Aujourd’hui, la question est souvent posée: est-il encore possible qu’un éducateur du XXIe siècle puisse se référer à un pédagogue du XIXe?
Continue reading “Jean-Marie Petitclerc – Le système préventif repensé dans l’horizon actuel”
Aujourd’hui, la question est souvent posée: est-il encore possible qu’un éducateur du XXIe siècle puisse se référer à un pédagogue du XIXe?
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In this article M. Ribotta explains Don Bosco’s commitment to promoting education in Turin.
La teologa e antropologa Anna Meiser, docente presso l’Istituto di Etnologia dell’Università «Albert Ludwig» a Friburgo, ha illustrato lo stile di presenza e di azione evangelizzatrice di Yánkuam’ tra gli Achuar.
E’ necessario regolarizzare ogni giorno di più le cose per porre in cima di ogni nobilissima aspirazione la formazione intellettuale e morale dei chierici, formazione che importa: noviziato regolare; studentato filosofico, pur regolare, sì per quelli che si preparano a Licenze e a titoli d’insegnamento, come per gli altri dediti esclusivamente al Corso di filosofia, senza
aspirazione ad esami pubblici; studentato teologico regolare.
La lettera sottolinea l’importanza degli oratori festivi nella tradizione salesiana, secondo il discorso del 1913. Queste istituzioni rappresentano la pietra angolare dell’Opera salesiana insieme alle missioni e alle vocazioni ecclesiastiche.
La lettera del 15 maggio 1911 del Capitolo superiore dei salesiani delinea importanti deliberazioni riguardanti il corso tecnico, i convitti-pensionati e le vacanze durante l’anno scolastico. In merito al corso tecnico, viene confermato il principio di non ammettere corsi tecnici interni nei collegi, ma si tollera l’integrazione del programma per le classi 1a e 2a tecnica fino a completamento delle disposizioni legislative-scolastiche italiane.
La lettera la circolare del nuovo Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana è caratterizzata da un profondo senso di responsabilità e affetto verso la comunità. Continue reading “Paolo Albera – “L’XI Capitolo Generale. Elezione del nuovo Rettor Maggiore. In udienza dal Papa Pio X. Programma da lui tracciato. Notizie varie” in “Lettere circolari di Don Paolo Albera ai salesiani””
Se l’intreccio fra tradizione e modernizzazione era stato un tratto caratteristico del modello salesiano all’epoca di don Bosco, lo fu altrettanto durante il rettorato dei suoi due successori? Quali furono le modalità varie e forse anche contraddittorie, attraverso cui il modello della “pedagogia povera” di Valdocco e di Mornese si è tradotto nella realtà educativa del mondo salesiano? Quale tipo di “inculturazione” pedagogico-spirituale ebbe luogo all’epoca per aderire alle concrete esigenze del luogo, senza con ciò venir meno all’uniformità ricercata sempre come garanzia di unità e di fedeltà allo spirito del fondatore?».
Il testo di queste “sintesi e prospettive” è stato concepito come strumento di lavoro o punto di partenza per il dialogo tra i partecipanti, nell’incontro conclusivo del Convegno. Nella presente redazione sono stati tenuti in conto i rilievi, le osservazioni e i suggerimenti emersi nella discussione. Ovviamente, questa rapida sintesi non può e non vuole esaurire la ricchezza degli argomenti trattati e delle informazioni offerte nelle dense giornate “mexicanas”.
El objetivo que buscamos en esta investigación es acercarnos a una panorámica del trabajo desarrollado en el ámbito científico por los educadores salesianos del primer período en Uruguay, y profundizar en el significado y las razones que los llevaron a embarcarse en esta actividad.
La “Escuela de Artes y Oficios del Espíritu Santo” fue fundada por el canónigo Manuel Azpeitia y Palomar en 1897 y pasó a manos de los salesianos el 31 de marzo de 1906. Esta obra, considerada la fundación de la Provincia de Guadalajara, tiene una historia muy significativa en sus casi 24 años de existencia.
Continue reading “Evaristo Olmos Velázquez – “La educación salesiana en la «Escuela de artes y oficios del Espíritu Santo – Colegio Salesiano», 1906-1922” in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti””
Este ensayo rescata parte de la historia de la casa salesiana de Puebla desde su origen, en 1894 hasta 1922, con el apoyo fundamental de documentos que son memoria viva de eventos pasados. La casa salesiana de Puebla nació con la idea de ayudar a los jóvenes pobres y necesitados enseñándoles un oficio con el cual podrían ganarse una vida honesta.
El modelo educativo-pastoral de Don Bosco, iniciado en Turín en 1841, evolucionó desde simples actividades catequísticas y recreativas hasta la consolidación de una obra con sede permanente en la Casa del Sr. Pinardi en Valdocco en 1846. A lo largo de los años, Don Bosco expandió su labor, adquiriendo la Casa Pinardi en 1850 y desarrollando instalaciones educativas más amplias.
I salesiani presero in carico il Vicariato di Mendez e Gualaquiza (Ecuador) nel 1893 e, dopo un breve periodo di esplorazione dell’area geografica, furono disposti a intraprendere il loro piano di missione.
La llamada a Don Bosco, por parte de Dios, para una misión de salvación de la juventud, especialmente de la más pobre, convoca a muchas personas y grupos a una convergencia espiritual y a una participación educativa y pastoral: el Sistema Preventivo.
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