María Esther Posada – Alfonso de Liguori e la spiritualità cristocentrica di Maria Domenica Mazzarello

Nell’orizzonte della teologia spirituale e a partire dall’esperienza di due santi: Alfonso de Liguori e Maria Domenica Mazzarello, il presente contributo intende approfondire un tema caratteristico della spiritualità alfonsiana, il cristocentrismo, evidenziandone la risonanza nella mentalità religiosa e nella vita della Mazzarello. L’Autrice ha privilegiato le Lettere di S. Maria Domenica come fonte documentaria di questo approccio senza misconoscere altre fonti che illuminano il vissuto della Santa.

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Maria Ko – “Monumento vivo di riconoscenza”: Il simbolo di un’identità

L’articolo fa parte di uno studio interdisciplinare sul legame tra gratitudine ed educazione.

Maria Ko riflette sul significato della gratitudine partendo dalle Parole di don Bosco alle FMA: “Abbiate come gloria il vostro bel titolo di Figlie di Maria Ausiliatrice, e pensate spesso che il vostro Istituto dovrà essere il monumento vivo della gratitudine di don Bosco alla Gran Madre di Dio, invocata sotto il titolo di Aiuto dei cristiani”.

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Piera Ruffinatto – Educare alla gratitudine riflessioni alla luce del sistema preventivo di Giovanni Bosco

L’articolo fa parte di uno studio interdisciplinare sul legame tra gratitudine ed educazione.

Accostare la figura e l’opera di Giovanni Bosco con il tema dell’educazione alla gratitudine non e certamente una forzatura. Nella sua vicenda umana e spirituale, infatti, la dimensione della gratitudine ha un ruolo centrale.

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Anita Deleidi – Educare alla gratitudine nella fedeltà alle origini dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice

L’articolo fa parte di uno studio interdisciplinare sul legame tra gratitudine ed educazione.

Nella storia e nella tradizione riguardanti la fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice la nota consegna di san Giovanni Bosco: “Il vostro Istituto dovrà essere il monumento vivo della gratitudine di don Bosco alla gran Madre di Dio, invocata sotto il titolo di Aiuto dei cristiani, ha connotato un aspetto imprescindibile del modo di essere e di agire delle FMA, la loro identità e missione educativa.

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Pietro Braido – “Prevenire” ieri e oggi con don Bosco. Il significato storico e le potenzialità permanenti del messaggio

L‘articolo è estratto dalla pubblicazione degli atti del Convegno internazionale e interculturale promosso dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” (1997).

L’esperienza “preventiva” di don Bosco nacque da preoccupazioni morali e religiose di un prete, sollecito della salvezza eterna e temporale di giovani e adulti. Essa si è acuita a Torino già nei primi anni ’40 dinanzi all’“emarginazione” di giovani in difficoltà o a rischio di differenti categorie: carcerati o ex carcerati, “corrigendi” o ex-corrigendi, immigrati stagionali o stabili, ragazzi e ragazze “pericolanti” a rischio o già “sulla strada”, “pericolati/e” (di queste ragazze aveva avuto conoscenza diretta al Rifugio della Barolo), analfabeti o esposti al proselitismo valdese, garzoni e artigiani potenziali vittime di società operaie e mutue di tendenza laica, studenti in pericolo di finire in scuole di ispirazione laicistica o massonica.

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Piera Cavaglià – La proposta di educazione preventiva delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Eredità e prospettive

L‘articolo è estratto dalla pubblicazione degli atti del Convegno internazionale e interculturale promosso dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” (1997).

L’intento  della relazione, al di là di ogni pretesa esaustiva, è quello di focalizzare la proposta di educazione preventiva delle FMA, mettendo in evidenza le ispirazioni, le scelte prioritarie, le fatiche, le prospettive.Dopo una breve introduzione di carattere storiografico, si presenta l’esperienza educativa di Maria Domenica Mazzarello a cui segue un excursus sulle interpretazioni date al “sistema preventivo” nell’Istituto.

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José Manuel Prellezo,Rachele Lanfranchi – “4° Convegno Internazionale ACSSA-ISS México 2006. Sintesi e prospettive”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti. Volume II. Relazioni Regionali: America”

Il testo di queste “sintesi e prospettive” è stato concepito come strumento di lavoro o punto di partenza per il dialogo tra i partecipanti, nell’incontro conclusivo del Convegno. Nella presente redazione sono stati tenuti in conto i rilievi, le osservazioni e i suggerimenti emersi nella discussione. Ovviamente, questa rapida sintesi non può e non vuole esaurire la ricchezza degli argomenti trattati e delle informazioni offerte nelle dense giornate “mexicanas”.

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Francesco Casella – “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti. Un bilancio”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti. Volume II. Relazioni Regionali: America”

Se l’intreccio fra tradizione e modernizzazione era stato un tratto caratteristico del modello salesiano all’epoca di don Bosco, lo fu altrettanto durante il rettorato dei suoi due successori? Quali furono le modalità varie e forse anche contraddittorie, attraverso cui il modello della “pedagogia povera” di Valdocco e di Mornese si è tradotto nella realtà educativa del mondo salesiano? Quale tipo di “inculturazione” pedagogico-spirituale ebbe luogo all’epoca per aderire alle concrete esigenze del luogo, senza con ciò venir meno all’uniformità ricercata sempre come garanzia di unità e di fedeltà allo spirito del fondatore?».

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Francesco Motto – “Una svolta nella pastorale giovanile del primo dopoguerra nella parrocchia italiana di San Francisco (California – USA)”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti. Volume II. Relazioni Regionali: America”

Chiamati nel 1897 per l’assistenza religiosa alle migliaia di immigrati italiani di San Francisco, i salesiani nell’ambito della parrocchia etnica dei Santi Pietro e Paolo avevano necessariamente operato con sollecitudine anche in favore della gioventù, cui andava, per motivi carismatici, il loro interesse.

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Francisco Lezama,Santiago Boix – “Las ciencias en la propuesta educativa del Colegio Pío de Villa Colón (Uruguay) entre 1877 y 1895, en el marco del debate Iglesia – positivismo”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti. Volume II. Relazioni Regionali: America”

L’obiettivo che stiamo cercando in questa ricerca è quello di avvicinarci a una panoramica del lavoro sviluppato in campo scientifico dagli educatori salesiani del primo periodo in Uruguay, e di approfondire il significato e le ragioni che li hanno portati ad avventurarsi in questa attività.

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