Gioachino Barzaghi – “Significato della presenza dell’opera salesiana a Milano (1894-1915)” in “Insediamenti e iniziative salesiane dopo don Bosco”

La vicenda della fondazione e del dispiegarsi dell’azione dell’opera salesiana a Milano, per quanto attiene i primi quattro decenni della sua vita, trascende gli interessi circoscritti di storia locale per assurgere ad orizzonti più vasti.

Dapprima, alle origini, vediamo il fondatore dei Salesiani impegnare il suo carisma personale nel tentativo di impiantare una comunità a Milano; impresa che non riesce a lui, ma pochi anni dopo la sua morte alla già affermata congregazione, arricchita da recenti sperimentazioni di avanguardia. Sull’altro versante troviamo come interlocutore una diocesi che, illustra per essere stata da secoli (e cioè almeno da S. Carlo in poi) all’avanguardia nella pastorale giovanile, è alla ricerca di nuove risposte da dare alle sollecitazioni del mondo contemporaneo, nel passaggio dal ‘800 al ‘900.

Indice:

  • Introduzione
  • 1. Mutue relazioni conoscitive e operative di don Bosco e della diocesi milanese
  • 2. Mutue relazioni dei Salesiani e del card. Ferrari
    • 2.1 Via Commenda
    • 2.2 Il card. Ferrari, protagonista al congresso di Bologna, anticipa pubblicamente la chiave e il contesto di lettura dell’opera salesiana di Milano (23-25 aprile 1895)
    • 2.3 L’opera di via Copernico
    • 2.4 L’oratorio S. Agostino
    • 2.5 L’Azione Cattolica
    • 2.6 L’Istituto S. Ambrogio impegnato nella diffusione di uno spirito
    • 2.7 Per il cammino delle idee: il mensile Don Bosco

Periodo di riferimento: 1894 – 1915

G. Barzaghi, Significato della presenza dell’opera salesiana a Milano (1894-1915), a cura di F. Motto, Insediamenti e iniziative salesiane dopo don Bosco. Saggi di storiografia. Atti del 2° convegno-seminario di Storia dell’Opera salesiana, Roma, 1-5 novembre 1995, LAS, Roma, 1996, 563-571.

Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano
Istituto Storico Salesiano

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