Il nostro convegno sarà destinato, precisamente, non alla ricerca scientifica pura o alla celebrazione commemorativa, ma a una riflessione vitale e impegnativa sulla attuale efficacia educativa e pastorale del sistema
Il nostro convegno sarà destinato, precisamente, non alla ricerca scientifica pura o alla celebrazione commemorativa, ma a una riflessione vitale e impegnativa sulla attuale efficacia educativa e pastorale del sistema
In questa seconda edizione, con maggior aderenza alla preoccupazione principale e in armonia con la particolare tesi sostenuta a proposito del carattere « sistematico » e scientifico del « metodo preventivo » di Don Bosco, sono sottentrate considerazioni più pertinenti sulla personalità del Santo educatore, sulla sua vita e sul suo stile, con cui in gran parte il « sistema » si identifica.
Continue reading “Pietro Braido – Il sistema preventivo di Don Bosco”
Il presente lavoro rappresenta il saggio più completo e metodico sul sistema preventivo nell’educazione della gioventù, quale Don Bosco lo concepì, lo attuò e lo insegnò per oltre quarant’anni con la parola viva e con l’esempio quotidiano.
Continue reading “Pietro Braido – Il Sistema Preventivo di Don Bosco”
De sa longue expérience d’éducateur, Don Bosco a retenu un certain nombre de constatations fondamentales.
Première constatation : l’enfant est toujours prisonnier de son milieu familial et social. S’il suit une mauvaise pente, c’est presque toujours parce qu’il se trouve plongé dans une atmosphère délétère, sans posséder des moyens personnels de défense, ou tout au moins, sans en posséder de suffisants. Ou bien c’est la famille qui fait complètement défaut, ou bien, si elle existe, elle se révèle inapte il accomplir sa tâche naturelle de protection el de formation. De là est née chez Don Bosco la double préoccupation éducative suivante: 1° Assainir le milieu où grandit l’enfant en rendant ce milieu aussi moral et aussi chrétien que possible (au besoin ne pas hésiter à en créer un de toutes pièces) ; 2° En vue de son éducation, apporter à cet enfant à la fois protection et formation comme aurait dû le faire sa famille. Continue reading “Henri Bouquier – Don Bosco éducateur”
The best concrete form of the Salesian approach to education is the educative history of Don Bosco.
Some basic principles are described in the short “notes” on the Preventive System in the education of the young written in 1877, must be understood within a rich framework of other narrative, educational, motivational and regulatory texts.
La mejor forma concreta del enfoque salesiano de la educación es la historia educativa de Don Bosco.
Algunos principios básicos se describen en el breve “folleto” sobre el Sistema preventivo en la educación de los jóvenes de 1877 que, sin embargo, debe entenderse dentro de un marco rico en otros textos narrativos, edu-cativos, motivacionales y normativos.
Giovanni Bosco racconta gli inizi del suo impegno educativo a Torino, nel dicembre del 1841, come un incontro reale con un ragazzo reale – Bartolomeo Garelli. Un inizio fatto di comprensione e dialogo, comprensione della persona e una semplice proposta di catechismo e gioco durante i giorni festivi.
La migliore forma concreta dell’approccio salesiano all’educazione è la storia educativa di don Giovanni Bosco. Alcuni principi di base sono descritti nel breve “trattatello” sul Sistema Preventivo nell’educazione della gioventù del 1877 che vanno, però, capiti dentro una cornice ricca di altri testi narrativi, educativi, motivazionali e regolamentativi.
In questo contributo si accennerà alla rete di assistenza degli ebrei tra il 1943 e il 1945 negli istituti religiosi, ad alcune traiettorie di spostamento sia a Roma che nel resto della penisola, senza entrare nei dettagli né parlare dell’aiuto offerto da famiglie, sacerdoti diocesani e vescovi.
Roma, capitale d’Italia e al contempo città del Papa e della Santa Sede, si trovò in una situazione singolare dopo l’8 settembre 1943, per l’intreccio della dimensione locale e internazionale, civile ed ecclesiale che incidevano sul piano politico, militare, diplomatico, ecclesiale. Su questo sfondo si situa una prima ricostruzione di un tema intrigante e complesso, come quello dei rifugiati nascosti nelle case religiose della città.
Continue reading “Grazia Loparco – Ebrei e molti altri nascosti negli istituti religiosi di Roma”
A partire dall’esperienza di animazione del Gruppo Famiglie don Bosco presso l’Opera salesiana del Borgo Ragazzi a Roma (1997-2011), dalla creazione di “Progetto Coppia” – proposta di formazione permanente per Coppie (1999-2004) – e dalla creazione dell’Associazione Cerchi d’Onda – dedita alla solidarietà e pedagogia familiare –, è nata nel 2005 la Scuola di Formazione per Animatori Familiari (SFAF), scuola estiva di animazione e pastorale familiare per singoli, coppie e famiglie impegnate o sensibili nel settore. Continue reading “Mario Oscar Llanos – “L’Associazione Cerchi d’Onda. Scuola di formazione per animatori familiari (SFAF)” in “Atti del Congresso Internazionale, Roma 20-23 settembre 2018, Vol. 2””
La storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice è costantemente permeata dal riferimento al Fondatore san Giovanni Bosco,presupposto che garantisce la vitalità e la continuità della sua missione educativa lungo il tempo. Il ritornare con intelligenza e senso critico alle proprie radici, infatti, è un’azione imprescindibile al fine di orientare in modo saggio e coraggioso le scelte operative nel campo dell’educazione cristiana dei giovani e delle giovani.
Nella concezione educativa di Don Bosco il principio metodologico di base è stato il principio dell’amorevolezza: costruire fiducia, confidenza e amicizia attraverso un atteggiamento non facile di farsi prossimo ai giovani rispetto a tutta la loro vita. L’amorevolezza è quella bontà simpatica, quotidiana, affettiva ed effettiva nel desiderare il bene per la persona del giovane. Don Bosco raccomanda che gli educatori “come padri amorosi parlino, servano di guida ad ogni evenienza, diano consigli ed amorevolmente correggano”.
In the years from 1853 to 1862, Valdocco was transformed from a festive Oratory—an open institution—into a complex work: hospice and boarding, college with boarding section, trade workshops, internal classes and publishing centre, amongst the most important sections.
In 1863, Saint John Bosco undertook a pivotal study by founding the Mirabello College and crafting meticulous regulations for its governance. These regulations, initially handwritten and later printed, were intended as the foundational statute for future institutions. Continue reading “Giovanni Bosco – “First salesian colleges founded outside Turin (1863-1864)” in “Salesian Sources 1. Don Bosco and his work. Collected Works””
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