Un’ordinanza ministeriale, datata 11 novembre 1923, addita ai maestri don Bosco come “mirabile modello da imitare”. È il primo passo verso una piena riscoperta e valorizzazione della figura del sacerdote piemontese in chiave educativa.
Un’ordinanza ministeriale, datata 11 novembre 1923, addita ai maestri don Bosco come “mirabile modello da imitare”. È il primo passo verso una piena riscoperta e valorizzazione della figura del sacerdote piemontese in chiave educativa.
Tre fattori sono stati decisivi per la formazione dell’immagine di san Giovanni Bosco tra gli sloveni: 1) la stampa, sia quella salesiana sia altra, è stata una fonte di informazioni sugli avvenimenti nel mondo cattolico, tuttavia, i redattori sloveni non si sono limitati a trasmettere o riassumere le notizie, ma le hanno corredate delle loro interpretazioni e comprensioni; 2) i contatti personali, più frequenti a partire dal 1894; 3) la corrispondenza tra don Bosco e i Cooperatori salesiani sloveni.
Il bicentenario della nascita di don Bosco offre un’occasione propizia per verificare l’approccio diretto dei polacchi con il Fondatore della Società Salesiana.
Gli Atti di questo volume contengono le ricerche presentate nel corso del 6° Convegno internazionale sulla storia dell’Opera Salesiana, organizzato dall’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA), con il sostegno dell’Istituto Storico Salesiano (ISS).
Il volume contiene gli atti del Convegno internazionale organizzato dall’Associazione dei Cultori di Storia Salesiana (ACSSA) in occasione del Bicentenario della nascita di s. Giovanni Bosco (1815-2015) sulla Percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’opera salesiana (SDB e FMA) dal 1879 al 1965.
Don Bosco ha accettato e vissuto la sua vecchiaia con singolare energia psicologica e morale, pur soffrendo intimamente distacchi, momenti di più acuta solitudine e di forzata inazione. Non si arrese mai al deperimento progressivo sul piano fisico.
Continue reading “Pietro Braido – “Don Bosco prete dei giovani nel secolo delle libertà””
To write this paper, I used a great part of the materials gathered by the deceased Fr. Alfonso Crevacore in the “Cimatti Museum” of Tokyo (CMT), situated in the Salesian Seminary of Chofu. It deals specially with the mail correspondence. The originals are found according to the container, or in the Vatican Archives, or in the Central Salesian Archives of Rome (ASC) or in the archive of the China Province in Hong Kong or in the said Cimatti Museum. Fr. Mario Rassiga’s manuscript “Breve cenno storico dell’opera salesiana in Cina” (vol. II, chapter XCIX, pp. 125-136), which reported the correspondence between the Holy See and the Superiors in Turin before the foundation of the Salesian work in Japan. One should note that the actual Japanese Province, up to I January 1928, was part of the Visitatoria of China, of which the superior was Fr. Ignazio Canazei. Continue reading “Gaetano Compri – “The beginning and the development of the salesian work in Japan” in “The beginning of the Salesian presence in east Asia”.”
Il rapporto tra don Rua e Roma può essere definito dal termine “reciprocità”, inteso nel senso di un vicendevole scambio, di un apporto bilaterale del dare e del ricevere, di un mutuo arricchimento. Lo spessore di questo rapporto reciproco, durato ben cinquanta anni, dal primo viaggio del 1858 all’ultimo del 1908, potrà essere valutato anche dagli accenni che si faranno, che potranno risultare utili riferimenti ad ulteriori approfondimenti. Continue reading “Giorgio Rossi – “Don Rua e Roma: un rapporto di reciprocità”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
ON THE LIFE OF DOMINIC SAVIO WRITTEN BY FATHER JOHN BOSCO. THE AUTHOR’S INTENTIONS AND THE WAYS OF INTERPRETATION
Summary
Don Bosco wrote the biography of the youngster Dominic Savio in 1859 as a booklet for a monthly series Letture Cattoliche publication in his sixth year. With the publication of this brief but important booklet, the first period of the pastoral and educative action of the Saint can be considered closed. In fact, after a few months, precisely on 18th December of the same year, Don Bosco officially founded the Salesian Society and thus initiated the new phase of his life as founder of religious families, consolidator and propagator of the work that from Turin will spread throughout the world with ever growing success. Continue reading “Aldo Giraudo – Wokół “Życia” Dominika Savio napisanego przez księdza Jana Bosko : intencje autora i sposoby interpretacji”
L’approccio storico era indispensabile per mettere in rilievo il valore che don Bosco e tutta la tradizione educativo-religiosa che a lui si ricollega hanno connesso ai molteplici aspetti di tale « fenomeno » nell’esistenza giovanile e nelle diverse esperienze locali.
L’argomento della seconda giornata fu la storia e lo studio delle tradizionali pratiche di pietà dei nostri ambienti giovanili. Lo spirito critico e le ben note qualità di analisi del Desramaut misero in piena luce gli atteggiamenti e i modi di fare specifici di don Bosco.
Il “sistema educativo” o, più comprensivamente, l’esperienza preventiva di don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli. È ovvio che la sua vitalità operativa può essere garantita nel tempo soltanto dalla fedeltà alla legge di ogni autentica crescita: il rinnovamento, l’approfondimento, l’adattamento, nella continuità. Continue reading “Pietro Braido – Prevenire non reprimere. Il sistema educativo di don Bosco”
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