Michal Vojtáš – The art of Salesian encounter, accompaniment and discernment

The best concrete form of the Salesian approach to education is the educative history of Don Bosco.

Some basic principles are described in the short “notes” on the Preventive System in the education of the young written in 1877, must be understood within a rich framework of other narrative, educational, motivational and regulatory texts.

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Michal Vojtáš – El arte salesiano del encuentro, acompañamiento y discernimiento

La mejor forma concreta del enfoque salesiano de la educación es la historia educativa de Don Bosco.

Algunos principios básicos se describen en el breve “folleto” sobre el Sistema preventivo en la educación de los jóvenes de 1877 que, sin embargo, debe entenderse dentro de un marco rico en otros textos narrativos, edu-cativos, motivacionales y normativos.

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Michal Vojtáš – Scheda di documentazione. Il Sistema Preventivo

Giovanni Bosco racconta gli inizi del suo impegno educativo a Torino, nel dicembre del 1841, come un incontro reale con un ragazzo reale – Bartolomeo Garelli. Un inizio fatto di comprensione e dialogo, comprensione della persona e una semplice proposta di catechismo e gioco durante i giorni festivi.

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Michal Vojtáš – L’arte salesiana dell’incontro, dell’accompagnamento e del discernimento

La migliore forma concreta dell’approccio salesiano all’educazione è la storia educativa di don Giovanni Bosco.

Alcuni principi di base sono descritti nel breve “trattatello” sul Sistema Preventivo nell’educazione della gioventù del 1877 che vanno, però, capiti dentro una cornice ricca di altri testi narrativi, educativi, motivazionali e regolamentativi.

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Grazia Loparco – La protezione degli ebrei nelle case religiose italiane (1943-1945). Mappa, reti di salvataggio, nomi

In questo contributo si accennerà alla rete di assistenza degli ebrei tra il 1943 e il 1945 negli istituti religiosi, ad alcune traiettorie di spostamento sia a Roma che nel resto della penisola, senza entrare nei dettagli né parlare dell’aiuto offerto da famiglie, sacerdoti diocesani e vescovi.

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Grazia Loparco – Ebrei e molti altri nascosti negli istituti religiosi di Roma

Roma, capitale d’Italia e al contempo città del Papa e della Santa Sede, si trovò in una situazione singolare dopo l’8 settembre 1943, per l’intreccio della dimensione locale e internazionale, civile ed ecclesiale che incidevano sul piano politico, militare, diplomatico, ecclesiale. Su questo sfondo si situa una prima ricostruzione di un tema intrigante e complesso, come quello dei rifugiati nascosti nelle case religiose della città.

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Piera Ruffinatto – La fedeltà allo “spirito di don Bosco” chiave interpretativa della metodologia educativa delle FMA

La storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice è costantemente permeata dal riferimento al Fondatore san Giovanni Bosco,presupposto che garantisce la vitalità e la continuità della sua missione educativa lungo il tempo. Il ritornare con intelligenza e senso critico alle proprie radici, infatti, è un’azione imprescindibile al fine di orientare in modo saggio e coraggioso le scelte operative nel campo dell’educazione cristiana dei giovani e delle giovani.

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Grazia Loparco,Paola Cuccioli – Donne tra beneficienza ed educazione. La «Lega del Bene “Vittorio Emmanuelle III”» a Pavia (1914-1936)

La ricchezza di questa storia non sta in una semplice visione d’insieme, ma nelle pieghe che esse svela, nelle sue luci e nelle sue ombre, descrivendo i passaggi da un periodo all’altro, la fisionomia delle persone coinvolte nell’avventura, l’adattamento ai tempi.
Si coglie così, con piacere, che la “Lega del Bene” è una fondazione assistenziale prettamente femminile, voluta dalla Martinetti e sostenuta inizialmente soprattutto da altre donne benestanti di Pavia; che la Martinetti aveva cercato di aiutare i minorenni non solo sotto l’aspetto pratico, cioè con la sua fondazione, ma aveva anche tentato di promuovere una riflessione sulle loro difficoltà, per poter arrivare a migliorare gli interventi in loro favore; che il fascismo ha influito sulla struttura della istituzione, facendola rientrare nel grande complesso delle opere sovvenzionate dall’ONMI e portandola anche a mutare parzialmente il suo fine originario che, non mettendo più in primo piano il minorenne, si concentra – col 1931 – anche sul bambino divezzo; infine, che anche la chiamata di un istituto religioso – le Figlie di Maria Ausiliatrice – risponde ai segni dei tempi e a quanto si verifica in altre istituzioni, per rendere stabili le opere e – viene pure sottolineato – per diminuire le spese del “Nido”.

Periodo di riferimento: 1914 – 1936

Paola Cuccioli –  Grazia Loparco (eds.), Donne tra beneficienza ed educazione. La «Lega del Bene “Vittorio Emmanuelle III”» a Pavia (1914-1936), Roma, LAS 2003.

Istituzione di riferimento:
Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”
Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione

Giovanni Bosco – First salesian colleges founded outside Turin (1863-1864)

“One and not the last study by Don Bosco this year,” writes J. B. Lemoyne referring to 1863 “was the foundation of the college at Mirabello. He had written up its regulations, using the ones at the Oratory as a basis, specifying all the duties of individual superiors and of the pupils, changing what might not be appropriate for the nature of this Institute.” These “regulations,” that remained simply handwritten for many years, according to what we have from Lemoyne, “had to be the founding statute for all the other Houses that would be opened over time. This meant they were given much importance.”

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Giovanni Bosco – Pedagogical and didactic principles and disciplinary matters (1846-1879

The ten brief documents that follow—some perhaps less known than the previous ones in Salesian history—are also interesting from the point of view of the maturing and practice of Don Bosco’s educational system. We have a necessarily limited selection here of personal letters to people responsible for public education, or to young people and teachers, and circulars on pedagogical and didactic issues.

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Giovanni Bosco – Reminders to practise the Preventive System (1884-1885)

In his 1877 booklet on pedagogy, Don Bosco highlights the advantages of the Preventive System and other reasons for which it should be preferred. At the same time he recognises that the “practical application” of the educational approach he is proposing implies “certain difficulties” for educators.

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