliori per lasciare a voi un ultimo pensiero a suggello di quanto fu detto e fatto.
La Famiglia Salesiana è lieta di aver assecondato con iniziative e sacrifizi non comuni il movimento missionario. Non solo nei numerosi istituti creati a tal fine, ma in tutta la Congregazione è un fervore di zelo missionario che, mentre onora la Società, è consolante constatazione del desiderio de’ suoi figli di attuare in tutti i modi il programma lasciato dal Santo Fondatore: Da mihi animas.
” Gratias agamus Domino Deo nostro” . È questo il primo dovere. Entro la Basilica i giovani portarono una nota di gaiezza non mai vista sotto quelle volte maestose, che durante l’attesa essi fecero echeggiare degli inni a D. Bosco e dei sacri cantici soliti a intonarsi nelle case. Continue reading “Pietro Ricaldone – Circa i festeggiamenti per la Canonizzazione di D. Bosco – Quattro promesse fatte al Santo Padre – Studiamo Don Bosco”
La finalità dell’apostolato educativo, è di lavorare in mezzo ai giovani i più abbandonati e miserabili, «i quali — sono parole del Beato — hanno veramente bisogno di una mano benefica che si prenda cura di loro, li coltivi alla virtù e li allontani dal vizio» con «diffondere lo spirito di religione nei cuori incolti e abbandonati», adoperandoci, «per fare buoni cittadini in questa terra, perchè siano poi un giorno degli abitatori del cielo».
Domenico Savio Beato! Dopo il 1° aprile del 1934, il 5 marzo del 1950 segnerà senza dubbio la data più bella e più gloriosa per l’umile Congregazione. La più bella, perchè in quel giorno la Chiesa porrà sull’altare il figlio accanto al Padre, alla cui eminente santità farà magnifico riscontro il candore di una giovinezza fiorita nel giardino del suo Oratorio.
Il 31 gennaio 1937 S. E. Mons. Pizzardo, Cardinale di Santa Romana Chiesa, dopo aver elogiato la prontezza con cui i Salesiani avevano accolto i sovrani desideri del Santo Padre nel favorire l’Azione Cattolica e nel formare nei loro Collegi fiorenti Associazioni interne, pregava di voler accettare e adottare un nuovo Regolamento da lui proposto. Dopo 12 anni giunse da parte del
Papa l’invito di creare in Italia la Gioventù Salesiana di Azione Cattolica. Continue reading “Pietro Ricaldone – Gioventù Salesiana di Azione Cattolica – Schema di convenzione – Raccomandazioni.”
Questo studio sull’origine dell’associazione dell’ex-allieve delle FMA poggia su fonti inedite e su alcuni studi introduttivi. L’indagine intende mettere in risalto in modo documentato alcuni tra gli elementi peculiari dell’associazione sorta nel 1908 a Torino: il terreno in cui essa ebbe origine e attecchì; il ruolo dei diversi soggetti interessati; le strategie comunicative e la raccolta della documentazione per coinvolgere le associate, mantenere vivo il carisma salesiano e diffondere nella società e nelle famiglie il bene compiuto; l’organigramma adottato e le sue funzioni; i destinatari dell’operato e i collaboratori scelti per coadiuvare le promotrici delle iniziative volte a rispondere alle esigenze dei tempi e dei luoghi.
Il S. Padre, mostrandosi informato della festiciuola che s’intendeva fare nel giorno stesso come omaggio a Sua Em.za il nostro Cardinale Giovanni Cagliero dimostrava di partecipare cordialmente alla nostra filiale espansione verso Chi ci era stato Direttore Generale fin dagli inizi dell’istituto. Continue reading “Caterina Daghero – Lettera Circolare del 24 gennaio 1916”
Con questo numero degli Atti del Capitolo sarà allegato il Commento alla Strenna del 1940 ed elenca i risultati pratici. Esorta a celebrare nel 1940: 1. Un Congressino catechistico improntato alla massima praticità. 2. A incorniciare il Congressino in una Mostra catechistica, nella quale venga messo in rilievo il lavoro fatto dai professori e dagli alunni della Casa e dell’Oratorio festivo. Invita a lavorare per l’istruzione e formazione religiosa dei cari giovani.
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