Grazia Loparco,Stanisław Zimniak – L’educazione salesiana in europa negli anni difficili del XX secolo

SOMMARIO
Introduzione (Grazia Loparco e Stanisław Zimniak) ………………………………………… 7
Sigle e abbreviazioni …………………………………………………………………………………………… 17
Elenco dei relatori e dei partecipanti …………………………………………………………………. 19
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Giovanni Bosco – Beginning, Extension and Charismatic and Institutional Consolidation of the Work at Valdocco

Don Bosco, at the advice of his spiritual director, St Joseph Cafasso from autumn 1844 to summer 1846 lived at the Barolo Refuge as chaplain of the Little Hospital of St Philomena, opened in August 1845. In the same place and in other temporary places not far from Valdocco, he carried out his early priestly ministry on behalf of boys, mostly immigrant lads who had no parish of reference. On the vigil of his move to the Pinardi house, he drew up for the civil authorities of the city of Turin, who were responsible for and concerned about public order, a very brief account of his three years of catechetical activity, indicating the aims and results he had achieved that were positive both for civil society and the Church (no. 1). Continue reading “Giovanni Bosco – Beginning, Extension and Charismatic and Institutional Consolidation of the Work at Valdocco”

Grazia Loparco – L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia attraverso le ispezioni governative (1884-1902)

Il crescente interesse per la storia delle istituzioni educative ha incentivato la pubblicazione di fonti e studi. Accanto ai documenti normativi, burocratici e informali serbati dagli Istituti religiosi, vanno segnalate delle fonti inedite, sicuramente non viziate da intenti apologetici, e cioè le relazioni delle visite ispettive conservate nel fondo del Ministero della Pubblica istruzione (MPI) dell’Archivio centrale dello Stato a Roma (ACS).  Dal 1875 le ispettrici governative ebbero l’incarico di visitare gli educatori femminili e riferire sull’andamento dei convitti e sulla qualità dell’istruzione impartita. Continue reading “Grazia Loparco – L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia attraverso le ispezioni governative (1884-1902)”

Giovanni Bosco – Documenti e lettere relative alla fondazione dell’associazione dei Cooperatori Salesiani

L’Associazione dei Cooperatori Salesiani, sorta nel 1876, ad appena due anni dall’approvazione delle Costituzioni della Società salesiana, è l’ultimo gruppo associativo fondato da don Bosco. Come per l’ADMA non chiese alla Santa Sede un’approvazione canonica, formale, dell’Associazione; ai fini dell’Associazione dei Cooperatori Salesiani ritenne sufficiente un riconoscimento morale tramite la concessione delle indulgenze da parte del papa e le commendatizie favorevoli di alcuni vescovi.  Continue reading “Giovanni Bosco – Documenti e lettere relative alla fondazione dell’associazione dei Cooperatori Salesiani”

Piera Ruffinatto – L’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1885 e il 1922. Orientamenti generali a partire dai regolamenti (1885-1912)

Il contributo presenta l’apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione infantile a partire dalle origini dell’Istituto. Nella prima parte dello studio si contestualizza la tematica collocandola tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e presentando i maggiori fautori del rinnovamento pedagogico relativo all’infanzia. Si prosegue presentando il primo Regolamento-Programma per gli Asili infantili delle FMA (1885) e quello per i Giardini d’infanzia (1912), cercando di individuare in essi le sintonie con l’impostazione pedagogica del tempo e gli aspetti caratteristici. Si conclude evidenziando come la presenza delle FMA nel campo dell’educazione infantile è una realtà che caratterizza l’Istituto sin dalle sue origini e lo rende interlocutore qualificato nei confronti dei primi tentativi volti ad offrire ai bambini e alle bambine opportunità di crescita integrale. Continue reading “Piera Ruffinatto – L’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1885 e il 1922. Orientamenti generali a partire dai regolamenti (1885-1912)”

Giovanni Bosco – Documenti e lettere relative all‘inizio, ampliamento e consolidamento carismatico-istituzionale dell‘opera di Valdocco

Don Bosco, su consiglio del suo direttore spirituale, san Giuseppe Cafassodall’autunno 1844 all’estate 1846 risiedette presso il Rifugio Baroloin qualità di cappellano dell’Ospedaletto di santa Filomena, inaugurato nell’agosto 1845. Nella stessa sede e successivamente in sedi provvisorie, non lontane da Valdocco, svolse il suo primo ministero sacerdotale in favore dei ragazzi, per lo più immigrati privi di riferimenti parrocchiali. Alla vigilia di trasferirsi a casa Pinardi, tracciava all’autorità civile della città di Torino, incaricata e preoccupata dell’ordine pubblico, un rapidissimo resoconto della propria triennale attività catechistica, indicando gli scopi e i risultati raggiunti, positivi tanto per la società civile che per quella ecclesiale (n. 1). Continue reading “Giovanni Bosco – Documenti e lettere relative all‘inizio, ampliamento e consolidamento carismatico-istituzionale dell‘opera di Valdocco”

