Giovanni Bosco – Il galantuomo. Almanacco nazionale per l’anno bisestile 1888

Cogli auguri pel capo d’anno ti presento, benigno lettore delle Letture Ascetiche, la strenna che in quest’anno ho stabilito offrirti. 
Ma prima di tutto sento il dovere di ringraziarti della costanza con cui seguiti l’abbonamento alle nostre letture, specialmente se procuri che siano lette da molte persone. Questo è ciò che desidero ardentemente, ed è il vero fine che mi sono sempre proposto nel pubblicarle. I libri buoni sono un pascolo dell’intelletto e del cuore, ed un antidoto contro l’errore e l’immoralità. Considerati sotto questi due aspetti, tu vedi la necessità di propagarli e di farli leggere.

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Mara Scoliere,Raffaele Mastromarino – “La relazione nell’accompagnamento spirituale. Approccio psicologico” in “Quaderni di spiritualità salesiana. Nuova serie-2”

L’accompagnamento spirituale può essere inteso come un servizio d’ascolto e come una relazione d’aiuto che ha lo scopo di orientare ai valori, aiutare l’accompagnato  a fare ordine nella propria mente e nella propria esperienza di vita.

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Pina del Core – Pregare fa problema? Individuazione di punti chiave e nodi critici

È proprio vero che la preghiera nella vita salesiana oggi fa problema? Perché sembra che sia diventato più problematico di ieri vivere la preghiera, nucleo centrale di ogni vocazione e di ogni spiritualità? La preghiera non è più lo spazio e l’interesse primario che, prima di ogni
altra cosa, crea la comunità e rende feconda ogni attività e missione?

 

Questi ed altri interrogativi si addensano intorno a questa realtà così importante per la vita consacrata salesiana e che sembra “fare problema”. Eppure siamo profondamente convinti che la preghiera, sia nella sua forma individuale che comunitaria, è essenziale se vogliamo attraversare, senza eccessive perdite, la crisi vocazionale – che è soprattutto crisi di fede – che ha investito la cultura e la società in cui siamo immersi.

Indice:

  • 1. Un disagio sommerso e persistente
    • 1.1. Preghiera e relazioni
    • 1.2. Preghiera e spiritualità
  • 2. Alcune difficoltà comuni
    • 2.1. Il rischio della dispersione
    • 2.2. La fatica del rientrare in se stessi
    • 2.3. È solo questione di “attivismo”?
    • 2.4. La fuga dalla solitudine e dal silenzio
    • 2.5. Non saper “perdere tempo”: il tempo delle relazioni e
      dell’ascolto
  • 3. Verso una interiorità “ritrovata”

Periodo di riferimento: 2003

P. Del Core, Pregare fa problema? Individuazione di punti chiave e nodi critici, in «Quaderni di spiritualità salesiana 1», Nuova serie-1, Roma, 2003, 13-28.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana

Aldo Giraudo – Don Bosco ci insegna a pregare. C’è un nucleo caratterizzante della preghiera salesiana?

Il tema della preghiera in don Bosco potrebbe essere indagato percorrendo strade diverse: don Ceria si è domandato: Quando e come pregava don Bosco? Altri hanno tentato di ricostruirne
la “dottrina”, di ordinare i contenuti dei suoi interventi in uno schema teologico. Pietro Stella, applicando un procedimento storico-critico, ha collocato don Bosco nella storia della religiosità cattolica. Sarebbe possibile anche studiarne l’eredità spirituale, vagliando sfumature e accentuazioni particolari dei vari servi di Dio e beati della Famiglia salesiana, alla ricerca di tratti comuni. Ognuno di questi itinerari ha le sue giustificazioni e i suoi vantaggi.

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María Esther Posada – Diventare oranti Itinerario di preghiera di Maria Domenica Mazzarello

«Non so dire nulla del suo metodo di orazione … posso però dedurre che era molto avanti nell’intimità con Dio»; «…si vedeva che la meditazione non era limitata al tempo stabilito dalla Regola, ma che continuava a lavorare nel suo spirito».

