Ángel Fernández Artime – “Prefazione” in “Percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’Opera Salesiana dal 1879 al 1965”

Gli Atti di questo volume contengono le ricerche presentate nel corso del 6° Convegno internazionale sulla storia dell’Opera Salesiana, organizzato dall’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA), con il sostegno dell’Istituto Storico Salesiano (ISS).

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Gaetano Compri – “The beginning and the development of the salesian work in Japan” in “The beginning of the Salesian presence in east Asia”.

To write this paper, I used a great part of the materials gathered by the deceased Fr. Alfonso Crevacore in the “Cimatti Museum” of Tokyo (CMT), situated in the Salesian Seminary of Chofu. It deals specially with the mail correspondence. The originals are found according to the container, or in the Vatican Archives, or in the Central Salesian Archives of Rome (ASC) or in the archive of the China Province in Hong Kong or in the said Cimatti Museum. Fr. Mario Rassiga’s manuscript “Breve cenno storico dell’opera salesiana in Cina” (vol. II, chapter XCIX, pp. 125-136), which reported the correspondence between the Holy See and the Superiors in Turin before the foundation of the Salesian work in Japan. One should note that the actual Japanese Province, up to I January 1928, was part of the Visitatoria of China, of which the superior was Fr. Ignazio Canazei. Continue reading “Gaetano Compri – “The beginning and the development of the salesian work in Japan” in “The beginning of the Salesian presence in east Asia”.”

Giorgio Rossi – “Don Rua e Roma: un rapporto di reciprocità” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

Il rapporto tra don Rua e Roma può essere definito dal termine “reciprocità”, inteso nel senso di un vicendevole scambio, di un apporto bilaterale del dare e del ricevere, di un mutuo arricchimento. Lo spessore di questo rapporto reciproco, durato ben cinquanta anni, dal primo viaggio del 1858 all’ultimo del 1908, potrà essere valutato anche dagli accenni che si faranno, che potranno risultare utili riferimenti ad ulteriori approfondimenti. Continue reading “Giorgio Rossi – “Don Rua e Roma: un rapporto di reciprocità” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”

Aldo Giraudo – “Wokół “Życia” Dominika Savio napisanego przez księdza Jana Bosko : intencje autora i sposoby interpretacji” in “Seminare. Poszukiwania naukowe”

ON THE LIFE OF DOMINIC SAVIO WRITTEN BY FATHER JOHN BOSCO. THE AUTHOR’S INTENTIONS AND THE WAYS OF INTERPRETATION
Summary
Don Bosco wrote the biography of the youngster Dominic Savio in 1859 as a booklet for a monthly series Letture Cattoliche publication in his sixth year. With the publication of this brief but important booklet, the first period of the pastoral and educative action of the Saint can be considered closed. Continue reading “Aldo Giraudo – “Wokół “Życia” Dominika Savio napisanego przez księdza Jana Bosko : intencje autora i sposoby interpretacji” in “Seminare. Poszukiwania naukowe””

Pietro Braido – Prevenire non reprimere. Il sistema educativo di don Bosco

Il “sistema educativo” o, più comprensivamente, l’esperienza preventiva di don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli. È ovvio che la sua vitalità operativa può essere garantita nel tempo soltanto dalla fedeltà alla legge di ogni autentica crescita: il rinnovamento, l’approfondimento, l’adattamento, nella continuità. Continue reading “Pietro Braido – Prevenire non reprimere. Il sistema educativo di don Bosco”

Saverio Stagnoli – Don Bosco e il teatro educativo salesiano

II presente lavoro si propone uno scopo essenzialmente illustrativo. Abbiamo voluto condurre infatti una ricerca sui primordi dell’attività teatrale salesiana nell’ambito dell’Oratorio di Torino (capitolo III), sul suo sviluppo nel primo collegio (capitolo V) e sulla sua espansione oltre la cerchia di tali ambienti (capitolo VII), annotando come Don Bosco sia praticamente intervenuto con la sua attività diretta anche scrivendo testi teatrali (capitolo IV) e dettando le norme di un piccolo regolamento (capitolo VI). Continue reading “Saverio Stagnoli – Don Bosco e il teatro educativo salesiano”

