Il lavoro che presentiamo ha lo scopo di mettere in evidenza la percezione della figura di don Bosco in un contesto diverso rispetto a quello dell’opera salesiana, in un periodo di tempo che va dal 1907 al 1969.
Il lavoro che presentiamo ha lo scopo di mettere in evidenza la percezione della figura di don Bosco in un contesto diverso rispetto a quello dell’opera salesiana, in un periodo di tempo che va dal 1907 al 1969.
Un’ordinanza ministeriale, datata 11 novembre 1923, addita ai maestri don Bosco come “mirabile modello da imitare”. È il primo passo verso una piena riscoperta e valorizzazione della figura del sacerdote piemontese in chiave educativa.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento, è necessaria una breve spiegazione delle ragioni che mi hanno spinto a indagare la rappresentazione di don Bosco nel mondo scolastico non salesiano, come modello di educatore proposto agli insegnanti. Le ragioni sono principalmente due.
Il VI Convegno internazionale di studi organizzato dall’Associazione dei Cultori di Storia Salesiana in collaborazione con l’Istituto Storico Salesiano è incentrato sulla Percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’opera salesiana (SDB e FMA) dal 1879 al 1965 (o comunque non oltre la fine del ‘900), tranne qualche eccezione giustificata.
Credo che le questioni da trattare in questa sede siano di tre tipi:
– il problema della formazione dei salesiani all’interesse per la storia (civile, ecclesiastica, salesiana) e, indirettamente, al senso storico necessario in tutte le vicende di una certa importanza concernenti le ispettorie e le case salesiane;
Trois genres de problèmes me semblent se poser dans le domaine qui nous intéresse ici:
– le problème de la formation des salésiens à l’intérêt pour l’histoire (civile, ecclésiastique, salésienne) et, par ce biais, au sens historique nécessaire quand on traite de n’importe quelle affaire d’importance au niveau des provinces et des maisons salésiennes.
El tema que me propongo abordar intenta investigar la escuela normal de
Almagro – sita en Buenos Aires (Argentina) – partiendo de su origen, desarrollo
y acción para inferir su posible e incipiente influencia en el medio local; desde
su fundación en 1900 hasta 1920, etapa prevista para el conjunto de artículos a
los que se integra este trabajo.
Il testo presenta una panoramica sul tema della religiosità popolare in America Latina, evidenziando la sua importanza e complessità.
L’estratto fornito presenta una riflessione sulla natura e la missione salesiana, focalizzandosi sull’evangelizzazione dei giovani e sull’adattamento della pratica pastorale alla contemporaneità.
L’articolo analizza criticamente due problematiche diffuse nelle comunità religiose, con un’attenzione particolare alla Famiglia Salesiana: la mancanza di risultati soddisfacenti nonostante gli sforzi per formare comunità e la limitata efficacia degli aggiornamenti che rimangono a livello culturale senza generare cambiamenti di atteggiamento.
L’ottavo colloquio internazionale è focalizzato sul tema della comunicazione nella Famiglia salesiana in occasione del centenario del Bollettino Salesiano fondato da Don Bosco a Torino nel 1877.
Continue reading “Francis Desramaut – “Introduzione” in “La comunicazione e la famiglia salesiana””
L’estratto discute l’importanza del “sistema preventivo” nell’identità e nella missione dei salesiani.
In our contribution both the vulnerability as well as the strength of minors, children and adolescents form the starting point for a reflection on the ethical foundations of the educational relationship. The expression ‘vulnerable children and adolescents’ usually makes one think of the concrete situations they find themselves in, and likewise of certain characteristics and behaviours by which they are typified.
Il compianto signor D. Ricaldone nell’ultima sua opera: « D. Bosco Educatore » al termine della trattazione sul direttore come padre scrive: « Osserviamo infine che D. Bosco non ignorava l’organizzazione d’altri istituti di educazione, dove erano nitidamente distinte la carica di Rettore — con la responsabilità generale e la cura particolare del regime esteriore o disciplinare — e quella di Direttore Spirituale per il regime interiore delle anime.
Il 3 marzo u. s. a Bergamo si sono svolte le feste centenarie del transito della Beata Verzeri, fondatrice delle Figlie del S. Cuore. Invano si cercherebbe nelle varie storie della pedagogia o nei dizionari pedagogici un cenno sull’attività educatrice di questa grande anima, e sugli scritti, pieni di scienza pedagogica soprannaturale, che essa ci ha lasciati.
Continue reading “Eugenio Valentini – “Il sistema preventivo della Beata Verzeri” in “Salesianum””
Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.