Giuseppe Biancardi – “La dimensione apostolica della spiritualità laicale salesiana” in “Sviluppo del carisma di Don Bosco fino alla metà del secolo XX”. Atti del Congresso internazionale di Storia Salesiana Roma, 19-23 novembre 2014

Scopo dell’intervento è illustrare, sia pure succintamente, la forte componente apostolica della spiritualità laicale salesiana (in pratica: dei cooperatori laici), così come è stata proposta e instillata dai superiori maggiori dei Salesiani dalla fondazione della Pia Unione agli anni Cinquanta del secolo scorso. Le fonti utilizzate per questa indagine sono il Bollettino Salesiano – dalle origini agli anni Cinquanta – e i Congressi internazionali dei cooperatori.

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Scaria Thuruthiyil – “Significant educative experiences of Salesians in India from 1906 up to 1951” in “Sviluppo del carisma di Don Bosco fino alla metà del secolo XX”. Atti del Congresso internazionale di Storia Salesiana Roma, 19-23 novembre 2014

The essay describes the educative experiences of Salesians in India from 1906 up to 1951. At first, it speaks about the school system (Elementary, Middle, and High Schools, Technical Schools, and University Colleges). Then it talks about the influence of Don Bosco, like the Preventive System and the experience of “Oratorio di Valdocco”. Finally, it talks about the new building of school with the Salesians education.

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Jesús Borrego – “The originality of Don Bosco’s Patagonian missionary enterprise” in “Don Bosco’s place in history”

Borrego in his essay focuses on the missionary enterprise in Patagonia-Argentina undertaken by Don Bosco. The first goals achieved were the construction of churches and schools and the provision of Christian education to young people (especially poor ones). A particular feature of Don Bosco’s missionary strategy was the surprising large participation of the Daughters of Mary Help of Christians.

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Giorgio Zevini – “«Io sono il pane di vita». La spiritualità eucaristica nel vangelo di Giovanni” in “Quaderni di Spiritualità Salesiana. Nuova serie 4”

All’uomo moderno che, specie nella nostra civiltà occidentale, sta morendo per la perdita di valori morali e religiosi ed è tutto proteso nella grettezza dei beni di consumo, nuovo idolo dell’era tecnologica, l’apostolo Giovanni con il messaggio evangelico dona un «pane di vita» (Gv 6,35) e «un’acqua viva» che disseta definitivamente (Gv 4,13-14). Continue reading “Giorgio Zevini – “«Io sono il pane di vita». La spiritualità eucaristica nel vangelo di Giovanni” in “Quaderni di Spiritualità Salesiana. Nuova serie 4””

Fausto Perrenchio – “«Indossate le armi della luce». Il combattimento spirituale nella Bibbia” in “Quaderni di spiritualità salesiana, 3”

“Militia est vita hominis super terram” (Gb 7,1): così rende (con una lieve forzatura) il testo originale la traduzione latina della Volgata. L’espressione ha avuto fortuna, perché sintetizza bene sia la vicenda di Giobbe, sia quella di altri grandi personaggi della Bibbia: la vita umana è una lotta, un combattimento. Giobbe infatti è il terreno di scontro di una sfida che Satana lancia a Dio: l’uomo è capace di amare Dio gratuitamente? anche quando viene colpito nei beni materiali, negli affetti familiari, nella salute? Dio accetta la sfida e dà mano libera a Satana.

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Johannes Wielgoß,Maria Maul – “L’inserimento delle FMA e dei Salesiani nella realtà dei paesi di lingua tedesca” in “Sviluppo del carisma di Don Bosco fino alla metà del secolo XX. Atti del Congresso internazionale di Storia Salesiana Roma, 19-23 novembre 2014″

Nella ricerca storica, l’introduzione e conoscenza di don Bosco nell’ambiente tedesco porta la data dell’anno 1883, anno di pubblicazione di un’opera francese, tradotta in tedesco, sulla persona e le opere di don Bosco, da parte del medico dott. Charles D’Espiney. Il suo desiderio di promuovere l’unione dei Cooperatori salesiani lo spinse a scrivere un libretto con la narrazione di fatti riguardanti la vita di don Bosco. Il libretto capitò nelle mani del vescovo Dr. Johannes Laurent, che ne propose la traduzione in tedesco e scrisse una premessa datata “Pasqua 1882”.

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Aldo Giraudo – “Don Bosco ci insegna a pregare. C’è un nucleo caratterizzante della preghiera salesiana?” in “Quaderni spirituali salesiani, 1”

Il tema della preghiera in don Bosco potrebbe essere indagato percorrendo strade diverse: don Ceria si è domandato: Quando e come pregava don Bosco? Altri hanno tentato di ricostruirne
la “dottrina”, di ordinare i contenuti dei suoi interventi in uno schema teologico. Pietro Stella, applicando un procedimento storico-critico, ha collocato don Bosco nella storia della religiosità cattolica. Sarebbe possibile anche studiarne l’eredità spirituale, vagliando sfumature e accentuazioni particolari dei vari servi di Dio e beati della Famiglia salesiana, alla ricerca di tratti comuni. Ognuno di questi itinerari ha le sue giustificazioni e i suoi vantaggi.

