Angela Vespa – Lettere circolari di madre Angela Vespa (prima parte, n° 417-475)

Il contesto di governo di madre Angela Vespa ha per cornice la preparazione e la celebrazione del Concilio Vaticano II (1962-1965).

L’intensa esperienza ecclesiale e la svolta pastorale richiesta dalle mutate situazioni della società incidono fortemente sulla vita dell’Istituto FMA.

Nel contesto sociale, culturale, politico, religioso si avvertiva l’avvento di un’epoca nuova senza che si potessero prevedere con certezza le conseguenze delle mutate situazioni a tutti i livelli. Negli anni 1950-1970 si andava effettuando un radicale cambiamento di mentalità e dunque si vivevano momenti di incertezza e di eccessivo ottimismo alla ricerca di valori nuovi non sempre valutati con retto discernimento.

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Angela Vespa – Lettere circolari di madre Angela Vespa (seconda parte, n° 476-517)

Il contesto di governo di madre Angela Vespa ha per cornice la preparazione e la celebrazione del Concilio Vaticano II (1962-1965).

L’intensa esperienza ecclesiale e la svolta pastorale richiesta dalle mutate situazioni della società incidono fortemente sulla vita dell’Istituto FMA.

Nel contesto sociale, culturale, politico, religioso si avvertiva l’avvento di un’epoca nuova senza che si potessero prevedere con certezza le conseguenze delle mutate situazioni a tutti i livelli. Negli anni 1950-1970 si andava effettuando un radicale cambiamento di mentalità e dunque si vivevano momenti di incertezza e di eccessivo ottimismo alla ricerca di valori nuovi non sempre valutati con retto discernimento.

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José Manuel Prellezo – “Educatore”, in “Progetto Educativo Pastorale”

Il termine educatore presenta nella storia della pedagogia e nel linguaggio comune sfumature diverse. L’attenzione dedicata all’argomento dai grandi pedagogisti (Quintiliano, Vives, Comenio, Herbart, Pestalozzi, Fröbel…), pur conservando ancora molti elementi validi, si inserisce oggi in un discorso assai complesso e articolato.

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Herbert Franta – “Assistenza come presenza attiva dell’educatore”, in “Progetto Educativo Pastorale”

Nell’interazione pedagogica l’educatore salesiano non è semplicemente uno spettatore; egli è presente attivamente facilitando con i suoi contributi la realizzazione dell’autoeducazione dei giovani.

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Milan Urbančok – Arco di Filottete: tentativo di una lettura educativa di alcuni tratti della cultura contemporanea

Sofocle scrisse una tragedia dedicata al mito di Filottete, quando aveva circa 80 anni. Filottete è un arciere le cui abilità sono eccezionali in virtù di un arco, regalatogli da Eracle. In compagnia di Ulisse naviga alla conquista di Troia. Durante una sosta su un’isola deserta, un serpente gli morde una mano. La ferita non guarisce, gli provoca grandi dolori; di notte non riesce a dormire e urla dal dolore fino a spaventare i suoi compagni, che decidono di lasciarlo solo sull’isola e continuare il viaggio senza di lui. Dopo un po’ di tempo, però, Ulisse si rende conto che senza l´arco magico di Filottete, i Greci non saranno in grado di conquistare Troia.

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Thomas Koshy – The relevance of Don Bosco’s preventive system of education in the context of the young at risk in India

On 25th January 2015, Don Bosco Navajeevan (A home for street children/Young at Risk) in Hyderabad received 230 young boys. They were rescued by the police who raided bangle-making units in the Old City in Hyderabad. The children, aged between 8 and 18, had been held as bonded labour.1 This is only the proverbial tip of the iceberg. Mr. Satyarthi, the Nobel Prize laureate, says that the Indian cities have a lot more hidden child labourers working under near-slavery conditions. What is worse, the children did not quite appreciate their release from “child labour” and being sent to their home states: Bihar and West Bengal; many of them said that they would return to the same work later. Poverty has become ever more prevalent so as to acquire such a tragic dimension. What is appalling perhaps is society’s mindset where “Child labor is not a big crime” or a mindset which does not place children on a priority list. There is also the discrimination that “These are the children of the lower castes who really do not matter.”

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