Wim Collin – The ‘educational presence’ in the biographies of young people written by Don Bosco. The Salesian educator present as a help in the vocational realization

Analysing the educational presence, like presented by Don Bosco in the biographies, means that we have to analyse these documents to see how he in a narrative way describes his own role in the lives of these youngsters. Even if he doesn’t mention himself by his own name, sometimes we find, certainly in the lives of Savio, Magone and Besucco, direct and indirect references to himself.

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Giovanni Paolo II – Padre e maestro dei giovani

In occasione del primo centenario della morte di San Giovanni Bosco, Giovanni Paolo II si rivolge a Don Egidio Viganò, Rettore Maggiore della Società Salesiana, con una lettera che riflette sull’importanza dell’educazione dei giovani e sulla responsabilità della Chiesa in questo ambito. La Chiesa, sottolinea il Papa, ha sempre avuto una speciale attenzione per i giovani, riconoscendo l’educazione come una delle sue principali responsabilità pastorali, specialmente in vista del nuovo millennio.
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Rik Biesmans – “Il rapporto educativo esemplarmente vissuto e prescritto da don Bosco” in “Forum salesiano”

Gli organizzatori del colloquio mi hanno pregato di presentare i risultati di una mia ricerca sulle caratteristiche essenziali che il rapporto educativo con i giovani dovrebbe avere secondo don Bosco.

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Alberto Caviglia – “La vita di Besucco Francesco scritta da D. Bosco” in “Salesianum”

Messo così nella sua propria luce il piccolo libro, e rimettendo alle postille occasionali le notizie od osservazioni sulla struttura ed economia di esso, mi sembra aperta la via all’esame del contenuto, seguendo appunto le intenzioni dello scrittore.

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Alberto Caviglia – “La «vita di Besucco Francesco» scritta da D. Bosco, e il suo contenuto spirituale” in “Salesianum”

Il tipo del Besucco è appunto fatto per dimostrare questo assunto o programma: giacché la santità del giovanetto è già costrutta, se anche non giunta all’ultima finitura, nella vita di famiglia e del paese, prima di venire da Don Bosco, dove si trattiene soli cinque mesi, per essere chiamata al compimento del suo amore.

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Alberto Caviglia – “La Romanità di Don Bosco” in “Salesianum”

Don Bosco è un Santo ed è un Grande : e la santità di Lui si compenetra nella grandezza, senza che questa abbia ad essere obnubilata da quella. Perchè, pur non prendendo mai atteggiamenti e pose statuarie di grande, e, senz’altro, dissimulando l’essere suo nella semplicità bonaria delle apparenze, operò cose grandissime che hanno permeato del suo spirito il mondo moderno, ed ebbe animo e concetti d’una profondità ed ampiezza, che solo ora viene a volta a volta rivelandosi con volerlo conoscere più d’appresso.

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Alberto Caviglia – “Un documento inesplorato: la « Vita di Besucco Francesco scritta da Don Bosco e il suo contenuto spirituale” in “Salesianum”

Quando il Besucco entrò all’Oratorio di Don Bosco, aveva tredici anni e cinque mesi giusti : « tra giovane e fanciullo età confine » : età nella quale, precorrendo i tempi per l’intensità del lavoro compiuto dalla « predilezione di Dio » e dall’opera concorde di una saggia direzione e d’una spontanea arresa del cuore, si trovavano già segnati i primi lineamenti della persona spirituale : quelli d’un tipo austero di mortificazione, di preghiera, di precisione : una creatura
in cui la pietas era una seconda natura, e lo spirito di mortificazione un bisogno dell’anima qualche cosa dello spirito aloisiano.

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