Miguel Angel García Morcuende – La mediazione educativa per una formazione integrale

Una volta un giornalista chiese al filosofo storico e sociologo tedesco Jürgen Habermas, cosa pensasse della “postmodernità”. 

Il filosofo gli rispose: “Giovane, a me interessano solo le idee che abbiano almeno mille anni”. Iniziamo questa conferenza ponendoci di fronte a due parole millenarie: Vangelo ed educazione. Pochi termini, come questi, sono uniti da vincoli altrettanto significativi e complementari per quanto riguarda la formazione delle nuove generazioni. Le rispettive convergenze e divergenze di queste due dimensioni si ripercuotono in modo significativo sui principi e sulla prassi della Pastorale Giovanile Salesiana. La nuova edizione di “La Pastorale Giovanile Salesiana. Quadro di Riferimento” (2014) è il risultato di uno sforzo di riflessione della Congregazione Salesiana attraverso le Ispettorie, preparato con la preziosa collaborazione di esperti, per capire e promuovere una strutturazione del patrimonio pastorale. Uno sforzo durato cinque anni, avente lo scopo di ricordare la “grammatica” della Pastorale Giovanile Salesiana, con una (ri)lettura del patrimonio pedagogico-pastorale della Congregazione. Questa terza edizione aggiornata ha voluto ascoltare la pratica pastorale e verificarne i risultati alla luce del Magistero della Chiesa e le norme della Congregazione, per poi calarsi nuovamente nel campo della pratica. Tutto questo mettendo in luce gli ambiti di intersezione, il terreno comune nel quale evangelizzazione ed educazione procedono di pari passo. La Chiesa nutre una profonda fiducia nei confronti della Pastorale, quel congiunto di azioni promosse dalla comunità ecclesiale, sotto la guida dello Spirito Santo, per realizzare nel tempo il progetto di salvezza che Dio ha concepito per la storia personale di ogni individuo. In questo contesto, la Pastorale Giovanile Salesiana risponde a due grandi obbiettivi: umanizzare i giovani ed educarli alla fede. E lo fa con azioni educative ed evangelizzatrici pensate con e per i giovani, azioni che si integrano e si arricchiscono a vicenda. Filone di Alessandria, uno degli intellettuali ebrei più aperti del I secolo, definiva il saggio con l’aggettivo methórios, intermedio, colui che sta sulla frontiera: con i piedi piantati nel suo territorio spinge lo sguardo oltre il confine, all’ascolto delle ragioni dell’altro. Difficilmente si potrebbe trovare un aggettivo capace di definire meglio la “saggezza” educativo-pastorale salesiana: attenta alle chiamate del nostro tempo, alle aspirazioni e preoccupazioni dei giovani, pur mantenendo i piedi nel Vangelo. In questo senso, la Pastorale Giovanile Salesiana non è solo azione, prassi, organizzazione delle risorse e programmazione degli interventi, ma presuppone anche un’attenta ed intensa riflessione antropologica, educativa e teologica, volta alla messa in atto odierna del progetto di salvezza, che verifica e ripropone. Per questo, oggi più che mai, abbiamo bisogno di padroneggiare il “bilinguismo”, ossia di poterci immergere completamente in due lingue: il Vangelo della fede e la cultura contemporanea in cui vivono i nostri giovani.

Periodo di riferimento: 2015

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana

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