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Jesús Manuel García – Educare i desideri dei giovani per trovare Dio

Sono ancora di grande attualità le parole che la Redemptoris missio diceva descrivendo il nostro tempo: «Il nostro tempo è drammatico e insieme affascinante. Mentre da un lato gli uomini sembrano rincorrere la prosperità materiale e immergersi sempre più nel materialismo consumistico, dall’altro si manifestano l’angosciosa ricerca di significato, il bisogno di interiorità, il desiderio di apprendere nuove forme e modi di concentrazione e di preghiera. Non solo nelle culture impregnate di religiosità, ma anche nelle società secolarizzate è ricercata la dimensione spirituale della vita come antidoto alla disumanizzazione.

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Giovanni Bosco – Il galantuomo almanacco nazionale per l’anno 1856

È questa la terza volta che ho l’onore di presentarmi a voi, o venerali amici, per parlarvi di nuove vicende. Quest’anno ho tante cose gravi a raccontarvi, e di tale importanza, che mi vedo costretto a dividere la materia in alcuni capitoli. Comincerò ad accennarvi ciò che avvenne sul principio di quest’ anno per farmi strada al rimanente.

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Giovanni Bosco – Il galantuomo. Almanacco nazionale per l’anno comune ed embolismale 1859

Eccovi, Lettori cortesi, il solito umil l’Almanacco che v ’offriamo qual pegno della nostra gratitudine per la vostra cooperazione al sostenimento delle Letture Cattoliche, le quali certamente, se non fosse stato del vostro benevolo concorso, non si sarebbero potute pubblicare sino ad ora. Abbiatevi dunque questo picciol dono qual contrassegno della nostra riconoscenza, la quale è grande e sincera; ma insieme pigliatelo eziandio come una preghiera di continuarci il vostro favore per l’avvenire, sia con rinnovare la vostra associazione, sia ancora con adoperarvi che altri pure si associno. Eh già, mi direte, qui si vuol tirar l’acqua al suo molino. Ma noi crediate, di grazia. Qui non si tratta già di far intascare denaro all’amministrazione, ma bensì di metterla in grado di coprire spese da farsi necessariamente per la prosecuzione dell’opera e per pagar debiti. Che, se per la vostra cristiana sollecitudine ne rimarrà ancora sopravanzo, chi ne trarrà profitto sarete voi, Lettori umanissimi, giacché, crescendo i mezzi, si perfezionerà anche l’Opera, accrescendo i fascicoli e migliorando la carta e i caratteri e gli altri accessori. Continue reading “Giovanni Bosco – Il galantuomo. Almanacco nazionale per l’anno comune ed embolismale 1859”

Giovanni Bosco – Il galantuomo e le sue novelle. Almanacco pel 1863

Indice

  • Le quattro stagioni.
  •  Ecclissi
  • Computi ecclesiastici
  • Feste mobili
  • I quattro tempi 
  • Tempo proibito per celebrare le nozze solenni
  • Real casa di Savoia
  • Romano Pontefice
  • Calendario
  • Brevi notizie dei 26 martiri Giapponesi canonizzali il dì 8 giugno 1862 »
  • Loro martirio »
  • S. Michele de’ Santi »
  • Descrizione della solennità 8 giugno 1802 »
  • Novelle. Il Crocifisso d’argento
  • L’ultima ora di Camoens »
  • Singolare castigo di uno spergiuro »
  • Canzoni. L ’orfanello »
  • Il pensiero della morte »
  • Il mattino dei fanciulli »
  • Brevi cenni sul nuovo servizio postale che è posto in vigore il
    1 gennaio 1863 »
  • Osservazioni sulla nuova legge postale
  • Tariffa delle monete »
  • Valore delle monete estere al pari »

