Il lavoro che presentiamo ha lo scopo di mettere in evidenza la percezione della figura di don Bosco in un contesto diverso rispetto a quello dell’opera salesiana, in un periodo di tempo che va dal 1907 al 1969.
Il lavoro che presentiamo ha lo scopo di mettere in evidenza la percezione della figura di don Bosco in un contesto diverso rispetto a quello dell’opera salesiana, in un periodo di tempo che va dal 1907 al 1969.
A escola católica é milenar e as escolas normais católicas dirigidas por religiosos, em terras brasileiras, mais que centenárias, contribuíram para a constituição da profissão docente.
La pubblicazione della prima biografia di don Bosco nel 1883 nei paesi di lingua tedesca suscitò un vivace interesse verso la sua persona e la sua opera. Con la pubblicazione nel 1895 del “Bollettino Salesiano” in edizione tedesca “Salesianische Nachrichten” l’opera di don Bosco e dei Salesiani conobbe larga diffusione.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento, è necessaria una breve spiegazione delle ragioni che mi hanno spinto a indagare la rappresentazione di don Bosco nel mondo scolastico non salesiano, come modello di educatore proposto agli insegnanti. Le ragioni sono principalmente due.
Un’ordinanza ministeriale, datata 11 novembre 1923, addita ai maestri don Bosco come “mirabile modello da imitare”. È il primo passo verso una piena riscoperta e valorizzazione della figura del sacerdote piemontese in chiave educativa.
L’analisi di tre opere di autori diversi per origine e cultura costituisce un primo tentativo e un invito ad ulteriori approfondimenti su tematiche importanti e originali, legate all’immagine di don Bosco e della sua opera che egli stesso poté conoscere ed esplicitamente approvare (a parte l’iniziale perplessità sull’opera di D’Espiney).
In questo contributo intendiamo esplorare in che modo l’immagine di don Bosco si è sviluppata nel periodo 1879-1934. Partiamo da una breve evocazione storica circa il modo in cui il nome di don Bosco si è diffuso nel Belgio. Successivamente esamineremo come si è sviluppata nella stampa la presentazione di don Bosco.
Tre fattori sono stati decisivi per la formazione dell’immagine di san Giovanni Bosco tra gli sloveni: 1) la stampa, sia quella salesiana sia altra, è stata una fonte di informazioni sugli avvenimenti nel mondo cattolico, tuttavia, i redattori sloveni non si sono limitati a trasmettere o riassumere le notizie, ma le hanno corredate delle loro interpretazioni e comprensioni; 2) i contatti personali, più frequenti a partire dal 1894; 3) la corrispondenza tra don Bosco e i Cooperatori salesiani sloveni.
Il bicentenario della nascita di don Bosco offre un’occasione propizia per verificare l’approccio diretto dei polacchi con il Fondatore della Società Salesiana.
Il VI Convegno internazionale di studi organizzato dall’Associazione dei Cultori di Storia Salesiana in collaborazione con l’Istituto Storico Salesiano è incentrato sulla Percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’opera salesiana (SDB e FMA) dal 1879 al 1965 (o comunque non oltre la fine del ‘900), tranne qualche eccezione giustificata.
Si riporta il saluto della Segretaria Generale dell’Istituto delle FMA ai partecipanti al Convegno Internazionale di Storia dell’Opera Salesiana.
Si riporta il saluto del Vicario del Rettor Maggiore SDB Don Francesco Cereda in occasione dell’apertura dei lavori del VI Convegno Internazionale di Storia dell’Opera Salesiana.
Si riporta l’elenco dei relatori e dei partecipanti al Convegno Internazionale dell’Opera Salesiana svoltosi a Torino tra il 28 ottobre e il 1° novembre 2015.
Il volume contiene gli atti del Convegno internazionale organizzato dall’Associazione dei Cultori di Storia Salesiana (ACSSA) in occasione del Bicentenario della nascita di s. Giovanni Bosco (1815-2015) sulla Percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’opera salesiana (SDB e FMA) dal 1879 al 1965.
Gli Atti di questo volume contengono le ricerche presentate nel corso del 6° Convegno internazionale sulla storia dell’Opera Salesiana, organizzato dall’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA), con il sostegno dell’Istituto Storico Salesiano (ISS).
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