In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera scrive a riguardo della spiritualità a cui invita a vivere i confratelli salesiani e della castità.
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera scrive a riguardo della spiritualità a cui invita a vivere i confratelli salesiani e della castità.
Dopo aver trattato nelle circolari precedenti della formazione degli Aspiranti, dei Novizi, degli Studenti di Filosofia e Teologia, si crede opportuno aggiungere ora alcuni punti che riguardano:
Michele Rua, in questa lettera rivolta al Direttore, ricorda l’inizio degli esercizi spirituali per i giovani. Conoscendo lo zelo con cui il Direttore lavora alla salute dei giovanetti, l’autore della lettera ha pensato di ricordargli alcune norme che, messe in pratica, daranno i loro frutti. Continue reading “Michele Rua – Norme per gli esercizi spirituali dei giovani.”
Il Capitolo generale [= CG], organo supremo di governo della Società salesiana, è l ’incontro fecondo tra le personalità più rilevanti dell’Istituto, che si radunano per trattare dei problemi di maggior rilevanza e provvedere a quanto si richiede per il mantenimento, lo sviluppo e l’aggiornamento della Società.
Don Ricaldone riporta le condizioni di Domenico Savio riguardo l’avvenire della Congregazione.
Leggendo la Vita di S. Giovanni Bosco e le Memorie Biografiche si resta colpiti dell’insistenza con cui il Padre ritorna sulla necessità e sulla pratica della virtù.
Del teologo Giovanni Borel (Torino 1801-1873), direttore spirituale della Pia Opera del Rifugio, fondata dalla marchesa di Barolo, è nota la grande amicizia con don Bosco, di cui fu sostenitore e collaboratore, soprattutto ai primordi dell’Oratorio di Valdocco.
Ma la sua figura ed opera multiforme di cappellano di corte e direttore spirituale nelle scuole di San Francesco da Paola, di predicatore e confessore nella Piccola Casa della Divina Provvidenza, nelle carceri cittadine, nelle chiese della diocesi di Torino e soprattutto al Rifugio, sono rimaste, sinora, relativamente nell’ombra. Gli stessi dati anagrafici e cronologici concernenti la sua famiglia, i suoi studi e le varie attività da lui svolte, son poco o nulla conosciuti.
Continue reading “Natale Cerrato – Il teologo Giovanni Battista Borel inedito”
Da una lettura globale degli scritti, che si riferiscono al sistema educativo di Giovanni Bosco, si potrebbe anzitutto ricavare l’impressione di una grande efficacia del suo metodo. Questa efficacia pedagogica sembra emergere in particolar modo dalle biografie di Savio, Magone e Besucco, ragazzi presentati come modelli, dalle quali si potrebbe ricavare in qualche modo la realizzazione del profilo ideale che don Bosco aveva in mente. Ma le biografie possono anche dare l’impressione che si tratti proprio di una certa idealizzazione della realtà. Continue reading “Bart Decanq – «Severino» Studio dell’opuscolo con particolare attenzione al «primo oratorio»”
Indice:
Continue reading “Juan Edmundo Vecchi – «Il Padre ci consegna e ci invia»”
La lunga relazione sulla malattia e la morte di madre Mazzarello, benché non firmata è da attribuirsi a don Giovanni Battista Lemoyne, testimone diretto di quanto viene narrato. Egli, in quanto direttore spirituale della Comunità, sapeva quanto le suore e le educande amassero la Madre. É probabile quindi che, a breve distanza dalla morte di madre Mazzarello (avvenuta il 14 maggio 1881) egli abbia scritto i ricordi dell’ultimo periodo della vita della prima Superiora generale per poterli inviare alle FMA soprattutto a quelle più lontane. La fonte è una testimonianza attendibile di una delle pagine più dolorose della prima comunità e al tempo stesso più intense di fecondità. Abbiamo di fronte a noi una donna di 44 anni, dal fisico logoro dalle fatiche e dalla malattia, ma con lo spirito vigile e coraggioso proiettato con gioiosa speranza nell’incontro con Dio al di là della morte, ma anche saggiamente sollecito del futuro della sua famiglia sempre più grande ed estesa, alla quale guarda con trepidazione e fiducia. Continue reading “Giovanni Battista Lemoyne – Relazione di don Giovanni Battista Lemoyne sulla malattia e morte di madre Maria D. Mazzarello (1881)”
Il Servo di Dio Don Filippo Rinaldi (1856-1931), terzo successore di Don Bosco nel governo della Società Salesiana, figura di primo piano nel campo dell’agiografia e della spiritualità, figura-ponte tra la prima e la seconda generazione dei salesiani, ultimo Rettor Maggiore che abbia avuto con Don Bosco dimestichezza di vita e di pensiero, fu una personalità ad un tempo umile e possente che del Padre seppe ritrarre la paternità e la santità in modo veramente mirabile. È perciò che oggi ci è grato presentarlo quale maestro di pedagogia e di spiritualità salesiana, Continue reading “Eugenio Valentini – Don Rinaldi maestro di pedagogia e di spiritualità salesiana”
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