Attesa da tempo questa escursione fra gli indios affidatagli dalla Santa Sede, il 31 ottobre 1886 mons Fagnano con un drappello di soldati partì da Buenos Aires alla volta della Terra del Fuoco.
Attesa da tempo questa escursione fra gli indios affidatagli dalla Santa Sede, il 31 ottobre 1886 mons Fagnano con un drappello di soldati partì da Buenos Aires alla volta della Terra del Fuoco.
L’arrivo di mons. Fagnano a Punta Arenas nello stretto di Magellano ha delle conseguenze molto positive nella vita sociale della città. Impianta una fabbrica di mattoni, fonda un collegio, un oratorio, una banda musicale, un Istituto metereologico, ecc. Insomma la cittadina alla fine del mondo si avvia a diventare un “luogo civile”, capace di accogliere gli emigranti croati, spagnoli e italiani.
L’autrice presenta anzitutto i vari passi che precedettero l’andata dei Salesiani in Cile prima che mons. Fagnano nel luglio 1887 sbarcasse con tre confratelli a Punta Arenas. A quel momento avevano già esplorato praticamente con i militari tutto il settore orientale dell’isola Grande, osservandone direttamente gli abitanti (onas o selk’nam).
Il saggio presenta lo sviluppo storico delle diverse proposte di missioni pensate e organizzate dal Prefetto Apostolico mons. Fagnano, le missioni volanti fra gli indigeni tehuelches nell’esteso territorio de Santa Cruz, le missioni fra i protestanti nelle isole Malvina e le reducciones salesiane in particolare quella di “Nostra Signora della Candelaria” in Río Grande (Argentina).
L’azione apostolica esercitata da mons. Giuseppe Fagnano a fine secolo XIX ed inizio secolo XX nella Patagonia australe e nella Terra del Fuoco, se da un lato trova le sue lontane premesse nei suoi entusiasmi giovanili per un servizio a Dio e alla Patria e nell’esperienza religiosa ed educativa con don Bosco a Valdocco, Lanzo e Varazze, dall’altra trova i suoi ravvicinati preliminari nell’ardua fondazione del collegio a San Nicolás de los Arroyos in Argentina e soprattutto nella sperimentazione missionaria su Río Negro e nel centro-nord della Patagonia.
“Il servizio dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice durante la Grande Guerra” è il titolo del convegno nazionale di studio che si è tenuto a Mogliano Veneto, in Provincia di Treviso, sabato 14 maggio u. s., presso il Collegio salesiano Astori.
No Circular n.º 6, de 7 de novembro de 1959, o Reverendo Pe. José Stringari, inspetor da Inspetoria de Nossa Senhora Auxiliadora de São Paulo, anunciou a criação do Arquivo Histórico Salesiano do Brasil. Essa iniciativa tinha duas finalidades principais. Em primeiro lugar, reunir todo o material histórico da Obra Salesiana no Brasil para documentar o trabalho dos Filhos de Dom Bosco no país. Em segundo lugar, iniciar a publicação de obras que permitissem ao público verificar a atividade salesiana, especialmente em benefício da formação intelectual, profissional, moral e religiosa da juventude brasileira. Continue reading “Antônio De Almeida Lustosa – Joaquim Sapateiro: Traços biográificos do Coadjutor Salesiano Joaquim Honorio dos Santos”
I sacerdoti allievi del Convitto ecclesiastico di Torino, tra le altre cose, studiavano sacra eloquenza ed erano invitati a comporre un corso completo di meditazioni da usare nelle “missioni” o negli esercizi spirituali al popolo. L’Archivio Centrale Salesiano conserva una parte di queste prove del giovane don Bosco, ognuna con la data di composizione.
Negli anni 1923-24 c’è stato il tentativo di realizzare la fusione o la federazione tra l’Ospizio salesiano del S. Cuore al Castro Pretorio e l’Orfanotrofio comunale di S. Maria degli Angeli alle Terme di Diocleziano.
Viene documentata la storia dell’opera salesiana di Civitavecchia dalla fondazione (1928) fino al secondo dopoguerra (1948). La ricerca è basata sulle fonti trovate negli archivi ecclesiastici di Civitavecchia e di Roma e sulla Cronaca della casa di Civitavecchia, quando è stata redatta.
In questa lettera i tre Salesiani (Giovanni Cagliero, Vescovo, Sac. Domenico Belmonte, Prefetto, Sac. Giovanni Bonetti, Direttore Spirituale) raccontano il processo dell’elezione straordinaria di D. Rua a Rettor Maggiore. Continue reading “Domenico Belmonte,Giovanni Bonetti,Giovanni Cagliero – “Elezione straordinaria di D. Rua a Rettor Maggiore” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai Salesiani””
Francis Desramaut dans la “Préface” du livre, exprime le besoin d’un ouvrage facile d’accès mais solide en contenu, car bien que de nombreuses histoires sur le fondateur des Salésiens existent, celles concernant son œuvre font défaut. Il mentionne un recueil documenté en italien mais jugé trop long et incomplet. L’auteur s’inspire d’une brochure française précédente pour créer un livre complet et agréable à lire, couvrant l’histoire des Salésiens depuis la naissance de Jean Bosco en 1815 jusqu’au chapitre général de 1965. Continue reading “Morand Wirth – Don Bosco et les salésiens: cent cinquante ans d’histoire”
Don Bosco (1815-1888) was the acrobat-saint, priest, journalist, and apostle of poor and abandoned youth. But was he also a man of the spiritual life, and did he leave a
spiritual heritage? Yes, says Father Francis Desramaut. And in some ways it is a heritage very like that of our own age, stirred and renewed by the Second Vatican Council. This book, one of the first to deal with Don Bosco’s spirituality, is drawn from sources which were largely unknown or ignored by earlier authors. It presents a Don Bosco free of fanfare, rooted in the tradition o f the great spiritual masters, creative in view of his own times. Continue reading “Francis Desramaut – Don Bosco and the spiritual life”
Una tipologia di professionalità può essere delineata tenendo conto dell’eccellenza in una pratica sociale ritenuta significativa, o indispensabile, nei vari contesti sociali, culturali e lavorativi. Continue reading “Michele Pellerey – “La professionalità educativa e la competenza pedagogica. Attenzioni irrinunciabili dell’offerta formativa della famiglia salesiana oggi” in “Con Don Bosco educatori dei giovani del nostro tempo””
Il Centro Salesiano Regionale di Formazione Permanente con sede a Quito – Ecuador è la realizzazione di un sogno progettato dagli Ispettori e Delegati dell’America Latina, durante il Capitolo Generale Speciale: il desiderio di costituire una “Conferenza Salesiana Latinoamericana”, con l’obiettivo di unificare le forze pastorali vive della Congregazione, portando avanti un piano di rinnovamento della nostra Congregazione, riprendendo l’identità storica e carismatica, secondo lo spirito e la missione di don Bosco, e coltivando un rapporto più stretto con la CELAM (Conferenza Episcopale Latinoamericana).
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