In questo semplice e modesto lavoro, tra le varie possibilità di scelta, ho pensato di esaminare la percezione della figura di don Bosco nel Lazio, soprattutto nel mondo laico.
In questo semplice e modesto lavoro, tra le varie possibilità di scelta, ho pensato di esaminare la percezione della figura di don Bosco nel Lazio, soprattutto nel mondo laico.
L’incontro con don Bosco agì in don Guanella come catalizzatore della sua formazione, come orientamento nella definizione della sua personalità e della sua missione, e divenne contenuto stabile della sua memoria.
Lo scopo di questa indagine era quello di vedere come l’editoria laica attraverso un periodo temporale che copre una trentina o poco più di anni, dal 1920 fino agli anni ’50, ha presentato la figura di don Bosco ai ragazzi e ai giovani e quali erano gli aspetti del santo educatore che maggiormente emergevano dalla lettura dei libri per ragazzi non di editoria salesiana.
Servendomi di una bibliografia limitata a qualche biografia e a poche fonti già edite, anzitutto ho cercato di cogliere come fondatore o la fondatrice siano venuti in contatto con la figura, l’opera, il pensiero e la spiritualità di don Bosco.
In questo scritto, Giovanni Bosco riporta una commedia teatrale chiamata “Lo Spazzacamino”.
La Sardegna non è vasta ma percorrerla attraverso i suoi archivi (di stato, case religiose, diocesani, parrocchiali, scolastici, biblioteche comunali e private, istituzioni statali, comunali, enti pubblici, università…) non è stato semplice. Il lavoro di ricerca, sicuramente, non si può dire concluso; esso ci riserva ancora delle novità.
Mi faccio animo a publicare la seguente relazione di guarigione straordinaria, direi quasi miracolosa, che io ottenni ad intercessione di Maria Ausiliatrice.
Continue reading “Giovanni Bosco – Una parola da amico all’esercito per Vittorio Marchale”
La celebrazione del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco è evento denso di significati. Stare in compagnia di don Bosco e approfondirne lo spirito è sempre un’opportunità ricca di sorprese.
In occasione del bicentenario della nascita, è parso utile un accostamento alla figura di don Bosco attraverso la stampa non salesiana, cattolica e laica o laicista, con uno sguardo a tutta la Penisola per cogliere gli elementi che più colpivano l’immaginario collettivo, in positivo e in negativo, e quelli che ne hanno fatto un santo conosciutissimo e venerato anche fuori dalla Famiglia Salesiana.
Il lavoro che presentiamo ha lo scopo di mettere in evidenza la percezione della figura di don Bosco in un contesto diverso rispetto a quello dell’opera salesiana, in un periodo di tempo che va dal 1907 al 1969.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento, è necessaria una breve spiegazione delle ragioni che mi hanno spinto a indagare la rappresentazione di don Bosco nel mondo scolastico non salesiano, come modello di educatore proposto agli insegnanti. Le ragioni sono principalmente due.
Dato questo breve cenno, è facile il comprendere dove sia diretto il provento della Lotteria.
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