Giovanni Bosco – Lettere relative allo sviluppo delle prime missioni in Argentina

Quali i progetti missionari di don Bosco per l’Argentina una volta preso piede in quella terra? Con le informazioni in suo possesso grazie alle ricerche di don Giulio Barberis, alla corrispondenza con le autorità locali e i missionari salesiani, a sei mesi dalla prima spedizione don Bosco era in grado di mandare al Prefetto della S. Congregazione di Propaganda Fide, card. Alessandro Franchi, una prima relazione sugli immediati risultati dell’opera dei missionari salesiani in Argentina (n. 98). Chiedeva sussidi economici e l’erezione di una Prefettura apostolica per i territori della Pampa e della Patagonia che riferiva non appartenenti ad alcuna istituzione né ecclesiastica né civile. Continue reading “Giovanni Bosco – Lettere relative allo sviluppo delle prime missioni in Argentina”

Giovanni Bosco – Associazione dei Devoti di Maria Ausiliatrice

Eretta la chiesa di Maria Ausiliatrice a Torino-Valdocco nel 1868, don Bosco la consacrò con un intero ciclo di festeggiamenti, reso di dominio pubblico attraverso un apposito opuscoletto. Della nuova chiesa intese subito farne un centro attrattivo di preghiere, grazie e oblazioni attraverso un secondo voluminoso opuscolo. Non ancora soddisfatto, volle anche dare stabilità al culto e in genere alla devozione mariana sotto il titolo di Maria Ausiliatrice con un’associazione di laici che ne portasse il nome. Continue reading “Giovanni Bosco – Associazione dei Devoti di Maria Ausiliatrice”

Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi fondati fuori Torino

“Uno e non ultimo studio di D. Bosco in quest’anno – scrive G. B. Lemoyne riferendosi all’anno 1863 – era stata la fondazione del Collegio di Mirabello. Ne aveva scritto il regolamento, mettendo per base quello dell’Oratorio, specificando tutti i doveri dei singoli superiori e degli alunni, mutando ciò che non era adattato alla natura dell’Istituto”. Questo “regolamento – che rimase per vari anni manoscritto, sempre secondo la testimonianza di Lemoyne – doveva essere come lo statuto fondamentale, anche di tutte le altre case che col tempo sarebbonsi aperte. Esigeva che se ne facesse gran conto”. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi fondati fuori Torino”

Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi FMA (Mornese, Nizza Monferrato)

Il Programma – denominato anche Regolamento – dell’educandato di Mornese fu fatto stampare da don Bosco presso la Tipografia dell’Oratorio come tutti gli altri Regolamenti delle case salesiane. Il testo riproduce per molti aspetti il programma in uso presso i collegi da lui fondati. In esso si precisano sia la finalità educativa dell’internato e le condizioni di accettazione, sia le principali occupazioni delle alunne. A livello didattico il programma si articola in tre aree: insegnamento letterario, lavori domestici, insegnamento religioso. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi FMA (Mornese, Nizza Monferrato)”

Giovanni Bosco – Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales

Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamenti dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data: 1877. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales”

Giovanni Bosco – Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni

Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data:1877. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni”

Giovanni Bosco – Buone notti ai giovani di Valdocco

Fra le pratiche più originali attuate nella prassi educativa di Valdocco, e conservate nella successiva tradizione salesiana, sono da mettere in risalto le “Buone notti”: brevi “parlate” o “discorsetti” tenuti dopo le preghiere della sera. Don Bosco si rivolge agli alunni in presenza dei loro educatori (superiori della casa, maestri, assistenti), familiarmente, con linguaggio semplice e attraente. Continue reading “Giovanni Bosco – Buone notti ai giovani di Valdocco”

Giovanni Bosco – Tre lettere ai salesiani d’America

Nella prima parte degli anni Ottanta del secolo XIX è sentita più volte la necessità di affrontare il delicato tema dei “castighi”. In queste coordinate trova punti di riferimento il testo del primo scritto riportato a continuazione: la celebre lettera da Roma del 1884 indirizzata alla comunità salesiana di Torino-Valdocco. Continue reading “Giovanni Bosco – Tre lettere ai salesiani d’America”

Giovanni Bosco – Ricordi confidenziali ai direttori delle case

All’origine dell’autorevole documento Ricordi confidenziali, si trova una lettera scritta a don Michele Rua, chiamato da don Bosco, nell’autunno del 1863, ad assumere l’impegno di dirigere la prima casa salesiana fuori Torino: il collegio o Piccolo seminario di San Carlo a Mirabello Monferrato. Don Bosco intendeva trasmettere nello scritto, inviato al giovane direttore, quegli orientamenti pedagogici e spirituali che, messi già in pratica a Valdocco, avrebbero dovuto caratterizzare pure il lavoro apostolico ed educativo nella nuova fondazione monferrina. Continue reading “Giovanni Bosco – Ricordi confidenziali ai direttori delle case”

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