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Pina del Core – “Pregare fa problema? Individuazione di punti chiave e nodi critici” in “Quaderni di spiritualità salesiana,1”

È proprio vero che la preghiera nella vita salesiana oggi fa problema? Perché sembra che sia diventato più problematico di ieri vivere la preghiera, nucleo centrale di ogni vocazione e di ogni spiritualità? La preghiera non è più lo spazio e l’interesse primario che, prima di ogni
altra cosa, crea la comunità e rende feconda ogni attività e missione? Continue reading “Pina del Core – “Pregare fa problema? Individuazione di punti chiave e nodi critici” in “Quaderni di spiritualità salesiana,1””

Pietro Braido – Educare è una «missione»

Nella scorsa primavera la Casa editrice «La Scuola» di Brescia ha celebrato il cinquantenario della sua fondazione avvenuta nell’aprile-maggio 1904. Come noto, il sorgere della Soc. An. «La Scuola» è legato ai nomi più illustri del pugnace e fattivo Cattolicesimo bresciano, tra cui emergono le forti personalità di Giuseppe Tovini e di Mons. Angelo Zammarchi, e si riallaccia allo sviluppo e all’azione della «Società della Gioventù Cattolica Italiana» (1868) e dell’«Opera dei Congressi» (sciolta nel 1904). È precisamente dalla III Sezione «Istruzione ed Educazione» dell’Opera dei Congressi che scaturirono iniziative e vigorosi interventi in favore della libertà
della scuola e dell’insegnamento religioso nelle scuole.

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Pietro Braido – “10 maggio 1884” in “Orientamenti pedagogici”

Non è una data storica, almeno secondo criteri diffusi. Ma per chi ha familiare, quotidiana, la preoccupazione educativa e di essa talora medita le ragioni profonde, può riuscire doveroso e fecondo rievocarla. Del 10 maggio 1884 è quello che riteniamo il documento più limpido
ed essenziale della pedagogia di Don Bosco, uno dei più significativi dell’educazione cristiana.

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Giovanni Bosco – Il Galantuomo. Almanacco per l’anno 1887. Anno 35. Strenna offerta agli associati alle Letture cattoliche di Torino

Questo testo è una lettera indirizzata ai lettori, scritta in uno stile narrativo e riflessivo. Descrive un viaggio in tramvia durante un pomeriggio autunnale, durante il quale il narratore osserva e interagisce con tre personaggi distinti: un mercante di bestiame, un avvocato influente e un giovane alla moda.

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Anastasio A. Ballestrero – San Giovanni Bosco. Sacerdote di Cristo e della Chiesa

Il testo riflette sull’importanza del modello sacerdotale incarnato da san Giovanni Bosco, ispirato alla figura di san Giuseppe Cafasso, suo maestro spirituale. Si evidenzia come Bosco abbia assimilato e realizzato i tratti della spiritualità salesiana, caratterizzata da un profondo servizio divino, spirito di orazione, dolcezza, povertà, umiltà, lavoro instancabile e dedizione alla cura pastorale del prossimo. Continue reading “Anastasio A. Ballestrero – San Giovanni Bosco. Sacerdote di Cristo e della Chiesa”

Jesús Manuel García – Accompagnare i giovani nello Spirito

Per il figlio Guglielmo, quindicenne, prigioniero e lontano dal suo cuore di madre, la nobildonna catalana Duoda (sec. IX) scrisse un manualetto di vita cristiana, in modo che il giovane potesse trovare in quelle pagine lo specchio nel quale scorgere, al di sopra di ogni possibile dubbio, lo stato di salute della propria anima. Questa preoccupazione materna di guida e di educazione cristiana dei giovani traduce l’esortazione di Paolo a Tito: «Esorta ancora i più giovani a essere assennati, offrendo te stesso come esempio in tutto di buona condotta, con purezza di dottrina, dignità, linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire sul conto nostro» (Tt 2,6-8). Continue reading “Jesús Manuel García – Accompagnare i giovani nello Spirito”

Pietro Braido – “Stili di educazione popolare cristiana alle soglie del 1848” in “Pedagogia fra tradizione e innovazione: studi in onore di Aldo Agazzi”

In questo articolo vengono messi a confronto Ferrante Aporti, educatore sociale, e don Bosco. Sono accomunati dalla stessa sensibilità ‘popolare’ per l’educazione e dall’ispirazione umanitaria cristiana. Mentre differiscono l’uno dall’altro per i destinatari e per i metodi usati, ad esempio Aporti si qualifica soprattutto per gli asili infantili, mentre don Bosco è notoriamente considerato il padre e maestro dei giovani.

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