Autori Vari – “Accompagnare, tra educazione, formazione e spiritualità” in “Quaderni di spiritualità salesiana, 2”

Quando parliamo di accompagnamento o di direzione spirituale, ci ricolleghiamo a un’esperienza che nella storia si è espressa in forme molto ricche, articolate e varie. Nell’ambito cristiano l’esercizio sistematico della “direzione spirituale” è iniziato – come sembra – con la vita anacoretica e cenobitica. I primi monaci, quando non esistevano istituzioni e strutture formative, avviavano alla vita monastica e formavano i neofiti affidandoli all’autorità morale e spirituale di un monaco riuscito, riconosciuto come “padre spirituale”. In questo contesto l’accompagnamento spirituale supponeva un rapporto interpersonale ricco e profondo. Un rapporto di paternità spirituale come partecipazione alla paternità di Dio. Anche se la “direzione spirituale” è nata in ragione della formazione dei monaci, non si è ridotta ad essa. Vi sono stati, fin dal principio, cristiani assetati di Dio che andavano dai monaci a chiedere luce. Soprattutto nel Medioevo, con la fondazione degli Ordini mendicanti e dei Terz’ordini, la direzione spirituale si estese ai laici.

SOMMARIO

  • Ti guido per la strada su cui devi andare
  • Il modello contemplativo della direzione spirituale
  • Il maestro, il discepolo e la Parola di Dio
  • Gli feci conoscere tutto me stesso
  • La relazione nell’accompagnamento spirituale
  • Animare e accompagnare nello spirito del sistema preventivo
  • L’accompagnamento spirituale nelle comunità ecclesiali
  • Ero straniero e mi avete accolto

 

 

Periodo di riferimento: 2004

 Accompagnare, tra educazione, formazione e spiritualità, LAS, Roma 2004 (Quaderni di spiritualità salesiana, 2).

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)
Università Pontificia Salesiana (UPS)

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