Morand Wirth – Affectivité et éducation chez Don Bosco
C’est une approche historique précise et approfondie que proposent ces pages du Père Wirth. Partout des souvenirs et des textes de Don Bosco, notamment 4 biographies qu’il a lui-même consacrées à des adolescents recueillis au Valdocco, elles explicitent la genèse et la structure du « système préventif », et s’attachent à définir ce « cœur » qu’il convient de « gagner » grâce à une relation éducative appropriée. Qu’est-ce que « l’amorevolezza » qui permet au sujet de sentir qu’il est aimé ? Continue reading “Morand Wirth – Affectivité et éducation chez Don Bosco”
Enrica Rosanna – La prevalenza delle donne nell’insegnamento Problema o risorsa?
Oggi, nella realtà della società e della scuola (italiana ed europea, come vedremo) la presenza del maestro è pressoché sparita, specie ai livelli inferiori: l’educatrice del nido, quella della materna, se c’è qualche difficoltà la logopedista e la psicomotricista, la tata, la vicina di casa, la baby sitter… per arrivare alle insegnanti della scuola primaria e secondaria inferiore, tutte (o quasi) sono rigorosamente donne.
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Rik Biesmans – La ragione(volezza) e il punto delicato dei castighi nel processo educativo
Don Bosco e generalmente anche i suoi prossimi collaboratori hanno cercato di applicare consapevolmente e fedelmente il sistema preventivo nell’educazione. Esso richiede l’assistenza costruttiva ed anche ‘impeditiva’ (preveniente per mezzo di misure impeditive) come pure la ragione(volezza), la pratica religiosa, i rapporti amichevoli e benevoli.
John Dickson – La qualità delle relazioni educative: un caso di studio storico
Nel contesto della crisi odierna nella Chiesa di abusi sui minori e la perdita di credibilità delle autorità ecclesiastiche e le critiche della risposta del’gli ordini religiosi, è opportuno che come salesiani guardiamo ancora una volta la qualità delle nostre relazioni educative.
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Renato Mion – Il fenomeno della “laicità” oggi : un’analisi socio-culturale.
In Europa si stanno presentando due tendenze molto robuste e diffuse nelle nostre società: una continua secolarizzazione con un forte laicismo politico e dall’altro lato un risveglio religioso con forme assai differenziate (p.e. le giornate mondiali della gioventù, ma anche le discussioni sul velo musulmano o la bioetica).
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Michal Martinek – La educazione salesiana nella società atea
La gioventù nella Repubblica Ceca è lontana dalla religione cristiana e dall’appartenenza ecclesiale, ma è parzialmente aperta ai valori spirituali, anche nella forma cristiana. Come salesiani lavoriamo nella pastorale dei giovani soprattutto nel settore del lavoro sociale e dell’educazione ai valori. L’evangelizzazione diretta ed espressa riesce per noi in modo molto limitato, ma oggi la consideriamo come una grande sfida per noi salesiani.
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Marcos Mellado – Educazione e laicità nella prassi educativa del Salesiani
Ci domandiamo: Possiamo anche noi educare alla santita’ canonizzata, in questi nostri tempi di laicità sana, e anche di un laicismo belligerante? Sono spagnolo e posso dire che la mia visione del problema si rifa’ ai problemi che oggi vive il mio paese.
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Meinolf von Spee – Sfide all’educazione salesiana dalla strategia di Lisbona 2010 dell’Unione Europea
Nel suo contributo alla preparazione del Consiglio europeo di Lisbona, la Commissione sottolinea che il modello sociale europeo è dotato delle risorse necessarie per aiutare il passaggio verso la società della conoscenza. L’integrazione sociale sarà promossa favorendo il lavoro, garantendo sistemi pensionistici sostenibili in un periodo di « invecchiamento » della popolazione europea, nonché assicurando la stabilità sociale.
Eusebio Maria Vismara – Un precursore del Sistema preventivo : S. Anselmo d’Aosta
Il titolo ci si presentò da sé — alla prima lettura dell’episodio che stiamo per esporre — pensando naturalmente a D. Bosco; e l’abbiamo segnato, pur sapendo che non è del tutto esatto. E non è esatto, perché il sistema preventivo, a dir giusto, non ebbe precursori.
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Giovanni Gnolfo – Il Sistema Preventivo nell’esercito di Guglielmo Pepe
Non è nostra intenzione lumeggiare l’alta e poliedrica figura del massimo fra gli Educatori cui giustamente compete il titolo di Santo del Risorgimento ; per ora vogliamo solo analizzare a l’opera preventiva » svolta nel campo casermistico da un valoroso generale italiano del nostro primo Risorgimento e provare che i princìpi della pedagogia di Don Bosco sono buoni anche fuori della scuola propriamente detta.
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Giuseppe Mattai – Don Bosco e la questione operaia
Don Bosco incominciò il suo apostolato tra i giovani operai, che venivano a Torino a mettersi alla mercè del primo padrone, ossia tra la categoria dei più sfruttati, che per la loro ignoranza e miseria con estrema facilità cadevano vittime della propaganda settaria, del vizio e della delinquenza.
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