Lo spagnolo Ramon Alberdi ha rievocato, con una nota storica, il pensiero e l’attitudine di San Giovanni Bosco riguardo alla realtà giovani-lavoro.
Lo spagnolo Ramon Alberdi ha rievocato, con una nota storica, il pensiero e l’attitudine di San Giovanni Bosco riguardo alla realtà giovani-lavoro.
Il “sistema educativo” o, più comprensivamente, l’esperienza preventiva di don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli. È ovvio che la sua vitalità operativa può essere garantita nel tempo soltanto dalla fedeltà alla legge di ogni autentica crescita: il rinnovamento, l’approfondimento, l’adattamento, nella continuità. Continue reading “Pietro Braido – Prevenire non reprimere. Il sistema educativo di don Bosco”
Josef Strus offrì un importante contributo sulle « attese cui vennero incontro i Salesiani in Polonia dal 1898 al 1918 ».
Per comprendere i propri comportamenti dei giovani e per riformarli, il Salesiano interroga istintivamente la storia.
Ramón Alberdi preferì partire da un caso preciso di adattamento alla gioventù operaia: « Le origini dell’opera salesiana a Badalona, Spagna (1922-1936) ».
In occasione del primo centenario dell’opera salesiana (1841-1941) il Rettor Maggiore don Pietro Ricaldone pubblicò quest’ampia lettera circolare, nella quale affrontava tre temi strettamente legati tra di loro: l’Oratorio festivo secondo il metodo di don Bosco; il catechismo e il suo metodo; l’istruzione religiosa dei giovani. Ispirandosi a don Bosco egli proponeva un approccio metodologico più avvertito con suggerimenti operativi concreti. Continue reading “Pietro Ricaldone – Oratorio festivo, catechismo, istruzione religiosa”
In una “ pastorale aperta e dinamica” (alcuni vescovi la definiscono “ carismatica”), i responsabili della Chiesa locale cercano innanzitutto di scoprire le forze spirituali e apostoliche presenti e operanti in loco o che stanno sorgendo, mirano a valorizzarle al massimo e a coordinarle in un programma concertato insieme con gli interessati.
Don Eugenio Valentini, autore di numerosi studi su questioni salesiane, fornisce una comunicazione scritta sulla « comunità nella tradizione salesiana », di cui leggeremo qui di seguito le prime pagine. Richiama certe componenti essenziali della comunità locale delle origini, quando Don Bosco la vedeva espandersi attorno a sé.
Indice:
Il sistema preventivo, che don Bosco ha sviluppato insieme con la comunità educativa di Valdocco, poggia sopra tre colonne: ‘ragione, amorevolezza, religione’. Di questi tre la fede era per don Bosco la dimensione più importante e veramente costitutiva del suo sistema educativo.
Il libretto raccoglie: documenti, relazioni, deliberazioni, orientamenti operativi, discorsi e messaggi delle Autorità e l’elenco delle partecipanti al Capitolo generale XI, tenutosi a Torino nel 1947.
Periodo di riferimento: 1940 – 1950
[Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice], Atti del Capitolo generale XI dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tenutosi a Torino – Casa Generalizia dal 16 al 24 luglio 1947, Torino, Istituto FMA 1947.
Istituzione di riferimento:
Istituto FMA
Gli organizzatori del colloquio mi hanno pregato di presentare i risultati di una mia ricerca sulle caratteristiche essenziali che il rapporto educativo con i giovani dovrebbe avere secondo don Bosco. Per questa ricerca ho sfruttato soprattutto un testo che nella tradizione salesiana è noto come: “Lettera di don Bosco Roma 14 maggio 1884.“
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