Questo libretto è intitolato la CHIAVE DEL PARADISO, perchè qualsiasi fedel cristiano che sappia, creda e pratichi quanto ivi si contiene può essere sicuro di sua eterna salvezza.
Questo libretto è intitolato la CHIAVE DEL PARADISO, perchè qualsiasi fedel cristiano che sappia, creda e pratichi quanto ivi si contiene può essere sicuro di sua eterna salvezza.
Questo discorso riflette sulle letture liturgiche del giorno, esaminando il tema della gioia come elemento fondamentale della vita umana alla luce della fede cristiana.
L’articolo esplora il significato e l’importanza della festa nella vita umana e nella fede cristiana, con particolare enfasi sulla domenica come giorno del Signore.
L’articolo analizza il significato e l’importanza della festa nel contesto psico-sociologico, concentrandosi sull’esperienza cristiana.
Il testo testo descrive le caratteristiche delle festività negli istituti e nelle scuole salesiane, nonché nei corsi per guide e nelle colonie estive, evidenziando il coinvolgimento di tutti i partecipanti, il divertimento gioioso, la partecipazione attiva dei genitori, le tavolate conviviali, la significativa partecipazione alla Santa Messa e ai momenti di raccoglimento, l’importanza del gioco e della creatività, l’apertura verso la comunità e le famiglie.
Il passaggio fornito è un estratto da un documento che esamina la storia e l’evoluzione delle costituzioni salesiane, con particolare attenzione al capitolo delle “pratiche di pietà.”
Il volume raccoglie la documentazione del Capitolo generale XV speciale (1969).
il presente contributo vorrebbe essere la presentazione di Domenico Savio qual egli era al momento in cui la sua vita, e più la sua spiritualità, entrarono nella zona d’influenza — e quale influenza — del meraviglioso tempratore di caratteri e guidatore di spiriti che fu S. Giovanni Bosco.
La pedagogia quindi, secondo D. Bosco, è prevalentemente teologica e soprannaturale ed egli non ebbe mai alcuna fiducia nel tecnicismo laico e naturalista, che trascura i valori religiosi e misconosce le verità e i mezzi della grazia offerti dalla religione cattolica.
Confidiamo che la nuova Ufficiatura di Maria Auxilium Christianorum, ossia Patrona della Chiesa e del Papa, incontri il gradimento di tutti i suoi devoti e cooperi efficacemente a incrementarne la devozione e a impetrarne il materno intervento per il trionfo del Regno di Dio e della sua pace, conforme ai prodigi già operati nel passato in favore della Chiesa e del suo augusto Capo visibile, meritando di essere riconosciuta e invocata come potente Ausiliatrice del popolo cristiano.
La Società salesiana gode di un calendario proprio dal 1906. Sono state varie le vicende di tale calendario: aggiunte, soppressioni, spostamenti, cambiamenti. Lo stesso si dica dei «Propri» delle Messe e degli Uffici.
Don Bosco, grande educatore cristiano dei giovani, volle la religione tra i fondamenti del suo sistema educativo. Nell’ambito della religione il Santo diede una grande importanza alla vita di pietà. La inculcò insistentemente con la parola e con gli scritti. Seppe soprattutto dare il suo convincente esempio.
Continue reading “Armando Cuva – “La pietà liturgica di Don Bosco” in “Salesianum””
This paper will survey that period in Don Bosco’s life that saw him ordained a priest. It will not be a study of Don Bosco the priest.
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera si focalizza sul modello del sacerdote salesiano secondo Don Bosco. Il documento sottolinea l’importanza di emulare la figura di Don Bosco, considerandolo un esempio da seguire per i sacerdoti salesiani.
La lettura assidua delle Memorie biografiche fa sentire tuttora sempre più viva e palpabile questa sua eminente caratteristica, quasi per inocularla nei nostri cuori e renderli capaci dei
sacrifici che la «grave angustia e crisi finanziaria» attuale e mondiale reclama pure da ciascuno. I Governi di tutti i Paesi ne sono preoccupati, senza trovare modo di scongiurarla;
e il Santo Padre Pio XI ha lanciato a tutti i popoli il Suo commosso Appello per la Crociata universale di pietà e di amore, onde ciascun membro della grande Famiglia di Dio faccia uso
di tutti i suoi mezzi disponibili per alleviare gli indigenti per mancanza di lavoro, e particolarmente «l ‘immensa moltitudine dei bambini vittime le più innocenti di queste tristissime condizioni di cose; imploranti panem dum non erat qui frangeret eis e nello stesso squallore della miseria, condannati a vedere sfiorire quella gioia e quel sorriso che la loro anima ingenua cerca inconsciamente intorno a sè».
Continue reading “Filippo Rinaldi – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
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