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Giovanni Bosco – Il galantuomo. Strenna offerta ai cattolici italiani. Almanacco pell’anno bisestile 1864

Il Galantuomo si presenta quest’anno vestito di nuovo e paffuto che è una delizia e spera non gli verrà fatta sgarbata accoglienza. Quantunque da undici anni abbia fatto conoscenza col rispettabile pubblico, egli è non ostante tuttora timido assai e facile a spaventarsi. Se qualcuno gli venisse a fare dei visacci ei ne potrebbe impaurire e poverino! morirsene di dolore. Invece se non lo si avrà a male che il Galantuomo continui a sedersi al banchetto delle strenne (e chi potrebbe guardar di mal occhio un Galantuomo?) egli promette che ritornerà l’anno venturo ad attestare la sua riconoscenza e, se non gli verrà data ragione di corruccio, assicura di venir tutto festoso e ridente. A lui non piace per niun conto altercare, e vorrebbe stringere la mano a tutti in segno di mutua comunanza d’idee e di affetti. Faccia Iddio che ei si possa avere l’anno venturo una si dolce consolazione. Amici cari, statemi sani, allegri con ogni ben di Dio. Leggetemi, fatemi leggere e vivete felici.

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Giovanni Bosco – Galantuomo. Almanacco nazionale per l’anno 1871

Buon giorno, o miei venerali amici, eccomi di ritorno a Voi per la diciannovesima volta. Mi pensava in quest’anno, e forse l’aspettavate anche voi, che io dovessi comparirvi avanti vestito lutto in festa, inghirlandato di fiori, quale non fui mai per lo passato, e ciò in riconoscenza al gran bene che porterà a lutto il mondo il Concilio Ecumenico, e perla definita infallibilità del Papa. Invece ho dovuto stracciarmi le vesti di dosso, lasciarmi crescer lunga la barba, vestire a lutto il mio codino, a cagione dei fatti succeduti che voi tutti sapete, e perché non permetterò mai che si dica che il Galantuomo rida, mentre piangono migliaia dei suoi fratelli; e fratelli del Galantuomo sono pure quei tanti disgraziati caduti vittima (delle orribili mitragliatrici. Se vi ricordale io ve l’ho ripetuto le tante volte, che se non si cessava dal far peccati, dal bestemmiare, se non si santificava di più il giorno di festa, che il Signore ha voluto riserbarlo per sé, le cose ci sarebbero andate male, e ci sarebbero succedute gravi disgrazie. Sembrava a taluni che io dicessi una cosa strana, e per tanti ho parlato al vento, e si continuò a vivere come se Dio non fosse stato, o non si curasse punto di noi, e adesso ne vediamo coi nostri occhi le deplorabili conseguenze!

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Giovanni Bosco – Il galantuomo. Almanacco per l’anno 1881

Nell ’accingermi a mandarvi i miei augurii, amici miei, un pensiero mi turba la mente, e siccome tra amici di data antica, conviensi che ogni cosa sia palese, non tralascierò di esternarvelo. Allo spirar di un anno ed al sorgere di un altro novello, dicono, anzi sogliam dir noi pure, che abbiamo un anno di più. Io per esempio, a chi mel richiede, senza preamboli e pronto, rispondo che ho 65 anni. E voi, amici, e voi quanti anni avete?….. Quanti anni ho!. Quanti anni avete?. Ohimè, quanto mal si conviene il verbo avere in questa interrogazione, e quanto andiamo errati nell’adoperarlo nella risposta! Noi semplicioni, non- ci accorgiamo che la cosa avvien tutto all’opposto, e che gli anni i quali noi diciam di avere, quelli appunto sono, che più non abbiamo. Sono dessi il terribile sottraendo di quell’operazione aritmetica, incomprensibile direi, e sola, cui dovremmo tener fissa la mente nostra, ogni momento. Continue reading “Giovanni Bosco – Il galantuomo. Almanacco per l’anno 1881”

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