Giovanni Bosco – “Cenno biografico sul giovanetto Magone Michele allievo dell’Oratorio di S. Francesco di Sales” in “Fonti Salesiane 1.Don Bosco e la sua opera”

Se, nella vicenda spirituale del Savio, l’autore riconosce, insieme ai meriti dell’educazione familiare, “i lavori che la grazia divina aveva già operato in così tenera età”, grazie alla straordinaria recettività del ragazzo, nell’avventura spirituale di Michele Magone egli evidenzia inequivocabilmente l’efficacia del proprio metodo educativo. Continue reading “Giovanni Bosco – “Cenno biografico sul giovanetto Magone Michele allievo dell’Oratorio di S. Francesco di Sales” in “Fonti Salesiane 1.Don Bosco e la sua opera””

Giovanni Bosco – “Vita del giovanetto Savio Domenico allievo dell’Oratorio di S. Francesco di Sales” in “Fonti Salesiane 1.Don Bosco e la sua opera”

La vita di Domenico Savio (1859) e i profili biografici di Michele Magone (1861) e Francesco Besucco (1864), sono tra i documenti pedagogici e spirituali più importanti di don Bosco, efficace illustrazione narrativa delle convinzioni e della pratica formativa del santo, nel primo ventennio di attività. Qui riproduciamo la piccola biografia di Domenico Savio nell’ultima edizione curata personalmente da don Bosco (1878). Continue reading “Giovanni Bosco – “Vita del giovanetto Savio Domenico allievo dell’Oratorio di S. Francesco di Sales” in “Fonti Salesiane 1.Don Bosco e la sua opera””

Giovanni Bosco – “Formazione spirituale dei giovani attraverso la predicazione, le «buone notti» e il racconto di sogni” in “Fonti Salesiane 1.Don Bosco e la sua opera”

Nel sistema educativo di don Bosco riveste particolare importanza la predicazione, sia quella legata al contesto liturgico o catechistico, sia quella informale e familiare. Il santo si rivolgeva spesso alla comunità giovanile, con brevi e fervidi discorsi, mirati a muovere gli affetti, a nutrire l’intelletto, a eccitare buoni propositi e sentimenti di devozione, a prospettare orizzonti stimolanti. Continue reading “Giovanni Bosco – “Formazione spirituale dei giovani attraverso la predicazione, le «buone notti» e il racconto di sogni” in “Fonti Salesiane 1.Don Bosco e la sua opera””

Rachele Lanfranchi – “I convitti per operaie affidati alle Figlie di Maria Ausiliatrice da «semplice albergo» a «case di educazione»” in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti”

I convitti per giovani operaie diretti dalle FMA, tra altre religiose, sono stati risposta ad un’esigenza fondamentalmente educativa tra la fine dell’800 e la prima metà del ’900. Superiori e Superiore hanno avvertito l’urgenza di questa opera, proprio perché rivolta a giovani del ceto popolare, anche minorenni, indifese e per di più lontane dalle famiglie, con un’istruzione minima, la necessità di lavorare in condizioni disagiate.

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